facciamo un passo indietro,scusate la mia ignoranza ma mi dite xche la valle anzi la mia valle deve avere tutti questi problemi x un privato(FASSA).Sse domani decido di fare un centro commerciale e il progetto viene bocciato,il centro non si fa stop.Non è la provincia o la regione che deve dare pareri favorevoli per costruire in casa nostra.
Ed invece ora è così. Legge nazionale, e legge regionale, per dare una mano ad arricchire il ricco ed impoverire il povero... Del resto cosa ha sempre detto quel partito che ci governa con tanta maggioranza, che NOI (anzi voi, io mai) gli abbiamo dato? PADRONI IN CASA NOSTRA. Sono gli stessi di ROMA LADRONA. Abbiamo capito di chi è la CASA NOSTRA, e di chi è ROMA...
Giusto come dite voi due sopra, però presumo , che sia sempre il Comune che deve dare il benestare per modificare il piano regolatore, per cui la responsabilità è dell'amministrazione. Se il Sindaco e i suoi consiglieri, sin dall'inizio , si fossero opposti e dimostrati solidali con la popolazione, il problema non sarebbe attuale, come hanno fatto alcune nostre vicine amministrazioni , che subito hanno detto no al fassa. Ne vedremo delle belle.
No go mia capìo! Ma ste tenti tusi, ..el vostro capovillaggio ve galo parcaso ito che l'è lui medesimo stesso contrario ala calceviva? No, me par de no. Elora, che far seitéu a tempelarlo porabestia. El garà pur dirito de perseguire con oculata lungimiranza il benessere dei paesani anteponendo ai temporanei loro capricci una più feconda e proficua visione dell'avvenire. Fior fior di condottieri, lungo i secoli, han dovuto fronteggiare l'incomprensione e l'ingratitudine ai loro disegni del popolin minuto dall'ottenebrata psiche. Lancia in resta, culetto stretto e spalle a coppo, come il figlio di Matilde di Fiandra.
La Regola di Casotto ha ricavato dalla cava un milione e mezzo di euro, tutti spesi per gli interessi dei cives, come ci ha illustrato il bravo Claudio (cinque appartamenti, ristrutturazioni di malghe, casa della regola, contributi ai cives ecc.), non mettiamo in conto quelli percepiti dal Comune di Pedemonte, ma in tutto questo mi sorge una domanda e spero che qualcuno riesca a darmi una risposta per tutti noi di Valdastico. Tutti i soldi percepiti da cava Marogne in che modo sono stati spesi? Quali lavori sono stati eseguiti per i cives?
Caro Lux, come descritto, i soldi sono stati spesi correttamente a beneficio della Comunità Regoliera (i cives non esistono, essi ricadono nella narrativa sugli usi civici), in opere facilmente riscontrabili e quantificabili, come stabilito dallo Statuto della Regola di Casotto ed in ossequio alle leggi vigenti. L’uso scorretto degli introiti non avrebbe consentito di vedere realizzate le sopracitate opere, ma avrebbe fornito materiale alle copiose cronache sul malaffare italiano. I bilanci di previsione, nonché i bilanci a consuntivo con le opere realizzate rendicontate, sono stati presentati ed approvati durante le Assemblee Generali annuali dei Regolieri, previste tutte nei primi mesi dell’anno, a cui ha sempre partecipato democraticamente la stragrande maggioranza dei capifamiglia. Auguro alle nuove generazioni casottiane di mantenere altrettanto viva la Regola e alla popolazione di Pedescala, di Rotzo e di San Pietro di abbandonare gli assurdi campanilismi e di accordarsi per la gestione del proprio sostanzioso patrimonio collettivo. Infine, mi sento incompetente a specificare come siano stati spesi gli introiti percepiti dalla cava Molino (tariffe regionali) da parte del Comune di Pedemonte.
Caro Claudio lo so bene come e quando e perche' sono stati spesi i soldi del ricavato dalla cava Molino, ma la mia domanda era un' altra, perche' essendo (purtroppo) un cittadino di valdastico volevo sapere dove sono stati impegnati i soldi di cava Marogne, e' tanto difficile da capire
Leggere i commenti di certuni, sempre anonimi, pur con nickname di fantasia, che non contribuiscono in nulla a positive discussioni, genera solo delusione e voglia di lasciar perdere. Non una voce di sostegno volta a costruire e ad arricchire l'argomento, ma spesso solo frasi sgrammaticate, denigratorie, offensive. Tutto ciò, purtroppo, genera nella valle impoverimento di valori e di propositi, mentre, in chi è propositivo, il desiderio di rinchiudersi nella propria vita privata. Ciao a tutti.
