1. Il benessere è una propria responsabilità.
Nessuno deve venire a salvarmi, anche perché le capacità per farlo le ho solo io.
2. Le scelte, anche quando si è convinti che di lasciarle prendere agli altri, sono sempre le proprie.
Tutta la mia vita, nei limiti dell'umano e nel bene e nel male, è nelle mie sole mani. Anche non scegliere è una scelta.
3. Aumentare il benessere è possibile, anche nei momenti in cui pare vero il contrario.
Ogni stato è transitorio e tutto può cambiare. Nulla, ma proprio nulla, è immutabile.
4. Quando si molla la corda, ci si rende conto di non aver mai stretto nulla tra le mani.
Lasciar andare è essenziale. Le cose che provo disperatamente a trattenere, in realtà, non mi sono mai appartenute (e, in fin dei conti, nulla mi appartiene).
5. I limiti sono importantissimi.
Segnano il confine fra "me" e "te", senza far sì che tutto si mischi.
6. Si può comprendere senza dover per forza accettare.
Capire le motivazioni che spingono gli altri ad agire è importante, ma non per questo ogni cosa è da accettare.
7. Le emozioni non vanno giudicate.
Vanno tutte benissimo così come sono, qualunque esse siano. Mi attraversano e se ne vanno.
8. Le emozioni non sono altro che percezioni fisiche, tutto il resto è pensiero.
Le emozioni che mi hanno sempre spaventata, come l'ansia, quando sono messe sotto una lente di ingrandimento non sono altro che percezioni, come una strana sensazione nello stomaco. Tutto qui.
9. I momenti di crisi aiutano a capire che qualcosa nella vita non va come vorremmo.
Non sono mostri spaventosi, sono più una bussola utile per ri-orientare le azioni.
10. Ogni situazione è esperienza.
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