"... siamo tutti visitatori di questo tempo...
di questi luoghi...
siamo solo di passaggio...
il nostro scopo qui è osservare, crescere, amare...
poi facciamo ritorno a casa..."
Ci sono dolori che non si possono né evitare né cancellare.
Esistono. Possiamo solo affrontarli, e cercare di fare di tutto affinché non ci devastino, ma talvolta ci vuole tanto tempo;
e non basta fare come se niente fosse successo, perché la vita continui come prima.
Perché, spesso, niente può più essere come prima, e si deve pian piano
riuscire ad organizzare la propria vita in modo diverso. Come quando perdiamo
una persona cara. Talvolta in maniera brusca. Talvolta in modo ingiusto e
inaccettabile.
Quando una persona che amiamo se ne va via per sempre, è difficile
imparare a vivere con quel vuoto profondo che si spalanca
all’improvviso. E non basta semplicemente voltare pagina. Non basta
ripetersi che la vita continua e che non serve a nulla piangere. Non
basta imporsi di non pensarci… Quel vuoto è lì. Come una ferita
profonda. Che pian piano cerchiamo di far cicatrizzare… Anche se alcune
ferite non si cicatrizzano mai completamente…
Non basta premere sul tasto “cancella” per cancellare veramente tutti
i ricordi che ci legano alle persone care, per distaccarsi da chi non
c’è più. Elaborare la perdita è un’operazione psichica lunga e
complessa. Si tratta non solo di accettare la realtà, ma anche di
riconoscere veramente ciò che si è perduto, compresa la promessa di
tutto quello che si sarebbe potuto e voluto vivere con chi non c’è più.
Fare l’inventario di tutto quello che era stato investito, progettato,
auspicato e sperato, e capire che non sarà più possibile realizzarlo.
Solo poi, si può tornare di nuovo alla vita, nonostante la sofferenza
che resta quando si capisce una volta per tutte, che i ricordi sono solo
ricordi. Solo poi, si può ricominciare... e riprendere a
sorridere…
Hai ragione anche anche a me mancherà molto. un amico sincero e eravamo un punto di riferimento l'uno dell'altro in molte cose, ciao MAULE.
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