non mi sembra il chestele, nel chestele i muri sono dritti e la sede è piu stretta l'unica curva di questo rilievo è forse ai giaroni ma li la parte destra non presenta queste rive forse siamo in val rigoloso?
Sentìme qua: de drìo ala foto ghe zé scrito: VAL DEL CHESTELE molto chiaro! Anca mì ghevo dubi e ghe gò domandà anca al can del pignatàro par sta foto e tuti gheva dubi. Gò interpelà parfìn i DXT parché qualchedùn gheva parfìn dito che zera la Tora. Gnente. Mario insiste par la Val del Chéstele... sentarémo Lino cossa che el decretarà a notte inoltrata (che a lù la ghe porta sempre consilio)
Granfato che i Gini, i Pieri i Nicolò che scorassa in volta per il contado no i rive a meterghe na parola definitiva su sta question che ne cava el sono?
Ecco il Nicolò..vista la mia età posso solo basarmi sulla attuale condizione della Val Chestele (sul mio video al link http://www.youtube.com/watch?v=8kwZwLC6QB0 ci sono 2-3 fotografie scattate a maggio, per chi volesse confrontare!): un curvone come quello della fotografia potrebbe essere quello un centinaio di metri sotto la prima diga (e in effetti i terrazzamenti sulla destra ci sono tuttoggi, seppur nascosti dal selvatico!), la larghezza non mi sembra esagerata, però come dicono altri le sponde oggi sono dritte e in cemento, quindi......rimane il mistero!!!
Quando chi ga fato la foto, i gavaria podesto dire : gireve tuti che femo la foto, parchè qua, i ne volta tutti el C...No se ghe vede la facia. Ghivili paura che el Drone li vede ? In che ano gerelo ?
Ste tenti qua tusi, prima a ne smaltè in facia na rasegna de culi old style, dopo tachè a savariare con la storia del poronono: xela la val del chestele, no xela la val del chestele, andò saralo mai sto posto, le sponde drite e quele storte e via discorendo fandoghe vegnere le paturnie a tuti naltri poricagne che ve stemo drio. Desso a la trè in tel mistero dela val persa. Moleghe co sta telenovela e catè fora in pressa andove che la xe sta vale senò stanote me toca star sveio e vo in volta a ingramegnarve i blog de semense. Secondo mi xe el croce chel se gode a condurvi per le terga co na vecia foto de qualche diga nel delfinato.
No,assolutamente no!! Questa non puo' essere la Val del Chestele o la Val de Menegosto o de Valente come che i ghe ciamava sti ani.E per una cosa evidentissima per chi conosce i luoghi.E il nostro NICOLO' avrebbe dovuto rimarcare subito.Non vedete che la valle é quasi piana.Ora la sudetta valle ha nei punti meno ripidi almeno il 25° 30° per cento di pendita,su, quasi in cima, prima di arrivare alla vecchia diga,costruita in sasso, non si arriva neanche a stare ritti in piedi.Ci sono al centro degli anelli dove gli operai attaccavano le corde per lavorare.
Odette,Sponcio,cosa potete rimproverare a questa fotografia"artistica".Non siete mai stati nella Cappella Sistina??!! Ci sono personaggi dipinti in posizioni ben peggiori di queste e la gente grida alla genialità!!!! Come si puo' notare questi operai fingono di lavorare. Sapete perchè nascondono il viso, stanno ridendo,per il piacere che trovano al rubare un po' di tempo di lavoro a quel personaggio in piedi sulla sinistra. Sapete come lo chiamavano:"el furer".
Lino, sappiamo in che anno è stata fatta questa foto ? Vediamo che fanno un piccolo pezzo di valle soltanto, in curva, per canalizzàre il torrente. Il resto puo essere stato fatto in muri dritti, in cemento, più tardi. Sulle prime foto fatte nella valle, si vede sempre la gente di faccia, in posa. Sulla foto delle lavandàie, a Valpegara, anche se stanno lavorando, le donne sorridono al fotografo. Per questo, sono rimasta un po sorpresa. Ma, sono d'accordo con te, il fotografo manifesta una volontà di risultato "artistico", forse un "pied de nez" come si dice qui, al capo cantiere, e, forse anche, vuole fare notare che, qui, non si perde tempo.
