venerdì 22 novembre 2013

La Longa Litte [1]



La Longa Litte è la definizione con la quale venne etichettata nel 1578, la controversia fra le comunità di Rotzo e San Pietro, culminata nel famoso "Lodo Piovene" del 1578. Il Lodo mise in realtà solo la sordina alle controversie, che si sopirono con l'inclusione delle comunità di valle nel comune di Rotzo. 
Esse tornarono tuttavia prepotentemente alla ribalta in occasione della separazione delle frazioni di Rotzo, San Pietro e Pedescala e la loro costituzione nel comune di Valdastico nel 1940, assieme a Forni e Casotto. Allora si ripropose la questione della proprietà delle montagne e della regolamentazione degli atavici "Usi Civici"....

Con la separazione, il comune di Rotzo non intendeva cedere i territori che facevano parte del suo demanio prima dell'unificazione del 1578, sostenendone la proprietà intrinseca per diritti che risalivano all'investitura feudale e si opponeva a qualsiasi smembramento. San Pietro e Pedescala, dal canto loro, peroravano la divisione per ripartizione numerica in ragione del diritto soggettivo per secolare uso regoliero.
Per quasi vent'anni le parti si fronteggiarono in una contesa fatta di corsi e ricorsi in cui venne portate da entrambi i concorrenti una infinita sfilza di argomenti storici, giuridici e consuetudinari a supporto delle rispettive tesi.


La SENTENZA TERRACINA:
Con Sentenza in data 05.01.1967, passata in giudicato, dell'allora Commissario per la liquidazione degli usi civici, dr. Egidio Terracina, è stata accertata la consistenza del demanio civico universale e attribuita in piena proprietà, ai sensi e per gli effetti dell'art. 8 della L. 16.06.1927 n. 1766, metà delle suddette terre al Comune di Rotzo e l'altra metà congiuntamente alle frazioni di San Pietro e Pedescala, già facenti parti del Comune di Rotzo ed ora costituenti il Comune di Valdastico.


Gianni Spagnolo


34 commenti:

  1. Scornève, scornève, seitè a scornàrve. Fin che i maschi alfa se scorna ghe sarà sempre qualche maschietto beta che tende le femene.

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    1. I maschi alfa i zè zà ben incubià e sicome i zè de rassa i zè boni de tendare anca le altre femene.

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  2. E bravo Gianni .
    Adesso sono curioso di vedere se il sig. Pesavento Mario Vittorino , presidente della Separata di San Pietro, perché questa è la realtà ( non più Separata di San Pietro e Pedescala ) ci relaziona su cosa ha fatto o non ha fatto in 2 anni di silenzio.
    Da Venezia è rientrato con delle proposte ? Ce ne dia conto in una pubblica assemblea e chieda il parere degli aventi diritto.
    Sul Blog Sgresendaminti può svicolare per snobbismo affermando che certe bassezze a lui non convengono, ma su questo blog, dove interviene e legge, stare zitto sarebbe solo pretesa di volare alto o peggio vigliaccheria

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  3. Se esiste sarei curiosa di conoscere il testo del lodo Piovene anche per capire qualcosa di più di questa storia.
    E' possibile?
    Grazie.

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  4. E più di 400 anni che durà , saperlipopette ! Pèggio che la guerra di 100 anni in Francia.

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    1. Chi ha memoria, ha storia.

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    2. E chi ha storie, qui, ha memoria.

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    3. Troppo contorto cari anonimi, un piccolo pensiero siete capaci di scriverlo ? O siete stretti, stritolati nel contesto Pedescala contro & San Piero contro e quindi cagasotto nel dire quello che pensate

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    4. La sintesi è segno di intelligenza.

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    5. E chi non fa sintesi fa il sindaco.

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    6. Forse siete abbagliati, il sindaco quando deve spiegare fa sintesi di tutto e sproloquia senza dire nulla, per non dire nulla. Voi in sintesi non dicendo nulla gli state appresso.
      Non sarete suoi consiglieri per caso

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    7. Forse hai capito il contrario: chi sproloquia senza dire nulla non può, anche per definizione, essere sintetico.

