San Pietro Valdastico ai primi del Novecento |
Questa è una delle istantanee più vecchie che ritraggono il paese. Risale verosimilmente alla prima decade del 1900, dato che s'intravede già il Capitello della Joa (1900), mentre mancano del tutto le case a valle di Via Regina Margherita. Questa strada, originariamente dedicata alla Regina Elena, venne infatti costruita verso la fine del secolo prima, intagliando il piede delle Jare. La ripida e sassosa costa delle Jare domina infatti il paese con il suo spoglio pendio, non ancor intaccato dalle opere di contenimento e dai rimboschimenti che l'hanno condotta alla situazione attuale. Dal borghetto retrostante la vecchia chiesa si stacca l'evidente sentiero che taglia la costa e conduce alle Fontanelle (i Checa), da dove prosegue lambendo il vecchio cimitero, superando la Val del Chèstele e raccordandosi infine alla Pontara.
Questo potrebbe essere stato anche l'asse stradale originario del paese, a scapito del saliso che univa le Fontanelle alla piazza. Si giustificherebbe così la presenza del portico sul campanile che altrimenti sarebbe difficile da comprendere. Costruire un campanile su un basamento forato, è infatti costoso e staticamente problematico, infatti se ne conoscono solo rari esemplari e in zona solo quello di Thiene. Se invece attraverso di esso si snodava la viabilità paesana, con la chiesa come fulcro viario, la scelta sarebbe congruente.
In basso a destra si nota ancora la bianca macchia dei Jarùni, formata dallo sbocco della valle del Chèstele sui prati dell'Astico. Queste ghiaie, analoghe a quelle formate dalla parallela Val dell'Orco più a sud, testimoniavano l'antica affluenza di questi corti immissari nell'alveo allargato dell'Astico, verosimilmente formato da un grande e unico ghiaione prima che si regimasse nell'alveo attuale e si bonificasse l'attuale area dei Pra' del'Astego, probabilmente fra il XVI e il XVII secolo. Al XVIII secolo risale infatti la costruzione della strada Cavallara, come pure di quella di Maria Teresa che la prosegue oltre confine, spostando così in riva al torrente l'asse viario commerciale della Valle.
Gianni ma la strada principale non era quella che dalla piazza scendeva per i Checca Via Martiri, che si collegava alla pontara e andava ai Pertele e ai Lucca per il saliso? a cosa poteva servire scendere per le scalette dietro la chiesa che poi potevano solo passare a piedi, neanche le vacche passavano di li a causa delle scale, mi sembra incomprensibile usare quella strada come principale.
RispondiEliminaPubblicherò prossimamente un post dove cercheremo di dare una risposta.
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