mercoledì 24 novembre 2021

Il prezzo della civiltà


Gianni Spagnolo © 21M22】

È opinione comune che gli italiani difettino di senso civico. Tutto ciò che non ci appartiene, che è comune, pubblico, o che comunque non ci riguarda direttamente, non gode infatti della stessa considerazione e cura che riserviamo alle cose di nostra esclusiva PROPRIETÀ. Anzi, talvolta ci prendiamo addirittura gusto a danneggiarlo, a dilapidarlo o semplicemente a trascurarlo.

C’è senz’altro del vero in questo pregiudizio, aggravato dal fatto che abbiamo un grande patrimonio in bellezze artistiche e paesaggistiche che avrebbero certo miglior tutela in mano di cittadini più civili, attenti e sensibili. Eppur si dice che basterebbe poco; sì, ma quanto poco?

Qui siamo in grado di quantificarlo con precisione: basta 1,00 Euro!

Eh sì, ciò, ancamassa! Basta un misero Euro per fare la differenza fra un comportamento civile e uno incivile dell’ITALIANO MEDIO, potenzialmente, ma non necessariamente, incivile. 

Ora vi starete senz’altro chiedendo come facciamo a calcolarlo. 

Semplice e alla portata di tutti: basta andare al supermercato e prendere il carrello delle spesa dal suo baracchino. Per farlo dobbiamo infilare una moneta da 1 Euro nell’apposito pertugio, in modo da liberare il carrello dalla catenella di bloccaggio. Per recuperare quella NOSTRA monetina si può star sicuri che riporteremo al suo posto il carrello vuoto non appena avremo caricata la spesa in macchina. Magari, per non smentirci del tutto, gli lasceremo dentro qualche pezzo d'imballaggio, omettendo di gettarlo nel cestino lì vicino. Se non ci fosse quell’interesse, possiamo stare altrettanto certi che parecchi carrelli sarebbero abbandonati alla rinfusa nei parcheggi, creando confusione e disservizi. Così infatti accadeva prima che venisse adottato questo condizionamento psicologico, ossia individuata la leva minima che facesse fare quello che qualcuno non farebbe di sua sponte.

Quindi, per la modica cifra di 1 Euro, siamo disposti a comportarci bene, cioè rimettere al suo posto il carrello, con ordine e civismo. Ecco dunque che la differenza fra il comportarsi bene o male vale appunto un solo Euro. 

Giova ricordare che furono condotti degli studi per appurare quale fosse il valore monetario minimo che inducesse a comportarsi correttamente, verificando che le monete da 10 o 20 centesimi non erano uno stimolo sufficiente; l’interesse cominciava a scattare dai i 50 cent. in su. 

Dunque, ...se tanto mi dà tanto, l’italiano viene via con poco, ... con gli spiccioli. 

Per girare il coltello nella piaga, è opportuno sapere che l’Italia è una delle poche nazioni al mondo dove si prende il carrello con una moneta; gli altri lo rimettono in ordine senza incentivi, perché sono più educati.

Ecco, l’italiano medio si crede molto furbo, ma si fa comprare con gli spiccioli; e questo mi sa che vale per molti, moltissimi aspetti della nostra vita.


2 commenti:

  1. Per sapere quanto a lungo dovrò far durare il harakiri... Ditemi almeno In quali nazioni vicine a noi non serve la monetina e dove si...
    Sgrunt

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