All’ospedale di Santorso è possibile acquistare i GRATTA E VINCI e si sono già registrate delle vincite.
Fanno infatti bella mostra pronti a tentare, accattivanti e colorati, nell’edicola che si trova all’interno dell’ospedale.
Quel luogo deputato ad aiutare le persone a curare la dipendenza da
gioco, dove si rivolgono anche tanti familiari, che non sanno come fare
per placare la smania del gioco di un loro caro che li trascina nella
rovina.
Desta grande incredulità che proprio nella pancia di un ospedale, si
dia modo di aumentare la febbre del gioco alle tante, e sempre di più,
persone che non sanno resistere all’impulso irrefrenabile di giocarsi i
soldi, alla ricerca di una vincita immediata.
Compulsione che sta portando sul lastrico intere famiglie, perché
quando il ‘malato di gioco’ viene scoperto, solitamente, è troppo tardi:
si trova già con l’acqua alla gola, con debiti pesanti.
Una dipendenza che rovina l’esistenza, direttamente ed
indirettamente, ma che trova vita facile nell’offerta di
questi biglietti che promettono sogni e bastonano con la disperazione.
Visti gli accessi in aumento al servizio ambulatoriale delle
dipendenze, lascia di stucco che dentro la struttura dell’ospedale
Alto Vicentino, che si adopera per liberare le persone dalla dipendenza,
risulti così fin troppo facile facilitare il virus del gioco.
I dati
94 i casi in carico all’ex ulss4, tra questi 4 risultano dipendenti da gratta e vinci.
94 i casi in carico all’ex ulss4, tra questi 4 risultano dipendenti da gratta e vinci.
Paola Viero-altovicentinonline
E per poter avere le sigarette dai distributori automatici, bisogna inserire la TESSERA SANITARIA!!!
RispondiEliminaNon è una delle assurdità "italiane". In tutto il mondo la "pubblicità" corre su due binari. Da una parte ti invitano a metterti in dieta e dall'altra a mangiare un sacco di porcherie: da una parte di partecipare al gioco d'azzardo e dall'altra di non diventare gioco-dipendenti. E così vale per le automobili, l'alcol, gli oli d'oliva o vegetali, la pasta ecc. Ma forse c'è un lato positivo, quello di insegnarti l'autocontrollo, a prenderti le tue responsabilità.
RispondiEliminaAnonimo
Giusta osservazione, ne prendo atto. Però dimmi... io, che per quanto riguarda i dolci per esempio, ho l'autocontrollo perennemente in passeggiata che devo fare? Gettare la spugna e rassegnarmi? ;-)
EliminaGli esperti dicono che ci vogliono tre mesi per cambiare le abitudini alimentari... Allora, se stai tre mesi senza toccare un biscotto o un dolce qualsiasi, passato questo tempo ti sentirai più sicura.
EliminaAnonimo
Tenterò anche questa strada ;-)
EliminaValà, benedeta,... invesse de lassar nare l'autocontrolo in passegiata, tienlo in casa e daghe un biscoto.
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