sabato 2 luglio 2022

Chi prende il caffè con me?




Mia nonna mi ripeteva spesso: "puoi dire di conoscere qualcuno dopo averci mangiato insieme 12 kg di sale". Con il passare degli anni ho scoperto che non conosciamo mai a fondo qualcuno e che non basterebbe un'intera vita per farlo. 

Ho capito che la maggior parte delle volte ognuno di noi si presenta al prossimo nella sua veste migliore. Non sempre per mostrarsi perfetto e "fare colpo", piuttosto per nascondere mancanze, incertezze o piccoli difetti. 

Ci risulta facile indossare maschere e nascondere dietro queste lacrime dolori e ferite mai cicatrizzate. Ho scoperto a malincuore che in determinate situazioni ho davvero fatto fatica a riconoscere me stessa e che nella vita non bisogna mai "sputare per aria", perché tanto sempre a terra ricade, e stai pur sicuro che non fai in tempo a scansarti. 

Mia nonna aveva ragione. Conosciamo le persone per ciò che vogliono mostrarci e non ci riveleranno mai il loro lato "oscuro". Ma tutti ne hanno uno, anche noi.

L'importante è rendersi conto che siamo un mondo, che abbiamo milioni di sfaccettature... e che la perfezione non appartiene a nessuno di noi.

(S. Sacco) (lidia)


@@@@@@@

Tutto si aggiusta

Sono andata da nonna, le ho chiesto di cucirmi il bottone della camicia.
Mi ha guardata, e teneramente mi ha detto:
"Piccola vieni qua, tu devi imparare a fare tutto.
Altrimenti che fai quando io non ci sarò più? Butti le cose perché non sai aggiustarle? Tutto si aggiusta.
Ricordatelo sempre."
La guardavo. Con il suo ditale, la sua scatola di legno che ha da quando sono nata, piena di cose per cucire.
Mi ha commossa. Perché lei viene da una generazione che cuciva i buchi ai calzini invece di buttarli. Quella generazione in cui si cambiava l'elastico alle mutande e dagli avanzi di un tessuto per lenzuola, si creavano camicette fresche, per i più piccoli. Perché nulla si buttava, nulla veniva sprecato.
Mentre la guardavo, fissavo la fede, che non ha mai tolto nemmeno dopo la scomparsa di nonno.
E ho pensato a tutte le volte che ha ricucito e rammendato, in 50 anni di matrimonio, invece di buttare.
Ha ragione la sua generazione che dava valore alle cose e alle persone.
Andiamo dalle nostre nonne e facciamoci insegnare a ricucire i rapporti, a rammendare il cuore e a ricamare nuovamente il valore della vita.

web






1 commento:

  1. Per rammentare e ricucire i rapporti ci vuole sempre e comunque colui che fa l atto di ricucire e l'altro che accetta di essere " ricucito"...

    RispondiElimina

Girovagando

  Il passo internazionale “Los Libertadores”, conosciuto anche come Cristo Redentore, è una delle rotte più spettacolari che collegano l...