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    8. ma lui è speciale, sproloquia sinteticamente per ore, perchè se non fosse sintetico sproloquierebbe per giorni o settimane, quindi concentra tutto lo sproloquio in alcune ore. Scusa me son ingropà anca mi no so pi quel ca digo

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  5. Sarebbe interessante, anche come cultura storica, poter conoscere, leggendolo, questo famoso lodo Piovene ed iniziare a comprendere le ragioni di una parte e dell'altra.
    Credo che la maggior parte dei "contendenti" ne abbia solo sentito parlare ma non lo abbia mai "studiato".
    Il blog di Carla potrebbe riempire questa lacuna.

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  6. Vedremo di colmare presto la lacuna; d'altra parte questa è solo la prima puntata della Longa Litte.
    In realtà avevo preparato un post con l'intera storia, ma era risultato così contorto che ho ritenuto preferibile postarlo a dosi omeopatiche.
    Qualcosa comunque è già stato pubblicato sul post del 14 agosto in "Brandelli di storia patria: Il Lodo Piovene"
    Poi sapete che io non sono particolarmente amante di queste contese perché l'approfondimento evidenzia soprattutto l'incapacità della nostra gente di superare i particolarismi in vista del bene comune; caratteristica questa che purtroppo ha attraversato i secoli. Quando è riuscita a trovare un accordo, ha dovuto farlo per intervento di terzi, salvo poi goderne i frutti nel tempo. Ma nemmeno questo ha insegnato, visto che alla prima occasione si ritorna, quasi con compiaciuta insistenza a rivangare posizioni ormai superate dalla storia e che distolgono dal perseguire il benessere, la condivisione e la concordia delle nostre comunità.

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  7. C'è un'imprecisione nel testo di Gianni Spagnolo, che la dice lunga sulla conoscenza della nostra storia, dove recita: "il lodo mise in realtà solo la sordina alle controversie, che si sopirono nell'inclusione delle comunità di valle nel comune di Rotzo".
    L'errore sta nel non sapere che nel 1578 era stato solo San Pietro l'oggetto del lodo Piovene per entrare a far parte del comune di Rotzo dove Pedescala c'era già da tempo immemorabile perchè probabilmente nata assieme.
    Ecco perchè, aderendo ad altre richieste del blog, sarebbe opportuno far conoscere la storia della nostra comunità evitando così interpretazioni di fantasia.

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    1. Hai ragione sul fatto che il Lodo interessò solo l'inclusione della "Villa di San Pietro", ma questo mi pare di tutta evidenza anche dai miei post di agosto, dove ci sono solo due attori, San Pietro da una parte e Rotzo (con le frazioni di Castelleltto, Albaredo e Pedescala) dall'altro. Parlando di comunità al plurale intendevo riferirmi più genericamente anche a vicende posteriori, quale p.e. la causa Lorenzi, famiglia di San Pietro insediata a Forme che rivendicò comunque i suoi diritti in virtù dell'originarietà in una lunga contesa. Fra l'altro sarebbe anche improprio parlare del territorio di San Pietro per come lo intendiamo ora, dato che la terra a sud della Val dell'Orco era rivendicata da Rotzo. Le contrade di Costa, Righele/Bellasio e poi Fozati non furono fondate da famiglie di San Pietro, ma di Rotzo (Costa, Rigoloso e Slaviero). L'unico di San Pietro che votò contro il Lodo, fu guardacaso il fondatore dei Costa, detto oriundo da Rotzo. Suo figlio invece votò a favore. I Rigoloso invece votarono con Rotzo.
      E' doveroso essere precisi, ma bisogna considerare anche la complessità del contesto che non sempre divide le parti in modo netto.

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  8. sinistroso inpenitente23 novembre 2013 alle ore 00:15

    Colui che scioglierà il "NODO Piovene deve ancora nascere, se non vi sono riusciti i migliori avvocati e
    giudici di mezza Italia.Mettere d'accordo due stirpi cosi' diverse come la cimbra e l'italiana e come mettere d'accordo Sponcio con Lino.Si era accorto anche il costruttore della villa de Lavaron.!!!!!!

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    1. Ma bar coodan òch: pessor spete bedar nìa. Metter zain hertecot dar Baise richtat au an ornen remalot.

