Ogni tanto, tra le vicissitudini che ogni giorno dobbiamo superare, la vita ci fa qualche regalo, quasi per farci capire che nonostante tutto, intorno abbiamo tanto di buono e bello. Sta a noi capire tra le righe, quali sono questi doni speciali per poi viverli nel miglior modo possibile. A volte lungo la nostra strada, incontriamo persone con cui ci sentiamo in sintonia fin dal primo momento; persone che sono lontane geograficamente o anche nell’anno di nascita. Io credo che un cuore sincero, una mente solare, un animo generoso, siano il bagaglio che ci portiamo dalla nostra venuta al mondo, anche se a volte succede che le persone, dopo qualche esperienza, riescano a cambiare. Ad ogni età, in ogni situazione, possiamo trovare anime simili che ci arricchiscono e che, a nostra volta, arricchiamo.
Ho conosciuto Nicola quand’era un ragazzino: solare, simpatico ma più di tutto semplice e limpido. A volte veniva a casa mia, giocava con i miei nipoti, andavamo all’Astico o in Val D’Assa, trascorrendo ore liete e serene. Un “toso ala bona”, come si dice da noi, un ragazzo gentile, spensierato, ma anche profondo; faceva l’animatore dei più piccoli nella sua parrocchia e spesso ci raccontavamo… Sono passati alcuni anni, Nicola è cresciuto, ma abbiamo sempre mantenuto i contatti, nel nostro modo di scriverci i messaggi in dialetto: io in quello di Pedescala, lui in quello di Thiene. In questi anni è maturato e crescendo si è fatta più nitida la strada che sta percorrendo con successo. Alle scuole medie ha iniziato il suo percorso musicale suonando il flauto traverso; nel secondo anno gli è stato proposto di partecipare al Musical “Il gobbo di Notre Dame”, recitando e cantando la parte di Frollo. Poi al liceo Musicale “ Antonio Pigafetta” di Vicenza, ha partecipato a varie formazioni musicali a livello nazionale e internazionale. Durante gli studi Nicola ha scoperto un’inclinazione naturale per il canto lirico e così i ha intrapreso lo studio del Belcanto al Conservatorio Steffani di Castelfranco Veneto, continuando il suo cammino sempre in crescita. È arrivato per lui un momento quasi magico: è stato scelto a far parte della ristretta rosa di tredici eccellenti allievi selezionati in tutta l'Italia, dall’Accademia di alto perfezionamento e inserimento per cantanti lirici, del Teatro Carlo Felice di Genova. Possiamo solo immaginare la sua gioia, la felicità, per un posto di prestigio al quale ha potuto aver accesso grazie alle sue capacità. L’attività del giovane baritono è stata molto intensa, ha avuto la possibilità di formarsi con artisti di altissimo livello, arricchendo il suo bagaglio. Venerdì undici giugno 2021, ha debuttato al Teatro Carlo Felice di Genova, con “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, nel ruolo di Belcore.
Ora il mio giovane amico ha ventidue anni e sta vivendo un sogno: la sua voce unita allo studio, è diventata “importante” e sta girando l’Italia con i suoi colleghi dell’accademia, portando a conoscenza voci e cultura. Io mi sento onorata di conoscere Nicola Zambon e la sua famiglia: bisogna proprio dire che la vita mi ha fatto un regalo perché averli come amici, è veramente una gioia! Ho avuto la fortuna e il piacere di assistere a un suo spettacolo e le emozioni che ho provato sono state forti e difficili da raccontare. Attorniata da una cornice mozzafiato, ho potuto veramente godermi due ore di musica e canti che mi hanno riempito il cuore e rasserenato l’anima. Il giovane talento, finita la serata, è venuto a salutare la famiglia e gli amici che lo avevano applaudito; nel suo vigoroso abbraccio ho ritrovato il Nicola che conosco: semplice e genuino! Tante testate hanno scritto di lui come di un giovane promettente della musica lirica; anche l’amministrazione della città di Thiene, gli ha conferito una targa in ambito culturale. Da parte mia, nella semplicità del nostro amichevole rapporto, gli auguro di cuore che la vita sia con lui generosa e che possa percorrere la sua strada con continuo impegno, dedizione e passione. L’augurio che mi sento di fargli è che il successo non cambi mai il suo modo di essere, di relazionarsi, che il tempo mantenga salda la sua semplicità e possa sempre avere quella luce speciale negli occhi!
Di seguito le emozioni che ho provato in quella splendida serata.
Lucia Marangoni
20/12/2021
C’è una strana quiete stasera,
c’è attesa fremente,
mentre il giorno volge al declino,
lasciando spazio alla notte con la sua magia…
Fiato sospeso, mentre la musica riempie l’aria
e le note danzano insieme,
spargendo melodie nell’oscurità.
E tra le note ecco… una voce!
Calda, limpida, che arriva al cuore.
Movimenti, vibrazioni delle corde vocali
che raccontano storie:
sono poesie che volano alte nel cielo
e poi si posano in ogni dove…
Emozione, gioia, gaudio perfetto…
Il cuore si riposa, cullato da quella voce,
mentre l’anima viene avvolta
da una serenità mai provata.
Mi faccio cullare da quella voce, chiudo gli occhi
e rivedo un ragazzino dolce, solare, semplice.
Apro gli occhi e davanti a me c’è un uomo,
con la sua passione, i sogni, l’impegno,
la determinazione, ma con la genuinità
che è parte del suo essere: limpido e gioioso!
Le melodie si susseguono, una dopo l’altra,
riportano alla mente note assopite,
ma pronte a risvegliarsi.
Poi la musica si ferma, il vociare della gente,
rompe l’incanto…
Ma in fondo al cuore, nella mente,
ancora e ancora, restano suoni, voci e armonie.
La musica resta, la musica riempie,
la musica risana, guarisce e dona sollievo,
dona speranza, gioia…
Grazie Nicola,
grazie per avermi fatto volare in alto
con la tua voce meravigliosa,
Grazie di avermi fatto ancora sognare
con le tue leggere movenze.
Grazie giovane Amico mio,
che la vita sia con te generosa e abbondi di doni,
te lo meriti!
Con affetto, Lucia
Castelfranco Veneto 21 luglio 2021
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