Un progetto pensato già 20 anni fa e messo nero su bianco in
pochi mesi per far conoscere il panorama mozzafiato che sa regalare la
Valdastico.
E’ la nuova via ferrata studiata per emozionare gli alpinisti,
valorizzata da un ponte tibetano che si affaccia sul vuoto battezzata
‘Anelli delle anguàne’ e che sarà presentata mercoledì sera alle 20.30
nella sala del teatro di Forni a Valdastico.
Si tratta di un percorso alpinistico attrezzato il quale presenta
vari gradi di difficoltà e diverse possibilità di salita e discesa. La
partenza della via ferrata sarà il Sojo di mezzogiorno, mentre il
sentiero di attacco ha come punti di riferimento la Terza joa e la Scafa
delle anguane, da cui il nome suggestivo del percorso, tutte mete
frequentate dagli abitanti della valle ma spesso trascurate negli
itinerari escursionistici più conosciuti.
Gli anelli che compongono il sentiero attrezzato saranno 6, e
potranno essere percorsi assieme, ma anche separatamente. Il ponte
tibetano, che si affaccerà sul Sojo di mezzo, si mostrerà all’alpinista a
circa 100 metri dopo la Terza Joa, salendo dalla quale si presenteranno
un paio di splendide traversate esposte su precipizio, ideale per gli
amanti del brivido. Anche la discesa darà le sue emozioni, ma non
mancano alcune alternative meno impegnative attraverso sentieri più
agevoli.
Il ponte tibetano, infine, strutturato con un cavo di appoggio per i
piedi, 2 cavi corrimano e uno per il moschettone, potrà essere percorso
anche da chi non ha dimestichezza con le arrampicate, purché disposti a
fronteggiare le vertigini, e comunque equipaggiati. E’ infatti
raggiungibile da sentieri non attrezzati, ma per chi non volesse
affrontare una discesa impegnativa, l’unica è ripercorrerlo a ritroso.
‘Ormai sono 20 anni che pensavo a questo progetto – ha dichiarato
l’ideatore Franco Mucchietto, imprenditore residente a Milano ma
originario di Valdastico – e finalmente lo vedrò realizzato entro il
2017. La vista durante la ferrata è spettacolare, in particolare dalla
Terza joa si vede tutto l’abitato di Valdastico, e ogni anello ha le sue
vie di fuga. Non si tratta solamente di un percorso pensato come un
classico allenamento sportivo, ma di una vera e propria scossa turistica
per sviluppare tutta una serie di attività collaterali, con lo scopo di
promuovere il paese’.
‘L’idea l’avevo condivisa con Franco tantissimi anni fa – ha ammesso
anche il sindaco Claudio Guglielmi, che ha patrocinato il progetto – ma
allora purtroppo l’opera non è andata in porto per vari motivi. Adesso
abbiamo riusciti a ‘fare cordata’, per restare in tema, ed è arrivato il
momento per aprire la valle a quella che è una enorme opportunità,
nella quale crediamo molto. I pareri geologici sono favorevoli, il
progetto è concluso ed i finanziamenti privati ci sono, adesso resta
solo da far assimilare l’idea alle persone, che anche il paese può e
deve aprirsi a nuove proposte importanti per il turismo nella nostra
valle’.
Tutti i dettagli saranno spiegati durante la conferenza, alla quale
sarà presente anche la guida alpina Simon Kehrer, alpinista attivo in
Val Badia, che fornirà tutte le informazioni tecniche sul percorso.
Marta Boriero-altovicentinonline
Bravi agli ideatori!!! Dai che la valle rinasce!!!
RispondiEliminaMa che bella iniziativa!
RispondiEliminaPer far rinascere la valle ci vuole ben altro, ben venga il pomte che se sará come quello di Valli sará giusto e opportuno chiamarlo passerella. Quello di valli non ha niente di tibetani, ma si sa ora é di moda chiamarli cosi.cmq bella idea ma ci sarebbero ben altre cose da sistemare in valle prima di certi progetti caro Claudio.
RispondiEliminaCosa ci vuole di ben altro e cosa saresti disposto a fare? A caval donato....
EliminaChi non fa niente! vuole sempre mettere il naso sul lavoro altrui...
EliminaBene, ma se vogliamo davvero turismo, dobbiamo fare il "ponte tibetano" modificato, come quello di Valli, con il tavolato per camminarci, non come il vero tibetano, che poi solo pochi riescono ad affrontare...
RispondiEliminaDovrà necessariamente essere per esperti debitamente attrezzati, altrimenti il Soccorso Alpino dovrà attendarsi stabilmente ai Fodàti. Questo ponte punta dritto alla parete del Sojo, da dove si prosegue solo in ferrata, quindi non è neanche parente di quello di Valli e non può ricalcarne le caratteristiche di meta festiva dei gitanti in cerca dei brividi della mutua.
