E no sémo boni a capirla...

Non esiste un modo onorevole di uccidere, né un modo garbato di distruggere. Non c'è niente di buono nella guerra eccetto la fine.

Abraham Lincoln

“Sono solito domandarmi, spesso meravigliato, cosa mai spinga, non dico i cristiani, ma gli uomini tutti, a tale punto di follia da adoperarsi, con tanto zelo, con tante spese, con tanti sforzi, alla reciproca rovina generale della guerra. Che altro infatti facciamo nella vita se non la guerra o prepararci alla guerra? Neppure tutte le bestie combattono tanto. E neppure queste combattono fra loro, ma solo se sono di specie diverse. Combattono con mezzi naturali. Non come noi con macchine escogitate da un'arte diabolica.”

Erasmo da Rotterdam

Lo sappiamo già: siamo tutti esseri umani ed uguali, nel senso che tutti abbiamo il diritto di godere di una libertà di base che nessuno dovrebbe strapparci via. Con quei pochi ma importanti progressi che abbiamo fatto in altri campi dovremmo vivere in un mondo senza conflitti già da molto tempo. Ma sappiamo anche che le guerre esistono da quando esiste l’uomo, dunque vanno avanti da sempre, e continuano anche in quei paesi ormai dimenticati. Certo possiamo sentirci solo fortunati se non è ancora capitato a noi, ma più che pensare a questo, c'è una cosa che sicuramente dovremmo fare “categoricamente”: riflettere su questi eventi, su tutta questa sofferenza, su tutto questo sangue versato, da decenni, da secoli, da millenni. Non sono le guerre, forse, una manifestazione, in grande scala, di ciò che in realtà accade anche nelle nostre piccole vite quotidiane? Tutta quella rabbia, quella competizione, quella possessività, che pian piano ci avvelena, che ci fa odiare e che magari non ci fa parlare nemmeno più col vicino di casa?! Dovremmo riflettere sul fatto che forse le guerre accadono ancora perché in fondo, nelle nostre piccole vite e nei nostri piccoli mondi, non abbiamo risolto un granchè dei nostri limiti. 

E ora, più che mai, dovremmo valutare, individualmente, l'abbandono immediato di quei lati più oscuri e contorti del nostro “essere umano”, e che non sono più utili a nessuno. 

La pace inizia solo in un luogo: dalle nostre piccole vite, dalle nostre piccole azioni quotidiane. 

(dal web)