giovedì 7 novembre 2013

15 agosto 2013



un appuntamento atteso 
per tanti emigranti 
della Valdastico



Per capire i numeri dell’emigrazione avvenuta  in Valdastico nel secolo scorso, basta andare a fare un giro per le contra' del Comune, durante l’estate. La maggior parte delle case abbandonate durante il resto dell’anno, tornano a vivere quando arrivano le persone che se ne sono andate: i figli, i nipoti, le famiglie che riscoprono e rivivono le loro radici. Ritornano alla loro valle, rispolverano ricordi, si riempiono il cuore di affetti; è come ritrovare un po’ di se stessi che in altri luoghi non può farsi presente, non riesce a venir fuori. Anche quest’anno, come succede da molto tempo, il Comune di Valdastico in collaborazione con il Comitato Comunale Emigranti, ha organizzato una giornata per ricordare le tante persone che hanno lasciato la valle in cerca di lavoro all’estero.

La festa si svolge presso la Chiesetta dell'Emigrante, che risale al 1699 e il parco attiguo che per l'occasione si riempie di tante bandiere proprio a significare i tanti luoghi dove sono emigrati i Valligiani: è la ricorrenza più importante della Valle che mette in luce il grande numero di persone che se ne sono andate e che ritornano per questa occasione. La Santa Messa è stata celebrata da Don Fernando Lorenzi partito da Valdastico 34 anni fa e che è missionario per la Comunità Italianaa Wuppartal - Mettan - Germania e che ci tiene in particolar modo a prendere parte a questa celebrazione per tornare tra i compaesani. Presente anche il diacono Lucca Secondo, anche lui emigrato in Inghilterra nel 1948 e da qualche anno ritornato in Valle. Alla fine della Santa Messa, con parole e preghiere particolari, c'è stata la consegna di un riconoscimento con pergamena ad alcuni Emigranti. Questo piccolo ricordo è stato istituito nel 2001: viene scelto un Emigrante per frazione e viene stilata una lista che ogni anno viene premiata. Gli attestati sono nominativi e sono stati consegnati da diverse Autorità e portano la seguente scritta:


“ATTESTATO DI BENEMERENZA 
PERCHE’ OLTRE I NATURALI CONFINI 
HA SEMPRE MANTENUTO NEL CUORE
L’AMORE PER IL SUO PAESE”


Ecco i nomi degli emigranti che hanno ricevuto quest’anno la pergamena:

TOLDO LUIGI                 EMIGRATO IN VENEZUELA        NEL 1955
LUCCA LUIGI                     “       “          INGHILTERRA      NEL 1948
BONIFACI GIORDANO     “        “        FRANCIA                 NEL 1959
FONTANA GIANICO         “       “        SVIZZERA                 NEL 1962
ZAMBON ADRIANO     “          “ VARIE LOCALITA’            NEL 1978
SLAVIERO AMORIDO  “        “         SVIZZERA                  NEL 1956
MORO GIANCARLO        “      “        FRANCIA                    NEL 1958

Dopo la consegna degli attestati, il Comitato degli Emigranti ha offerto l’aperitivo così da concludere la mattinata tra saluti, chiacchiere e ricordi. In collaborazione con la Pro Loco di San Pietro Valdastico si è tenuto, a seguir, il pranzo in compagnia , con polenta e baccalà, piatto tipico di un tempo, sempre apprezzato da chi ritorna in valle. Poi nel tardo pomeriggio, intrattenimento musicale, con balli e allegria.
Alla giornata sono state presenti varie autorità locali e dei comuni limitrofi che con la loro presenza hanno ricordato tutti i paesi della valle toccati dall’emigrazione e alla fine il sindaco Toldo che ha ricordato quanto sia ancora vivo il problema dell’emigrazione legato al lavoro. 
Come un tempo si parte per paesi lontani in cerca di prospettive di vita migliori; certo è un altro tipo di emigrazione, ma il problema torna e porta lontano tanti giovani che qui da noi non possono avere spazio, né possibilità. Tutto questo è veramente triste e fa pensare. Una giornata piena, veramente traboccante di sensazioni, emozioni, ricordi, gioia, allegria e amicizia che è stata preparata con cura con l’aiuto e la collaborazione di tante persone disponibili. 


Un grande grazie a tutti quelli che si sono prodigati, per renderla indimenticabile come ogni anno. Ricordare le tante persone partite con tanti sogni nella valigia, partite lasciando al paese la famiglia per poter mandate un sostentamento, partite verso paesi sconosciuti dove erano forestieri e quindi hanno faticato ancor di più a essere accettati… Ricordare con riconoscenza, ma con lo sguardo verso il futuro: 
lo spopolamento delle valli non si potrà più risanare, ma tutto questo deve essere un incitamento perché questo fenomeno non le spopoli dal tutto lasciandoci privi delle nostre radici.

                                                                 Lucia Marangoni

Nessun commento:

Posta un commento

Girovagando

  Il passo internazionale “Los Libertadores”, conosciuto anche come Cristo Redentore, è una delle rotte più spettacolari che collegano l...