Un tempo, questo era il periodo di un po' di abbondanza di cibo nelle case. Era il periodo che veniva ucciso il maiale con una procedura di giorni che molti di noi ricordano. Tutta la famiglia ne era coinvolta. Io ho ricordi ben nitidi del maiale appeso divaricato nella corte, i norcini indaffarati, i prodotti appesi nella cantina a stagionare, l'odore particolare che essi emanavano.
Salami, salsicce, soppresse, cotecchini dovevano stagionare, ma tanto altro si mangiava fresco: si faceva il sanguinaccio (sanguetta), il polmone in umido (la coradéla), c'erano i ciccioli croccanti (sòssoli) della polenta consà, la pastasciutta con la pasta di salame, indimenticabili panini col salame per la merenda a scuola, ecc.
Sbiaditi ricordi, ma nemmeno poi tanto...
Salami, salsicce, soppresse, cotecchini dovevano stagionare, ma tanto altro si mangiava fresco: si faceva il sanguinaccio (sanguetta), il polmone in umido (la coradéla), c'erano i ciccioli croccanti (sòssoli) della polenta consà, la pastasciutta con la pasta di salame, indimenticabili panini col salame per la merenda a scuola, ecc.
Bei ricordi !!Una volta con si guardava al colesterolo e ai trigliceridi. Si mangiava e si gustava il pranzo. Era tutto più semplice. E' anche vero però, che si godeva dei 20anni!!
RispondiEliminaEco parché al prete i ghe dava da bevare col sculiero.
RispondiEliminaTe la go mandà la videobarzeleta, vedo che la tegà piasesto!
EliminaRicordi bellissimi.
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