domenica 15 aprile 2018

La pagina della domenica



LA RIFLESSIONE


"Il sole scaldava, l'erba, riprendendo vita, cresceva e rinverdiva ovunque non fosse strappata, non solo nelle aiuole, ma anche fra le lastre di pietra, e le betulle, i pioppi.  
I ciliegi selvatici schiudevano le loro foglie vischiose e profumate, i tigli gonfiavano i germogli fino a farli scoppiare...
Allegre erano le piante, e gli uccelli, e gli insetti, e i bambini, ma gli uomini - i grandi, gli adulti - non smettevano di ingannare e tormentare se stessi e gli altri. 
Gli uomini ritenevano che sacro e importante non fosse quel mattino di primavera, non quella bellezza del mondo di Dio, data per il bene di tutte le creature, la bellezza che dispone alla pace, alla concordia e all'amore, ma sacro e importante fosse quello che loro stessi avevano inventato per dominarsi l'un l'altro." 
(L. Tolstoj)



LA POESIA

Pioggia d'aprile
Amo la pioggia
lieve e sottile,
che cade quieta
nel mese di aprile
e ruba ai fiori
profumi e colori
e me ne avvolge
di dentro e di fuori.

Amo la pioggia
che segue i miei passi,
siano questi
lenti o affrettati,
siano questi
pensosi o felici
come la vita
che scorre con essi.

Amo la pioggia
che cade sui tetti
e che li rende
tersi e vivaci,
e scende cantando
giù per le gronde
e nei tombini
poi si nasconde.

Amo le gocce
che bagnan le foglie
e il verde tutto
che quasi risplende
di nuova vita,
e che bagnan il mio viso
come carezza
che non aspettavo.

Amo la pioggia
e un ricordo lontano
di quando ancor
la tenevo per mano,
noi due vicini
sotto l’ombrello,
e tutto era buono
e tutto era bello
nella promessa
di un cielo sereno
che ci schiudeva
l’arcobaleno.

Alvise Agostini



LA FRASE

Non credere sempre a ciò che vedi...
Ricorda che anche il sale sembra zucchero.



IL PROVERBIO

A chi prométe massa, no crédarghe massa...

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