martedì 12 dicembre 2017

Il pensiero di Giuseppe Mattielli


   Sono Giuseppe Mattielli conosciuto forse meglio come Bepiti. Faccio parte dell'Amministrazione Separata di Pedescala. 
Desidero esporre la mia opinione in merito alle riunioni che si sono svolte nelle Frazioni di S. Pietro e Pedescala riguardo ad un eventuale accordo fra le due Amministrazioni. 
Per quanto riguarda Pedescala l'incontro si è svolto in modo tranquillo, senza nessun scontro, avendo spiegato la situazione attuale e che l'unico modo di uscire da questo impasse fosse un'eventuale fusione fra le due Amministrazioni, avendo come unico scopo il bene comune delle due Frazioni
A tutto questo si è arrivati dopo molteplici incontri, tra le due Amministrazioni, e grazie sopratutto alla lungimiranza ed intelligenza politica dei due Presidenti ed Amministratori. 
Lo sappiamo che la strada è lunga e che ci saranno tanti ostacoli da superare, ma sono convinto che se c'è un'unica volontà ed un unico scopo, cioè il bene delle due Comunità, tutto si può superare o bypassare. 
Le liti passate, tra le due separate, hanno portato solo discordia, odio e rancore. Forse è giunto il momento di domandarsi se tutto questo abbia ancora un senso, un fine utile alle Comunità. 
In questi anni ho visto che queste diatribe, purtroppo, hanno portato all'allontanamento dei giovani  dalla vita amministrativa, sia comunale che riguardo le Amministrazioni Separate e quindi all'amore per il nostro patrimonio, per le nostre montagne. 
I giovani non desiderano essere coinvolti in stupide ed inutili liti, loro non si sentono di un Paese o di un altro, vogliono essere solo e soltanto Amici, indipendentemente dalla provenienza del Paese. Dobbiamo capire che i giovani sono la nostra unica àncora di salvezza, senza di loro non saremmo niente. 
Non servirebbe a niente lottare, costruire qualcosa, se questi non hanno nessun interesse a fermarsi nei nostri Paesi. Dobbiamo essere lungimiranti o per lo meno cercare di fermare  questa lenta  emorragia delle giovani generazioni. 
In qualche decennio il numero degli abitanti del nostro Comune è dimezzato, gli introiti che provengono dal Consorzio sono più che dimezzati, quindi non serve più parlare di quote tra di noi, ma di avere un unico scopo: adoperare questi soldi per l'intera comunità, per i giovani, per gli anziani, in poche parole intervenire dove ce n'è bisogno. 
Le nostre Amministrazioni comunali negli ultimi anni hanno ricevuto dei fondi, essendo confinanti con la regione Trentino, molti soldi, tanti. 
Visto che ora questi fondi sono gestiti dalla Provincia e che una parte può essere usata da ogni Comune indipendentemente, e l'altra per progetti comuni, io spererei che tutti i Sindaci che ne sono titolari, si uniscano per chiedere che la parte del fondo che può essere gestita autonomamente, venga destinata per il  sociale. 
Una volta, prima che questi fondi fossero distribuiti, un vecchio Amministratore trentino mi aveva detto che tutto questo era nato per limitare il gap che c'era fra le popolazioni tra una Regione e l'altra. 
Sappiamo tutti quali aiuti e contributi possono avere gli abitanti che vivono in Trentino rispetto a noi. 
Ecco, quel fondo ODI era nato per limitare questo, per aiutare i giovani a formarsi una famiglia, sia con contributi per costruirsi o ristrutturare una casa, che per far nascere una famiglia, ai giovani imprenditori, alle mamme ecc., invece da noi la solita politica li ha dati ai Comuni per costruire strade, fogne, impianti di risalita ecc. 
Ben vengano anche queste opere, ma la priorità dovrebbe essere per le Persone, soprattutto per i giovani. 
Cosa ne faremo fra qualche anno, di strade vuote, di asili vuoti, di strutture abbandonate se non cerchiamo di aiutare i Giovani a restare. 
Alla riunione di S. Pietro non ero presente  perchè eravamo in contemporanea, ma mi è stato riferito di un'assemblea alquanto agitata, soprattutto per un intervento su un'eventuale illegalità di questa operazione. 
Come tanti altri, sono rimasto amareggiato, non per la critica a questa fusione, ma per il modo e il momento. 
Da quei commenti, la convinzione è che ci siano ancora Persone che disapprovano questa unione, fermi su delle barricate formate da odio, disgregazioni, invidie, asti. 
Per fortuna che questo tipo di Persone sono sempre di meno e sono sempre di più quelle che hanno capito che l'unico modo di vincere insieme è una coesione delle due Frazioni, senza guardare quote, numeri di rappresentanza. Se ci sono delle difficoltà, che siano di tipo legale od amministrativo, come sempre, se c'è la volontà le si supera. 
Queste Persone quella sera hanno voluto dimostrare la loro conoscenza in materia, di essere colti, ma essere colto non vuol dire essere intelligente. 
La cultura è l'insieme delle conoscenze che abbiamo accumulato, mentre l'intelligenza è la capacità di risolvere i problemi, di adattarsi ai cambiamenti. 
Il nostro compagno di classe che prendeva bei voti perchè ripeteva a memoria i testi scolastici, non era intelligente, bensì colto. 
Mi auguro che questo progetto vada a buon termine, per il bene di tutti e sono sicuro che ne beneficerà anche la vita comunale. 
In questi ultimi mesi abbiamo lavorato tanto a questo, tutti insieme, e forse ne vedremo la fine. Spero che da tutti e due i Paesi arrivi un aiuto per continuare e mettere finalmente fine a queste vecchie diatribe. 