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    2. Il NODO Piovene è già sciolto da secoli perchè allora, in lingua del tempo, scrivevano gli accordi in maniera chiara e comprensibile da tutti, forse non l'hai mai letto con la doverosa "intelligenza".

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  9. Crosato , invocato,provocato fa il vil villano a Venezia ha lasciato il piglio

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  10. Eh ben,Sponcio se te ghe scrito par no essere capio,operazione riuscita!!!Bisogna che te speti che me
    fae la tradusion Madame Odette.So che te ghe da delle lession, avendo i to stessi "gene",la xe da toneda
    de disendensa,la gavarà imparà in presa.

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    1. Scuseme Lino, a go imprestà la Cimbrapedia a Gianni. Xe lu che ga tuti i carati par tradurte Sponcheil. E po spiegheme parchè te dixi che 'l xe de Toneda come me avi. Vardà che "l'abito non fa il monaco" !

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  11. Anonymous del 23-11-'12---delle 12,29.sei tanto povero di spirito che non hai nemmeno il coraggio di mettere la faccia alle tue asserzioni.Il sottoscritto il 9 giugno de 1948 dalle sette del mattino alle undici,assieme a una folla di abitanti diSanpiero,era presente davanti al municipio per impedire l'asta del legname,per difendere appunto l'applicazione del lodo Piovene. E tu dov'eri??????

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  12. Che confusion che te fè Lino baise!
    Cosa centra aver ciapà le stele in testa col lodo Piovene.
    Gerelo forse previsto ne l'acordo?
    Tanto par la cronaca, al tenpo no gero ancora sta programà.

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    1. Da come che te parli, caro Lino, ti de serto el lodo Piovene no te lo ghe mai ne visto ne leto.
      Tanto par scominsiare zelo scrito in talian o in latin?
      Se te me farè vere el to indariso tramite el blo te mandarò na copia.

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  14. No grazie, di uno come te non desidero proprio essere amico,troppo intelligente per me; essendo
    stato il martello lo strumento di lavoro nella mia vita,non potrei mai competere con te!!!!!!
    Par quel che riguarda el famoso nodo Piovene saria sta meio che i lo ghesse scritto in" cimbro"
    che fursi quii da Roso i gavaria capio meio e fursi rispetà ;,parchè a quel tempo, come che scrive
    el Dal Pozzo ,gera la sola lengua che i conosea. Altro che latin ,greco o italian,luri i se netava el c...
    con quelle carte là.Setu dirme quanti milioni che ghe ga costa ai do comuni el non rispetto o la
    malvagia interpretasion de sto" nodo"????.A bon entendeur salut.....

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    1. A go capio. sensa boni argomenti te vui butarla in vaca visto che xè anca un argomento de sto blo.

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    2. C'è proprio bisogno di parlare cosi ? Volete che la litte "fasse encore long feu" come si dice in Francia ?
      Parlate in gentiluomini, ognùno con la sua percezione, e in modo che tutti possiamo capire e, magari, farsi un idea, i maxi istruiti come quelli che non hanno avuto la fortuna o le possibilità di studiare.
      Anonimo, non vuoi presentarti ? E cosi difficile dire chi siamo in questa discussione ?

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    3. Considerata l'animosità che suscita, anche solo l'accenno, a questioni così antiche ma di così pregnante attualità, riprego il blog di Carla di rintracciare questo famoso lodo Piovene e di pubblicarlo nella sua integrità così ognuno potrà prenderne visione e trarne tutte le proprie personali considerazioni.
      Sarebbe certamente un ricollegamento doveroso verso la propria cultura, le proprie radici, la propria storia.

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  15. Tusi... parléve... ma no sté barufàre... senò me agité...
    A giorni riva anca el LODO sté boni chel riva...

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  16. Lassa stare Carla,se Anonymous vol leggerse el Lodo Piovene che el vae su Google batte:Lodo Piovene
    e trova gli articoli scritti da Gianni il 14 Agosto 2012!!!!!!!

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  17. Viditu che te te sbali.
    El testo vero del Lodo Piovene xè cuelo che Gianni el ga publicà ancò, i altri due publicà in agosto gera le vicinie de Rozzo e de Rozzo e San Piero insieme par aprovarlo.
    Attention a la prècision.

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