Seduta su un sasso, ascolto…
Non ha più voce il torrente,
quel flebile rumore tra i sassi
non è più il gorgoglìo
dei giorni gonfi di vita.
L’acqua che ancora scorre
racconta di attesa,
racconta di un inverno
troppo asciutto
che ha tolto,
giorno dopo giorno,
l’energia, la voce cristallina
che l’acqua, passando fra i sassi
riusciva a far diventare melodia.
È triste il torrente,
ma non molla,
non si arrende,
trova il modo per scorrere,
magari nascosto sotto i sassi,
insinuandosi tra la sabbia,
quel piccolo rivolo
celato agli occhi,
ma vivo nel cuore della terra.
Triste come il mio cuore,
che sempre è alla ricerca
di rumori e voci
che ora sono nascosti,
che non sento
e non posso nemmeno percepire…
Come quel filo d’acqua,
scorrono nascosti dentro di me
e hanno la forza di un’alluvione,
di una tempesta che mi devasta l’anima
che mi toglie le forze….
Voci e rumori che restano muti,
parole che non sento più
ma che spero di udire ancora,
almeno nei sogni…
Lucia Damari
Val D’Assa 17/03/2022
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