Come si sa che nel maggio del 1926 una grande alluvione riverso una grandissima quantità di materiale nei campi e nei prati, travolgendo gli argini delle rogge, abbattè i ponti del molino Toldo, e del ponte vecchio di confine e sotto la Sega Nova, si aprì una strada nei prati, il Rio Secco allago le case di Basso. Ancora nel 1934 una alluvione provocò danni maggiori in contrà Lucca e sopratutto invase il piano terreno dell'asilo dovuto allo straripamento della Val del Chestele, la foto in parola potrebbe risalire ante 1926 e distrutta dalla prima piena mentre l'attuale inbrigliamento del Chestele risale a dopo il 1934 con la costruzione della diga ad opera del Magistrato ed il conseguente cantiere di rifacimento della Val de Menegosto.
E penso,Carla,che questa persona abbia ragione.Le spiegazioni di Mario non convincono!!!! A ricordo mio,la" pendenza" e la "profondità" a partire dal vecchio cimitero fino alla strada delle Giare,sono sempre state rilevanti nella valle de Menegosto,e cio' non risulta nella fotografia.
Negativo, assolutamente non può essere la Val de Rigoloso, proprio per le pendenze ed i livelli di campagna, anche tenendo conto che si possa trattare della valletta antecedente alla prima alluvione che invase parzialmente la contrada Basso, perchè questa passava attraverso l'abitato e sfociava al posto dell'attuale ponte unitamente alla roggia della sega.
non mi sembra il chestele, nel chestele i muri sono dritti e la sede è piu stretta l'unica curva di questo rilievo è forse ai giaroni ma li la parte destra non presenta queste rive forse siamo in val rigoloso?
RispondiEliminaQuando sono stati esecùtati questi lavori ?
RispondiEliminaSentìme qua:
RispondiEliminade drìo ala foto ghe zé scrito: VAL DEL CHESTELE molto chiaro!
Anca mì ghevo dubi e ghe gò domandà anca al can del pignatàro par sta foto e tuti gheva dubi.
Gò interpelà parfìn i DXT parché qualchedùn gheva parfìn dito che zera la Tora. Gnente.
Mario insiste par la Val del Chéstele... sentarémo Lino cossa che el decretarà a notte inoltrata (che a lù la ghe porta sempre consilio)
Qualcuno può anche dire che è od era la Val Chestele. Queste opere comunque non le ho mai viste. La foto a che tratto si riferisce?
RispondiEliminaGranfato che i Gini, i Pieri i Nicolò che scorassa in volta per il contado no i rive a meterghe na parola definitiva su sta question che ne cava el sono?
RispondiEliminaEcco il Nicolò..vista la mia età posso solo basarmi sulla attuale condizione della Val Chestele (sul mio video al link http://www.youtube.com/watch?v=8kwZwLC6QB0 ci sono 2-3 fotografie scattate a maggio, per chi volesse confrontare!): un curvone come quello della fotografia potrebbe essere quello un centinaio di metri sotto la prima diga (e in effetti i terrazzamenti sulla destra ci sono tuttoggi, seppur nascosti dal selvatico!), la larghezza non mi sembra esagerata, però come dicono altri le sponde oggi sono dritte e in cemento, quindi......rimane il mistero!!!
EliminaQuando chi ga fato la foto, i gavaria podesto dire : gireve tuti che femo la foto, parchè qua, i ne volta tutti el C...No se ghe vede la facia.
RispondiEliminaGhivili paura che el Drone li vede ? In che ano gerelo ?
I muri di contenimento della val Chestele sono tutti in cemento e dritti, bassi nella parte alta, alti nella parte bassa. Eppoi così larga, dove?
