LA FILASTROCCA DELL'AUTOSTIMA
Non dirmi “sciocco” oppure “somaro”,
sono parole dal gusto amaro.
Non dirmi “aspetta, ti rispondo dopo”,
se lo chiedo ora, ci sarà uno scopo.
Non chiedermi sempre e solo perché,
ne sono certo, lo sai già da te.
Se poi non mi urli tutti i santi giorni,
sarò più felice quando ritorni.
Non chiedermi cose sotto ricatto,
o imparerò il prezzo di averlo fatto,
non per amore, ma per esser costretto
e non di certo perché ci rifletto.
Se sono stanco e non capisco niente,
è perché stanca è anche la mente.
Non mi gridare se rovescio il latte,
chissà tu, da piccola, quante ne hai fatte.
Non dirmi mai che non si può fare,
tra il dire e il fare non sempre c’è il mare,
o che non posso cambiare il mondo
e ci crederò in un nanosecondo.
Se aggiungi sempre “ma”, “forse”, “però”,
stai pur sicura non ce la farò.
Poi, se lo posso fare da solo,
non aiutarmi e prenderò il volo.
Mostrami invece parole belle
e te lo assicuro, toccherò le stelle.
Giovanna 13/7/1890 (132 anniversario)
RispondiEliminaGiovanna, cara figlia del Cavaliere Giacomo
Rigoni e Lucietta Müller non ancora
compiuti diciannove anni di mattina il 13 luglio
milleottocentonovanta morì. Nascosta
profumata margheritina da poco portata in
terra straniera, nella quale padre e madre
misero il loro onore, il loro conforto, la loro speranza, volò
nel cielo il suo unico paese beato. O buona, o tenera,
o pietosa figlia, piangendo ha deposto con tristezza
sulla tua tomba questo pegno l'amico di tuo padre J. D. di. B.
Asiago il 14 luglio 1890.
"paesaggi sudtirolesi" di Christian Schneller (Innsbruck, 1899, pg. 199)
.. Una memoria cimbra di Asiago per la giovane Giovanna Rigoni,
la ragazza muore in luglio 1890 e aveva 18 anni
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Hennesle 13.07.1890(132.jaargadànkh)
Hennesle lieba tochtar von kav. Jakel von Rigen
un Luziet von Müllarn nochont gaentet nointzent
jaardar in morgont von draitzante höobiot tausinkh
achthundart un naünzkh stirbe. Vorpòrgetes gasmékhetez
Gènsele Plüumle vor minsche gapracht in vrömada
èrda, in béelz vatar un muutar légen iar èar,
iar tròost, iar gadìngo, vlùdarte in hümmale
sain onloanegez un seeligez lant.
O guuta, o linna, o dorparmega tochtar,
bòonaten ditzan armez fant af dain grap lòodikh
abegalèt dain Vater-Ksell .J. D. von B.
Slege in 14 höobiot 1890.
"Südtirolische Landschaften" vomme Christian Schneller (Innsbruck, 1899, S.199) ...
An zimbar gadénkhe von Sleghe vor z diernle
Johanna von Rigen (Rigoni), z diernle stirbet imme
höobiot 1890 un ist gabést 18 jaardar ...
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