Il paese è ancora là,
a guardia della Valle;
il torrente che scorre,
il torrente dalle acque chiare
e dal letto di ghiaia,
è la voce familiare
del Paese, da sempre.
Ma ora il Paese è vuoto,
vive di qualche vecchio
e di ricordi:
i giovani sono andati
tutti nel grande mondo,
sparpagliati e lontani,
alla ricerca di un domani
differente da vivere.
E le vecchie case
dalle imposte chiuse
sembrano dormire
un lungo sonno,
custodi silenziose
di un tempo passato
ormai dimenticato ...
E sognano.
Sognan, le vecchie case,
l'irrompere del sole
dalle finestre aperte,
davanzali fioriti
e giochi di bambini
nei cortili e risate,
tra il garrire di rondini
che sfrecciano nel cielo,
e tante luci accese
nelle dolci serate.
Poi, nell'inverno gelido,
sognano un focolare
scoppiettante, e faville
che si alzano fulgenti
con voci di preghiera
in un tepore lieve,
e all'alba un manto candido,
un Natale di neve...
Son tutti questi sogni,
storie lontane e belle,
che il torrente racconta,
nella notte, alle stelle.
Alvise Agostini
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