LA RIFLESSIONE
"Il sole scaldava, l'erba, riprendendo vita, cresceva e rinverdiva
ovunque non fosse strappata, non solo nelle aiuole, ma anche fra le
lastre di pietra, e le betulle, i pioppi.
I ciliegi selvatici
schiudevano le loro foglie vischiose e profumate, i tigli gonfiavano i
germogli fino a farli scoppiare...
Allegre erano le piante, e gli
uccelli, e gli insetti, e i bambini, ma gli uomini - i grandi, gli
adulti - non smettevano di ingannare e tormentare se stessi e gli altri.
Gli uomini ritenevano che sacro e importante non fosse quel mattino di
primavera, non quella bellezza del mondo di Dio, data per il bene di
tutte le creature, la bellezza che dispone alla pace, alla concordia e
all'amore, ma sacro e importante fosse quello che loro stessi avevano
inventato per dominarsi l'un l'altro."
(L. Tolstoj)
LA POESIA
Pioggia d'aprile
Amo la pioggia
lieve e sottile,
che cade quieta
nel mese di aprile
e ruba ai fiori
profumi e colori
e me ne avvolge
di dentro e di fuori.
Amo la pioggia
che segue i miei passi,
siano questi
lenti o affrettati,
siano questi
pensosi o felici
come la vita
che scorre con essi.
Amo la pioggia
che cade sui tetti
e che li rende
tersi e vivaci,
e scende cantando
giù per le gronde
e nei tombini
poi si nasconde.
Amo le gocce
che bagnan le foglie
e il verde tutto
che quasi risplende
di nuova vita,
e che bagnan il mio viso
come carezza
che non aspettavo.
Amo la pioggia
e un ricordo lontano
di quando ancor
la tenevo per mano,
noi due vicini
sotto l’ombrello,
e tutto era buono
e tutto era bello
nella promessa
di un cielo sereno
che ci schiudeva
l’arcobaleno.
Alvise Agostini
LA FRASE
Non credere sempre a ciò che vedi...
Ricorda che anche il sale sembra zucchero.
IL PROVERBIO
A chi prométe massa, no crédarghe massa...
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