【Gianni Spagnolo © 21M7】
Si è portati ad associare il concetto di statistica a qualcosa di matematico, rigoroso ed oggettivo; qualcosa quindi di affidabile ma che ci mette subito in soggezione. La statistica è difatti la materia che la gente comune capisce meno, non essendo stata istruita a ragionare sui dati in modo analitico e critico; perciò è l'ambito dove la manipolazione è più facile. Quanti sono in grado di leggere i dati che i media ci propinano in ogni momento, appositamente confezionati per sollecitare dei riflessi condizionati di consenso o di dissenso? Se, per esempio, nel 2020 abbiamo perso il 9% di PIL e ora stiamo crescendo del 6%, dobbiamo essere contenti? Magari pensiamo che non è male, ma se stessimo crescendo del 9% avremo già pareggiato i conti. Invece no, perché la variazione di PIL è sempre riferita all’anno prima, inoltre c'è l'inflazione. Per tacere dei dati sulla pandemia con i quali siamo bombardati quotidianamente.
Un coltivatore di Rotzo, guardando Linea Verde, apprese che le patate sono composte per il loro 80% circa di acqua mentre il restante 20% è parte solida. La cosa lo sorprese e lo intrigò alquanto, perché le patate che aveva appena raccolto sembravano belle sode e massicce e non così acquose. Il programma spiegò anche che per fare scendere questa percentuale di acqua al 70% era sufficiente esporle per un giorno al sole, in modo da fare evaporare una parte dell’acqua contenuta.
Decise allora di prendere il suo bel quintale di patate e di metterle al sole per tutto il giorno, ben steso su un tavolato di legno. L’indomani, il contadino raccolse le patate nei sacchi e le pesò. La sua curiosità si tramutò in rabbia mista a stupore quando scoprì che le patate pesavano appena 67 Kg. Se infatti il contenuto d’acqua scende al 70%, significa che la parte solida è aumentata al 30%, perciò il rapporto tra le due parti diventa di 30 a 70 e quindi è corretto che l’acqua contenuta ora pesi circa 47 kg essendone evaporati circa 33. Questo si verifica perché quando un insieme è formato da due parti, una delle quali è molto più grande dell’altra, il rapporto della parte maggiore rispetto all’intero insieme non cambia di molto anche se la parte maggiore si dimezza. Il fulcro della questione è infatti il riferimento che si prende in considerazione e l'argomentazione che sottende. Come per i famosi polli di Trilussa, può capitare perciò che il dato statistico non rappresenti per niente il risultato che possiamo verificare con mano.
È ben vero che questa è una logica da patate, ma può impattare parecchio nelle nostre vite quando chi da i numeri è al governo e chi deve infine pesare le patate siamo noi.
Mi fa ricordare il romanzo di Silone "Fontamara" in cui l'acqua del ruscello era stata divisa fra il podestà e i contadini, 3/4 al podestà e di quello che restava 3/4 ai contadini, che erano soddisfatti perché anche loro ne avevano 3/4, inoltre non dovevano pagare nulla!
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