ABBIAMO FATTO DEI GRANDI PASSI IN AVANTI PERCHE' TUTTI ABBIAMO FATTO UN PASSO INDIETRO

18 commenti:

  1. Bravo Bepiti... sono daccordo .... fondi ODI vanno spesi meglio, e ste baruffe sono
    semplicemente assurde.

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  2. Di un bene pubblico, tutti i cittadini di quella amministrazione, dovrebbero avere il diritto di beneficiarne. Altro che diatribe di condominio.

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  3. Era da molti anni che speravo di leggere queste righe,motivata da sempre dalla grande passione per le"mie" montagne.Quando penso mie non penso di mia proprietà,ma di essere consapevole di far parte di una comunità che ha il grande privilegio di gestire ad uso civico un territorio straordinario.Se riusciremo a trasmettere ai nostri giovani l'amore per le nostre montagne faremo loro un grande regalo.Grazie Bepiti di cuore,hai scritto una lettera bellissima che condivido pienamente,grazie anche a Massimo e Nicola non mollate vi prego.

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  4. Complimenti "Bepiti" non ti conosco purtroppo ma ci vorrebbero più persone aperte come te nella valle. Grazie del tuo scritto

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  5. Hei la,finalmente sei tornato e alla grande complimenti.

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  6. Brao BPT, .. speren che sipia al volta bona che te jin a bujarme la fiascheta de Cavalina RS, sonò presto la podén doparare a far el bombo de vedo.

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  7. Caro Bebiti, hai scritto con il cuore.
    Leggendoti si sente quanto sei attaccato a quei valori che, se fossero condivisi dalla maggioranza della popolazione, favorirebbero il progresso della Comunità.
    Sono contento che l’assemblea di Pedescala abbia avuto il successo sperato.
    Il successo o l’insuccesso di un’assemblea pubblica dipende dal carisma posseduto da chi la gestisce, ma anche dalla presenza, tra il pubblico, di persone che vogliono, o meno, sabotare l’assemblea stessa.
    Ritengo opportuno che le due amministrazioni siano riunificate, che gli introiti provenienti dal Consorzio, al netto delle spese di gestione e di miglioramento del patrimonio di uso civico, siano amministrati "congiuntamente" a beneficio esclusivo della popolazione avente diritto, senza alcuna ripartizione tra le due amministrazioni separate, come giustamente recita la Sentenza Terracina. Ad esempio, i proventi dovrebbero essere elargiti alla collettività delle due Frazioni mediante contributi economici alle mamme, agli studenti, agli anziani, ai giovani imprenditori, ai bisognosi, all’edilizia abitativa, ecc
    Sicuramente una simile politica di distribuzione di risorse limiterebbe l’esodo della popolazione verso la pianura!!!
    Tale godimento delle entrate derivanti dalla gestione del patrimonio di uso civico è un diritto esclusivo, molto raro in Italia, sancito dalle leggi, non pubblico, cioè comunale, ma collettivo in senso privatistico (vedi la recente Legge quadro n.168, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 20 novembre 2017, recante "Norme sui domini collettivi").
    Però, anche l’Amministrazione Separata non dovrebbe occuparsi di quanto è di competenza dell’Amministrazione Comunale.
    All’Amministrazione Separata competono le entrate derivanti dall’uso civico (utilizzandole a beneficio della popolazione delle due frazioni); all’Amministrazione Comunale, invece, spettano la realizzazione di opere pubbliche e le spese generali in capo al Comune.
    Il fondo ODI permette l’elargizione di risorse economiche ai Comuni confinanti col Trentino esclusivamente per la realizzazione di opere pubbliche, vale a dire che tali entrate sono da considerarsi straordinarie e non ordinarie.
    Le entrate ordinarie vanno spese per l’ordinaria amministrazione: stipendi al personale, manutenzione, acquisti ordinari, ecc…, mentre quelle straordinarie sono deputate alla realizzazione di opere, quali: strade, scuole, acquisto scuola-bus, ecc…
    La distinzione tra i due tipi di entrate è fondamentale, infatti la loro confusione porta alla compilazione di bilanci comunali non veritieri, cioè falsi, con responsabilità di chi li redige, di chi li firma e di chi li certifica.
    Il fondo ODI ha avuto inizio pochi anni fa e forse avrà una vita breve purtroppo, al contrario - e ci consola - le entrate derivanti dal patrimonio collettivo sono in essere da molti secoli e dureranno anche in futuro, come si può evincere dall’ultima legge emanata sui domini collettivi sopra citata.

