Molto particolari ed "interessanti" questi documenti che c'invia Odette.
Siamo nel 1938 e 1939 e vediamo che Veronesa ci è "rimasta" al "secondo salto" col Nobel, mentre Spagna con Piccolo al primo...
Bonifaci Pietro, proprietario del toro, credo sia stato il papà di Livio ed abitava in contra' Pertile.
Tempo fa una persona mi raccontava che "Rocchetta" era chiamata l'attuale Contrà Pertile (la vediamo scritta sopra vicino ad azienda) invece ora località Rocchetta è la zona dopo la Casa di Riposo e le case, mi raccontava, erano disposte in maniera un po' particolare, tipo Rocca, da qui il nome. Qualcuno è a conoscenza di qualche altro particolare da condividere?
Al primo salto l'era straco; dopo un par de misi... brao furbo... te podivi sbaliare da novo, cussì i te la portava anca la tersa volta!
RispondiEliminama valà che non aveva che l'imbarazzo della scelta!
EliminaSconchy, me sembra che te si documenta muy bien sul capitolo (segno Toro ?), scometo che te conossi la canzon :
RispondiElimina"Mi piacerebbe essere un toro da monta e tutti i giorni farmi la vacca da latte.....tra la la la la........."?
Un po di rispetto per Nobel. Questo toro ha avuto un premio !
Anca mi lo vojo!!!
EliminaMa ve penseu se i ve fasse el boletìn anca a valtri?
RispondiEliminaSarebbe antidepressivo per tutte le risate che scatenerebbero i bollettini!!!
EliminaSponcio lei non si smentisce mai! Ma si può sapere dove va a prenderle? Lei è troppo simpatico. Sa cosa le dico? Che vorrei farmi quattro risate con il bollettino di Alago!!! Ah ah ah.............:-)))
Ssavutu, a seito meditare. Le me gen sponcianee.
EliminaBella anche questa DON!
EliminaCerto che a fantasia lei è messo veramente bene.
Comunque, al di là di quello che dice il suo amico PHILO, io la devo comunque ringraziare per tutte le pennellate di colore che offre al Blog!!!
Secondo me il bollettino di Alago sarebbe... vuoto!! ahahahahaah... Mi piacerebbe vederlo alle prese con questa pratica... ahahahaha... vedo che tenta di tenere alzata la coda (quella della mucca, andiamo), in piedi su uno sgabello... ahahahaahaha... e lo sgabello... sgabella! ahahahahah ... a gambe all'aria lui e lo sgabello... Sai Sponcio che ridere?!
EliminaSi, tome in giro, tome! Desso te ghe ne prifiti parchè me strassino penapena, ma ai tempi caro mio, tiravo cariti come vinti bò, latro che palanche e tersa monta!
Eliminache tempi... mi fa sorridere in calce " azienda valpegara, comune forni"
RispondiEliminaMia Mamma (che l'ho coinvolta in sta "interessante" faccenda) mi corregge dicendomi che il papà di Livio si chiamava Stefano e che Piero era in realtà il fratello ed abitava più in qua, vicino a Dario. E' sicura che il toro ce l'aveva Stefano, ma perchè il bollettino sia firmato Piero ce lo dirà Lino stanotte.
RispondiEliminaMi dice anche che un altro toro da monta ce l'aveva Pesavento Guerrino "slipa" nonno di Mario, in Bellasio.
Ahhhh... Slipa! Bel soranome, ciò!
EliminaBen speremo che stanotte el ne dixe Lino, parchè quà, non se sa più se el toro xe Piero o Stefano , e Nobel el proprietario, o el contrario. Adesso quà, a ghi navaria trovà anca un'altro ancor pi forte.
EliminaBonifaci...... gerelo parente, Lino ?
Signore e signori, presto sul blog di Carla, troverete l'elenco di tutti i tori della valle, anni 30 ma anche più recenti secondo le risposte all'inchiesta....
RispondiEliminaBen ciò, sun proprio contento! Però me racomando: volemo vedare anca el numaro dele monte, cussita a femo 'na classifica a premi. Al primo, un monumento ala memoria; al secondo un camion de fèn; al terso una foto de Sponcio chel monde la cavreta. All'ultimo un camion de vitamine! sempre ala memoria.
EliminaSte tenti a no trarla massa in vaca.
EliminaZé mejo ca nemo in leto che ancò sémo nà fora tuti dal sésto e zé anca doménega...
RispondiEliminaE doman sarà nantro dì...
I gà messo un frédo can intanto...
Si credo che siamo tutti in nervous breakdown.
EliminaHave a good night, everybody !
Si,si xe mejio che vè in leto che "betise" ghi ni contà abastansa!!!!I I Pertele se ga sempre ciamà Rocchetta
RispondiEliminafin dal millecinquecento.Non so sta mai bon a capire come che el ga fatto un Pertile vegnu capelan,senza
gnente a cambiarghe nome.LA ROCCHETTA era una gran casa patronale con una grande corte.Nel
mezzo un grande pozzo,che raccoglieva l'acqua piovana,e tutt'attorno racchiusa dalle case dei contadini.
Aveva un'unico grande portone d'entrata per tutte le case.I Rocchetta,i padroni, li troviamo in una certa
epoca su ai Baise come i Garbati.PIETRO Bonifaci era il padre di Stefano ,quindi nonno di Livio.Era
fratello di mio padre Luigi.Quindi mio zio.In quella casa quando ero piccolo mangiavo e dormivo e ci
vivevo come fosse stato a casa mia..Ne ho visto passare vacche e tori di tutti i colori!!!!!!!!