RispondiEliminaSte tenti qua tusi, prima a ne smaltè in facia na rasegna de culi old style, dopo tachè a savariare con la storia del poronono: xela la val del chestele, no xela la val del chestele, andò saralo mai sto posto, le sponde drite e quele storte e via discorendo fandoghe vegnere le paturnie a tuti naltri poricagne che ve stemo drio. Desso a la trè in tel mistero dela val persa. Moleghe co sta telenovela e catè fora in pressa andove che la xe sta vale senò stanote me toca star sveio e vo in volta a ingramegnarve i blog de semense. Secondo mi xe el croce chel se gode a condurvi per le terga co na vecia foto de qualche diga nel delfinato.
RispondiEliminaNo,assolutamente no!! Questa non puo' essere la Val del Chestele o la Val de Menegosto o de Valente come che i ghe ciamava sti ani.E per una cosa evidentissima per chi conosce i luoghi.E il nostro NICOLO' avrebbe dovuto
RispondiEliminarimarcare subito.Non vedete che la valle é quasi piana.Ora la sudetta valle ha nei punti meno ripidi almeno il 25°
30° per cento di pendita,su, quasi in cima, prima di arrivare alla vecchia diga,costruita in sasso, non si arriva neanche a stare ritti in piedi.Ci sono al centro degli anelli dove gli operai attaccavano le corde per lavorare.
Odette,Sponcio,cosa potete rimproverare a questa fotografia"artistica".Non siete mai stati nella Cappella
RispondiEliminaSistina??!! Ci sono personaggi dipinti in posizioni ben peggiori di queste e la gente grida alla genialità!!!!
Come si puo' notare questi operai fingono di lavorare. Sapete perchè nascondono il viso, stanno ridendo,per il piacere che trovano al rubare un po' di tempo di lavoro a quel personaggio in piedi sulla sinistra.
Sapete come lo chiamavano:"el furer".
Lino, sappiamo in che anno è stata fatta questa foto ? Vediamo che fanno un piccolo pezzo di valle soltanto, in curva, per canalizzàre il torrente. Il resto puo essere stato fatto in muri dritti, in cemento, più tardi.
RispondiEliminaSulle prime foto fatte nella valle, si vede sempre la gente di faccia, in posa. Sulla foto delle lavandàie, a Valpegara, anche se stanno lavorando, le donne sorridono al fotografo. Per questo, sono rimasta un po sorpresa. Ma, sono d'accordo con te, il fotografo manifesta una volontà di risultato "artistico", forse un "pied de nez" come si dice qui, al capo cantiere, e, forse anche, vuole fare notare che, qui, non si perde tempo.
Come si sa che nel maggio del 1926 una grande alluvione riverso una grandissima quantità di materiale nei campi e nei prati, travolgendo gli argini delle rogge, abbattè i ponti del molino Toldo, e del ponte vecchio di confine e sotto la Sega Nova, si aprì una strada nei prati, il Rio Secco allago le case di Basso. Ancora nel 1934 una alluvione provocò danni maggiori in contrà Lucca e sopratutto invase il piano terreno dell'asilo dovuto allo straripamento della Val del Chestele, la foto in parola potrebbe risalire ante 1926 e distrutta dalla prima piena mentre l'attuale inbrigliamento del Chestele risale a dopo il 1934 con la costruzione della diga ad opera del Magistrato ed il conseguente cantiere di rifacimento della Val de Menegosto.
RispondiEliminaIo crederei a questa versione.
EliminaOggi una Persona mi ha detto che è la val de rigolòso
RispondiEliminaE penso,Carla,che questa persona abbia ragione.Le spiegazioni di Mario non convincono!!!!
RispondiEliminaA ricordo mio,la" pendenza" e la "profondità" a partire dal vecchio cimitero fino alla strada delle Giare,sono sempre state rilevanti nella valle de Menegosto,e cio' non risulta nella fotografia.
Negativo, assolutamente non può essere la Val de Rigoloso, proprio per le pendenze ed i livelli di campagna, anche tenendo conto che si possa trattare della valletta antecedente alla prima alluvione che invase parzialmente la contrada Basso, perchè questa passava attraverso l'abitato e sfociava al posto dell'attuale ponte unitamente alla roggia della sega.
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