EliminaBravo Gianni...perchè tanti credono di fare una passeggiata!
EliminaÈ stata una serata interessante, con la sala gremita di persone e una presentazione semplice e appassionata, come si conviene alle cose di montagna. Bravo Franco, e grazie.
RispondiEliminaDa alpinista di vecchia data, che ha ormai percorso anche buona parte delle ferrate delle Alpi e delle Prealpi orientali, non posso che apprezzare di vederne finalmente una sulle rocce della mia terra. Ci sono molte diatribe sull’opportunità delle vie attrezzate, ma averne di così articolate e accessibili per quasi tutto l’anno, credo sia un’opportunità per il paese e per far conoscere e promuovere questi luoghi, che spesso hanno poco da invidiare a percorsi ben più blasonati. Mi auguro che l’iniziativa, che pur avendo il patrocinio del Comune è d’impulso e finanziamento privato, non sia soggetta a polemiche politiche e di convenienza, che sono del tutto fuori contesto. Auspico che attorno a questo progetto possa crearsi quel sentimento di condivisione d’intenti e di corale appartenenza che ha caratterizzato il “Ritorno dal Bosco”. È una realizzazione che non è destinata, se non altro per ragioni anagrafiche, all’utilizzo intensivo da parte dei paesani, ma è una novità positiva e forse unica, da non lasciare assolutamente cadere e che può fare da catalizzatore per altri progetti che diano un po’ di vigore a questa Valle intorpidita.
Hortan buar, Franco!
Perché fate opere faraoniche per soli esperti? Io non ci salirei mai su due fili come un progetto. Già quello di valli. ...
RispondiEliminala pista ciclabile, la pesca sportiva e altre iniziative sono ottime, quelle complicate e difficili trovano poco spazio. Comunque se qualcuno vuole provare emozioni da infarto eccolo accontentato.
Ritengo che la serata sia stata positiva, con una partecipazione importante e non solo di gente della valle. Vedo convinzione e tenacia nel progetto e determinazione nel realizzare l'opera. Un plauso a tutti, ma in particolare a Franco Mucchietto per le belle parole sul Paese natio e la volontà di poter dare e fare qualcosa.
RispondiEliminaAnonimo delle 09:52 si vede che non hai mai percorso delle vie ferrate ma ti assicuro che c'è ne sono di più difficili di questa e sono percorse da centinaia di persone.
RispondiEliminaHai ragione Adriano. Sarà l'età, ma ora soffro di vertigini. Avrei timore a salire su una modesta cabinovia, figurati li.fortunati chi per l'emozione fa la scorta di adrenalina
Elimina.
Oro, Franco, .. bela pensata! Guarda che mi candido ufficialmente per il collaudo inaugurale!
RispondiEliminaA podarìa traversare el ponte picà via par na forsela de càrpane, come ca faxéo da bocia cole fassine, drìo man a me tirè su pal sojo intun tarlisòn. Cossa gh’in ditu? Che se possa fare?
Però bion che te te dai le man d’atorno suito par ingasiàr via i lauri, parché a no so mia sa rivo ala fine de stano. Bion che te fai in pressa anca par ciapar i sanpieroti ala sveltina, sensa lassarghe el tempo de pensare (cosa peraltro ardua fra i soggetti di più lignea cervice), sonò tarè chei t’inventa sensa falo qualche argagno par schissarte i zebedei.
Ringrazio il reverendo per il suo parere espresso in dialetto "sceto".
EliminaSe scrive s-cieto, oppure s.cieto...che...
EliminaBella idea complimenti,però vorrei ricordare al nostro sindaco di intervenire e mettere in sicurezza le nostre contrà prima di tutto.Non vi ricordate mai della contrà P.Maso con la strada in piena curva Provinciale Vero pericolo per tutti.
RispondiEliminas
RispondiEliminaSONO ANCHIO PER LA SICUREZZA DELLA CONTRA MASO INTERVENTO IMPORTANTE DA FARE PER TUTTI
RispondiEliminaIO sono da SAN PIERO la ferrata idea meravigliosa ma intervenire sulla curva della contra maso mi sembra sia ora di farlo.Speriamo amministrazione nuova si dia da fare ,non promesse ma fatti.Sono20anni che aspettiamo.
RispondiEliminachi tace acconsente ....
RispondiEliminaScusate, ma dove si trova di preciso il percorso, qual'è il punto di partenza?
RispondiEliminaEsiste in rete una relazione?
Grazie