Finiti i "Giorni della Merla", che secondo la tradizione popolare sono i più freddi dell'anno, ecco che oggi 2 febbraio è il giorno della Candelora, il nome con cui è popolarmente nota la festa della Presentazione al Tempio di Gesù, quaranta giorni dopo la nascita. Oggi, infatti sono trascorsi 40 giorni dal 25 dicembre. Per gli gli Ebrei c'era l'obbligo che la madre di un figlio maschio lo presentasse, quaranta giorni dopo la nascita, davanti al Tempio e in quel momento doveva offrire in dono un agnello o, per i più poveri, una coppia di colombe o di tortore. Nelle chiese, quando ero bambino, si benedivano le candele, che poi ognuno di noi portava a casa con senso di venerazione e di rispetto. Vicino al Crocifisso, immancabilmente presente in ogni stanza della case, ma almeno in ogni cucina, c'era spesso la candela benedetta della candelora. Recitavamo allora una sorta di cantilena, che forniva anche indicazioni... meteorologiche: "Candelora, Candelora - dell'inverno sèmo fòra - ma se piove o tira vento, de l'inverno semo ancora dentro".
La candelina veniva accesa in caso di emergenze umane o in caso di mal tempo e sulla sua fiammella si bruciava qualche foglia del ramo d'ulivo, ormai secca, della Pasqua precedente. Il suo ruolo più importante era però quello di accompagnare il prete quando veniva nelle case a portare la Comunione ai nostri ammalati, ai nostri anziani.
Ricordo i lunghi mesi del nonno "Menego" nel suo letto di malattia, e vedo quella candelina, accesa dalle giovani mani di mia madre, illuminare la sua stanza quando il parroco si avvicinava al suo letto per dargli la Comunione. E poiché allora, la fede era presente in ogni atto della vita quotidiana, ricordo gli occhi del nonno, lucenti più della candela, trasparenti e vividi per l'emozione nel ricevere il suo Dio che tanto amava.
La saggezza popolare ricorda poi che, alla candelora, oltre alla luce della candela si può godere anche della maggior luce del giorno: "Alla candelora el dì se slonga de un'ora". La stessa tradizione dice anche che la terra ha febbre, cioè freme perché è ormai pronta a esplodere nella bella stagione. Dell'inverno semo....fora! La Candelora...
Lucio Spagnolo
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