La grotta si trova lungo S.P. 78 detta "del Piovan" che da Pedescala sale a Rotzo ad una quota di 475 m. s.l.m. poco prima del 4° tornante (detto Valfonda).
L'ingresso, alto non più di mezzo metro, è posto ad una decina di metri a valle del piano stradale e pertanto facilmente raggiungibile.
I primi trenta metri sono costituiti da una condotta a sezione sub-circolare di dimensioni molto ridotte (50 - 60 cm.) e in leggera discesa; si incontrano poi un paio di salette anche queste piccole in cui si può stare in piedi a malapena.
Il primo vano in cui ci si può fermare a riprendere un po' il fiato è la saletta del Bivio posta a circa 50 m. dall'ingresso ed in questo punto vi sono numerose scritte che stanno a testimoniare la presenza nella grotta di alcuni partigiani nel periodo precedente la fine della seconda guerra mondiale.
Da qui, scendendo sul lato sinistro, si imbocca un laminatoio, talmente esiguo che per alcuni metri non è possibile strisciare con il capo eretto ma bisogna tenerlo piegato da una parte. Un po' più avanti il cunicolo diventa più alto fino a raggiungere in qualche punto il metro di altezza. Qui inizialmente fu forzata una strettoia che permette di avanzare per altri 10 metri, ma poi la volta si abbassa e la galleria chiude, ostruita da riempimenti alluvionali.
Tornando alla sala del bivio e proseguendo sulla destra la condotta si sviluppa con continui cambi di direzione e di dislivello mantenendo peraltro dimensioni più accettabili rispetto ai tratti percorsi in precedenza. Superata una nuova saletta (punto L) si raggiunge la sala "Dal Pozzo" che è l'ambiente più grande di tutta la grotta. Anche qui sono numerose le scritte lasciate durante la guerra partigiana ed una di queste ha fornito lo spunto per dare il nome alla grotta:
sulla parete Ovest si può infatti leggere ancora molto chiaramente la seguente scritta a matita: Dal Pozzo Secondo "Tempesta". Tempesta era naturalmente il nome di battaglia di questo pedescalese cl. 1922. Bisogna pensare che la sala "Dal Pozzo" è posta a un centinaio di metri dall'ingresso e per raggiungerla si devono passare alcuni punti piuttosto impegnativi tra cui un punto basso che in caso di notevoli precipitazioni si allaga. Proseguendo oltre si incontrano ancora vari saliscendi tra cui un nuovo laminatoio poco oltre il quale la condotta scende per una ventina di metri fino al sifone che per il momento costituisce il fondo della grotta.
Grazie Delmo, sempre interessante i tuoi articoli
RispondiEliminaBravo, complimenti
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