Le moderne abitudini igieniche e le fibre
sintetiche dei nostri vestiti hanno fatto quasi sparire un piccolo amichetto, che ci faceva compagnia al tempo in cui ci si lavava al sabo intel mestèlo
e si indossavano quelle fastidiose fanèle di lana e mutande ascellari a coste spesse col patelòn. Ecco che allora si trovava, rannicchiato intel butìn, un piccolo e
peloso batuffolo, le cui dimensioni, colore e materiale costituente rappresentavano
un po’ l’indice della nostra frequenza a quel periodico appuntamento.
Perché si forma la lanugine
nell'ombelico e cosa contiene? Perché nell'ombelico di (quasi!) tutti noi si
formano quelle antipatiche (la cosa è soggettiva) "palline"? Il batuffolo che spesso
alberga nell’ombelico (soprattutto dei maschietti) è composto dalle fibre dei
vestiti che indossiamo, dai peli addominali, da polvere, cellule morte
dell’epidermide, grasso e sudore.
S'è preso la briga di verificarlo l’esimio ricercatore Georg Steinhauser, dell’Università della
Tecnologia di Vienna, che evidentemente non aveva di meglio da fare, oppure difettava in dimestichezza col mestèlo. Analizzando per tre anni 503
campioni di lanugine prodotta dal proprio ombelico, il chimico austriaco ha
anche scoperto che è prodotta dallo sfregamento dei peli dell’addome contro gli
indumenti. A guidare le fibre verso l’ombelico, dove finiscono per
depositarsi, sono gli stessi peli, che spesso crescono in cerchi
concentrici. Inoltre, il ricercatore ha pesato i campioni, stabilendo che il
peso medio dei batuffoli (almeno dei suoi) è di 1,82 milligrammi. La lanugine consiste principalmente di fibre
sciolte proveniente dai vestiti indossati, mischiate a cellule della pelle morte e a
peluria del corpo. Pare che la lanugine ombelicale migri preferibilmente
dalla sottostante biancheria intima procedendo verso l'alto invece che nel verso opposto. La migrazione è il risultato
dall'attrito della peluria corporea sulla biancheria intima, che trascina le
fibre verso l'alto concentrandole nell'ombelico. Le donne manifestano meno la lanugine
ombelicale a causa della peluria corporea più fine e corta. Per contro, gli
uomini anziani la manifestano maggiormente a causa della peluria più abbondante
e ruvida. Nel Guinness dei Primati è finito invece il bibliotecario australiano
Graham Barker: collezionando la propria lanugine per 26 anni ha accumulato
infatti ben 22,1 grammi di materiale.
Ma non è finita qui. Gli scienziati hanno anche scoperto che l'ombelico può ospitare lo stesso tipo di ecosistema batterico che si trova comunemente in una foresta pluviale. La specie Micrococcus vive regolarmente intorno alla superficie ombelicale, aggrappandosi alla carne e nutrendosi di ossigeno.
L'ombelico medio ospita circa sessantacinque diverse specie di batteri.
Pensateci, la prossima volta che fate il bagno; magari cominciate a collezionarli anche voi..., sono pur sempre dei piccoli amici che ci hanno fatto silenziosa compagnia e raccontano un po' la nostra storia.
Verifica mas-cio-donta:
RispondiElimina- Sporcassona, desso te onzo col baston!
- Ma cossa go fato mai?
- No te ghe pulì la stansa.
- Come fé tu a saverlo?
- Stamatina, apena alsà, me son ciolto el batufolin dal bunigolo e lo go butà par tera.
E tornando adeso el iera ancora là.