Nelle fredde e piovose giornate in cui non si poteva lavorare in campagna, spesso gli uomini si trovavano all'osteria.
Alcune osterie avevano il gioco delle bocce e i giocatori si sfidavano in epiche partite che avevano come posta regolarmente il litro di vino.
In altre si poteva trovare anche da mangiare: cibi semplici, umidi, trippa, minestre con fagioli, formaggio e salame, cibi che ben si accompagnavano con un bel bicchiere di vino rosso.
In queste osterie gli avventori, nel bicchiere di vino, cercavano per lo più una consolazione per i guai della vita, la ricorrente miseria e i litigi in famiglia; si sfogavano i rancori, si raccontavano i problemi, si facevano interminabili partite a carte, ma si concludevano anche affari e contratti di raccolti e vendite di bestiame.
E se poi capitava il forestiero era anche una buona occasione per avere notizie del mondo.
Alcune osterie avevano il gioco delle bocce e i giocatori si sfidavano in epiche partite che avevano come posta regolarmente il litro di vino.
In altre si poteva trovare anche da mangiare: cibi semplici, umidi, trippa, minestre con fagioli, formaggio e salame, cibi che ben si accompagnavano con un bel bicchiere di vino rosso.
In queste osterie gli avventori, nel bicchiere di vino, cercavano per lo più una consolazione per i guai della vita, la ricorrente miseria e i litigi in famiglia; si sfogavano i rancori, si raccontavano i problemi, si facevano interminabili partite a carte, ma si concludevano anche affari e contratti di raccolti e vendite di bestiame.
E se poi capitava il forestiero era anche una buona occasione per avere notizie del mondo.
dal web
Qua dimando al Don un riscontro... Elo vero?...
RispondiEliminaAndalostaria, .. xavutu ca te diga belo, MMS nol gera mia tanto bravo a batare el fante e co la tripa nol s'intrigava mia massa.
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