Le allergie alimentari stanno diventando una preoccupazione per quasi
ogni famiglia e sono in netta crescita. Oltre a rendere difficile la
vita a coloro che soffrono di questa moderna epidemia, questo produce un
ulteriore costo sia per il sistema sanitario che per le tasche di
tutti.Ogni 3 minuti una reazione allergica alimentare manda qualcuno al
pronto soccorso, che in un anno significa 200.000 visite al pronto
soccorso.Secondo uno studio pubblicato nel 2013 dal CDC, le allergie
alimentari tra i bambini negli Stati Uniti sono aumentate di circa il
50% tra il 1997 e il 2011. E in Italia le cose non vanno meglio.
Sembra che l’allergia al latte sia la più diffusa, probabilmente
perché nel prodotto si trovano diversi ormoni della crescita e i residui
di antibiotici di cui si abusa negli alimenti intensivi.
C’è dunque qualcosa di estraneo nel cibo di oggi che prima non c’era? Assolutamente sì.
Gli alimenti industriali in generale possono contribuire a provocare
le allergie per una serie di ragioni diverse. I cibi elaborati
contengono una varietà di coloranti, aromi, conservanti e altri additivi
che possono avere un grande impatto.
I nostri nonni non avevano le allergie alimentari per un motivo molto
semplice: mangiavano cibo senza conservanti e non elaborato. Gli
alimenti provenivano dalle aziende agricole e dai mercati, se non dal
proprio orto. I bambini venivano nutriti con il latte materno. In quei
giorni, la parola dieta non esisteva: non ci si abbuffava come facciamo
oggi e il cibo non causava gonfiore e obesità perché non era elaborato
con sostanze chimiche, additivi, stabilizzanti, conservanti,
conservanti, aromi e tutto ciò che troviamo oggi negli alimenti.
Le carni provenivano da animali che non erano imbottiti di ormoni.
Si mangiava fuori sporadicamente e anche in quei casi si consumavano
piatti tradizionali, cucinati in casa con ingredienti freschi.
I nostri nonni, inoltre, non restavano chiusi in casa a giocare con
il computer e lo smartphone, ma uscivano sull’erba, scalavano gli alberi
e si divertivano in armonia con madre natura.
Non correvano dal medico per le più piccole inezie. Quando avevano la
febbre, aspettavano che passasse. Quando si sentivano male, mangiavano
minestre, zuppe, brodi e riposavano molto. Non facevano uso di farmaci
per qualsiasi piccolo disturbo per accelerare la guarigione. Il cibo era
la loro medicina, che ne fossero consapevoli o meno.
La dieta e lo stile di vita hanno un impatto importante sul nostro
organismo. Ogni cellula del nostro corpo necessita di una corretta
alimentazione per funzionare correttamente, mentre cattiva alimentazione
e stile di vita sbagliato ne comprometteranno l’integrità, provocando
una particolare sensibilità a certi alimenti.
Sembra che le allergie alimentari possano essere un sottoprodotto
imprevedibile di numerosi fattori ambientali, che erano in gran parte
sconosciuti fino ad un paio di generazioni fa. Di questo passo, ci si
domanda quale sarà il futuro della nutrizione, visto che sempre più
tossine vengono introdotte negli alimenti.
Mangiavano poco, ecco la cura contro le allergie ed intolleranze alimentari!
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