L'attuale zona nominata Rocchetta si chiamava -NOGARETTE....
Lino carisssssssssssssssimo, pozzo di scienza e saggezza!!!!!!!!!
RispondiEliminaMeno male che ci sei, altrimenti dovremmo inventarti per forza. Sei il nostro "equilibrio"...
Sono contenta per il discorso della Contra' Rocchetta, l'informazione che avevo era giusta, ma QUANTI sapranno questi particolari? Per esempio la questione della zona NOGARETTE a me personalmente mi giunge nuova e ho piacere di saperlo e questo grazie a te. Ma Pietro Bonifaci, papà di Stefano, nonno di Livio, non aveva anche un figlio che si chiamava Pietro? O sbaglio? L'espressione "betise" (singolare o plurale scritta così?) quante volte l'ho sentita in casa! Era una delle tante parole importate da anni di emigrazione e che erano diventate di uso corrente nella mia famiglia... "mòleghe de dir betis" lo gò sentìo abastansa...
Grazie Lino, (ed anche Carla) per queste informazioni molto interessanti, sul passato.
RispondiEliminaNogarette perchè c'erano nogare ? La famiglia Rocchetta anche a Piovene ?
Ma mia cara e pregiatissima madame, non è mica detto che perché ci sono nomi uguali abbiano per forza da esserci parentele o collegamenti fra posti diversi. Ti ho già spiegato presempiamente che i Sartori, pur diffusi in tutto l'orbe terracqueo, non appartengono tutti alla stirpe eletta. Solo i Baise sono unici originali irripetibili e si propagano per partenogenesi, così se mai ne trovassi uno nella giungla del Burundi stai sicura che è parente di Lino. Il quale Lino deve ancora rispondermi sulla barchetta di Noè.
RispondiEliminaSponcio, perchè Lino dovrebbe risponderti ? Rispondi sempre alle domande che ti fanno i bloggers ? La pregiatissima O, per esempio, pensava avere il pensiero di suo pupillo su Mme Bovary e, invece, Nein Nein Nein Nein Nein Nein ! NOTHING RIEN NIKS NADA.
EliminaPhilo mi ha risposto, LUI !
Per i cognomi uguali, in un posto piccolo come un fazzoletto, c'è molte probabilità che i titolàri siano parenti.
Dovrebbe rispondermi anche solo perché avendolo qualificato il Philo come gentiluomo vecchio stampo deve dar prova di esserlo corrispondendo con un suo povero e acciaccato coevo (+/-). Anche Philuccio è un gentiluomo ancien régime che ballerebbe volentieri la quadriglia con Renette. Circa il Floby, pensa un po' che per non sottostare come artista alle sue passioni di uomo si rifugiò nell'ironia. Questa fu purtroppamente una maschera ingenua che non riuscì a nascondere il suo vero pensiero e che invece disturbò la lirica purezza dei suoi convincimenti. Philuccio è prevedibile, ma mai banale, e quel che dice va pesato col bilancino da orafo. Purtroppamente è anche molto noioso e si preclude quei guizzi di fantasia e quel pizzico di autoironia che sol concede la nostra vetusta condizione. Adesso che sei stata designata da cotanto personaggio, devi ingaggiare l'hastiludium à plaisance.
EliminaSponcietto vardà che mi son pacifica come na colomba e "ingaggiare l'hastiludium" a Piacenssa o a Roma,(se fa par dire) no xè la me "tasse de thé" No te me tiri su sta via qua, caro pupillo.
EliminaE po son pigra come na lucertola e testona come na cavra.
E no ciò! Lino fa el falso modesto e me snoba, ti la falsa colombina, Alago l'è massa gato, elora mi no zugo pì!
EliminaNo colombina, te gho parla de colomba, quella de Prosper (...yop la boum). La Corsa !
EliminaTe pol zugare, basta che'l zugo no vae in vaca, come che dixe l'Anonimo de la longa litte.
No te gavare mia paura de Alago : sitù un sorde ? Se'l te da formajio, fate furbo. E mi credo che Lino fusse un vero Modesto, sebben che no te cridi.
Bonifaci PIETRO fu BASILIO,fratello di mio padre LUIGI ebbe quattro figli: BASILIO detto" schuster"
RispondiEliminaemigrante, morto in piemonte centenario.STEFANO dal toro,erede dell'azienda e dopo di lui Livio.
PIETRO,di cui parla la mamma di Carla,morto qui in francia novantenne.E ANTONIO,il padre di Dario
morto giovanissimo.Ma anche una figlia Caterina,sposata ai Cueli,San Sabastiano.Case simili
a quella della Rocchetta c'erano almeno altre quattro:ai Checa (mia) Alla Campagna( i toldin)
alla rotonda(i merlo)dai Vichi con porta d'entrata del paese,chiusa la notte.
Lino quando parli dei Rocchetta e della communità che avevano creato, ho pensato al film "L'albero degli zoccoli" di Ermanno Olmi. Se trovi il video, prendilo. E un bellissimo film che ci fa vedere com'era la vita in communità, dei braccianti, fattori, fine XIX ° s, provincia di Bergamo. Ma forse lo conosci anche te.
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