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  8. Bravo Giuseppe, con parole semplici sei riuscito ad illustrarci un po' la situazione.
    Dicono che VOLERE sia POTERE. Vi auguro, ci auguriamo, di poter mettere la parola FINE al passato ed iniziare il 2018 con il primo sensato regalo al Paese. Grazie Giuseppe.

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  9. Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dire le cose come stanno. Bravo Giuseppe

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  10. questi sono messaggi i speranza per il paese, grazie

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  11. Concordo con te Giuseppe Mattielli: i fondi ODI andrebbero investiti nel capitale umano. Ma ai nostri politicanti di confine piacciono le grandi opere, quelle che fanno e danno visibilità a loro stessi! E anche Posina e Laghi sono comprese in questo dannato girone dell' inferno!

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  12. Ciao Bepiti ed innanzitutto complimenti: quella sera a San Piero c’ero anch’io, mi hanno invitato ed ho ritenuto giusto prenderci parte. Conosco in parte le problematiche e le diatribe, ma sono convinto che è ora di dire BASTA: basta al campanilismo, basta alla lotta senza senso, basta a voler l’Europa unita quando non parliamo al nostro vicino, basta all’ottusità e cocciutaggine, ma cominciamo ad aprire le menti, a collaborare, a costruire, a FARE! Il cammino che avete intrapreso è corretto, basta continuare con perseveranza e tenacia. Mi è rimasto impresso un intervento di un ragazzo, non ricordo con esattezza le parole ma ne ho colto il senso: siamo VERGINI, non facciamoci influenzare dal passato, viviamo il presente per creare un futuro. Forza ragazzi, siete sulla strada giusta e molta gente é con voi. Io come sempre mi firmo.

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  13. Bravi ragazzi continuate, non fermatevi per qualcuno. Ormai sono rimasti in pochi e se non la vogliono capire peggio per loro.Ad amministrare questi enti ci vogliono due cose: uno avere a cuore le persone il patrimonio e secondo non essere politici. Quelli stanno bene in provincia, regione, governo. Se entrano in questi enti ancora sani come sempre rovinano tutto.

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  14. GRAZIE, anch'io " LA PENSO COSI' ". Avete cominciato, continuate...
    M.M.M.

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  15. Andate per la vostra strada,giovani, e non vi curate dei vecchi astiosi e finti politicanti

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    1. Non vi illudete ragazzi di ogni età, il DNA è lo stesso.

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  16. Gentile Giuseppe, desidero chiederle una cortesia: riprenda in mano questo suo scritto, provi ad accorciarlo un pò (semplicemente perchè ha più possibilità che venga pubblicato) senza cambiarne il senso e lo spedisca al Giornale di Vicenza! Sarebbe importante che avesse visibilità! Ci pensi, grazie.

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  17. Perfettamente d'accordo con te Irma. Queste idee devono avere più visibilità e condivisibilita'. Ma conoscendo "Bepiti " la vedo dura. È un ragazzo di poche parole, se ha scritto questo pensiero è perché ha dovuto. Forse perché ha visto minare il suo lavoro da persone che agiscono non per il bene delle comunità ma per scopi personali. Spero anch'io che dia la sua disponibilità.

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