Sacrosante parole mon cher, … non per nulla l’esimio Sponcio ha scelto la gettata in mucca come formula di non-dibattito, essendo essa purtroppissimamente l’unica a consentire un certo distacco dalle miserie contingenti e la salvaguardia dell’autostima . D’autre part, mon précieux interlocuteur, se la situazione valliva è nella presente asfittica prostrazione, la colpa non sarà solo del destino cinico e baro ma soprattuttamente delle persone che ci vivono. O forse sarebbe meglio dire sopravvivono. L’attività d’elezione in questo popolo di crudi boscaioli pare essere la cimatura degli apici. Chi emerge anche di poco dal livello del medio bosco (che purtroppamente è ormai ridotto ad un anemico arbustivo ceduo), viene repentinamente individuato e segato per non pregiudicare il quieto equilibrio del boschetto morente, nonché fastidiosissimi e imbarazzanti confronti con se medesimo stesso. Ciònondimeno, mon bon copain, occorre perseverare diabolicamente nello stimolo, datosi che nulla è immutabile e anche un evangelico granellino di senape può attecchire in ogni dove e divenire un grande albero, come insegna anche il Buon Sera nel suo reportage sugli impavidi e indomiti casottani ortaggi.
Carissimi Claudio e Don, come dice l'Anonimo qui sotto delle 12.48 siete due dei pochi che si può leggere e interpretare senza essere travolti dalla delusione e da quella sensazione che ormai ci sia gran poco da fare in valle... E quindi: "vi prego di andare avanti", non solo con le parole, ma anche con i fatti! Per non essere quelli che, fra tanti, dicono "Armiamoci e partite!", riusciamo a trovare questo benedetto modo per allontanare una volta per tutte il Fassa dalla Valle?? Per fare in modo che l'Amministrazione si assuma le proprie responsabilità e ascolti il volere della gente?? Perchè qui mi pare che i giorni passano, il teatrino a cui ho assistito in Consiglio Comunale mi ha fatto mettere le mani nei capelli. Dopo aver sospeso la seduta con un nulla di fatto (fermo restando che parlare di referendum ORA è prenderci in giro mille volte, come tutti ormai hanno capito), mi pare che il Sindaco si sia preso un periodo di ferie (qualcuno conferma queste voci?), MA INTANTO IL TEMPO PASSA!!! Io, con tutta la buona volontà che posso avere, mi sto leggendo i documenti pubblicati dal SUAP il 12/08. Non sono purtroppo un tecnico che può contestare la finalmente più dettagliata relazione del Fassa e, sinceramente, inizio ad aver paura. Paura che per inesperienza (ma l'arroganza e la sufficienza di chi governa Valdastico mi fa pensare a ben altro), o per giochi delle parti (che non conosciamo, ma possiamo immaginare), tra "imprenditori" questi mesi segnino la morte della nostra valle.... Faccio appello a chi, in questo blog, sembra avere un minimo di buonsenso, di lungimiranza, di amore per quello che oggi abbiamo e potremmo perdere. Uniamoci e cerchiamo il modo concreto per fermare questa Amministrazione in quello che sarà ricordato come uno scandalo epocale per la Val d'Astico!!!
Condivido il commento di Claudio e di Don Sponcio. Bravi! Io non so scrivere come voi, ma siete quelli che leggo in assoluto più volentieri e vi prego di andare avanti grazie.
Povera Carla, nonostante la moderazione sei presa tra due fuochi : i coscienziosi e i provocatori . I primi si risentono giustamente per i comenti dei secondi e questi ultimi per quel po’ di briglia che immagino dia la moderazione. Nel mio piccolo mi permetto di suggerirti una soluzione: alza l’asticella della moderazione così da eliminare i commenti che nulla di buono e costruttivo aggiungono al dibattito (Polemiche inutili, provocazioni, personalismi, sparate a vanvera, inappropriate, depistaggi, politicanti, ecc.). Nel contempo chiedi ai commentatori più fedeli, costruttivi e impegnati di intensificare la loro presenza così da animare il confronto su basi più tranquille e civili. Così si potrà vedere cosa succede, ovvero se prevarrà l’impegno o il disinteresse. Ovviamente dovrai lasciare un po’ di spazio al Fanfarone per antonomasia, e lo dico mio malgrado per non pregiudicare una quasi secolare amicizia. Vedo però che ultimamente è un po’ più giudizioso e dovrebbe essersi avviato sulla strada della redenzione (anche perché sarebbe ora). IO CI STO!
Toh che arriva il professorino emerito che fa anche errori di doppie (eh, eh,.. l’età). IO CI STO MA NON CI STO! Soprattuttamente rigetto l’ingeneroso aggettivo che sono andato perfino a controllare sulla Threedogs: Fanfaróne s. m. (f. -a) [dallo spagn. fanfarrón (der., attraverso incrocio con altre voci, dell’arabo farfār «loquace, leggero, incostante»), prob. per il tramite del fr. fanfaron]. – Chi si vanta di aver compiuto o di poter compiere grandi imprese di cui non è realmente capace; spaccone, millantatore, smargiasso. Ecco, io non sono un nonnulla di tutto ciò, bensì sono di tutto un po’ e di niente il tutto.
Pietà 1834 Nessuno escluso? Non mi sembra, ma rispetto la tua opinione. Offri un piccolo contributo anche tu però, Scrivi un qualcosa che ne alzi la qualità.
Philo, se tutti intervenissero come te, il blog sarebbe morto da quella volta! Non avresti postato nemmeno ora!.. en vengano quelli che muovono le acque di questa valle, dove non si presentano più nemmeno le brentane.
Infatti, anche in tv, se non ci fossero gli Sgarbi e altri vivaci commentatori, chi guarderebbe più certi programmi ? Caro Philo,, se preferisci toni tranquilli, devi cambiare canale, ma sarebbe un mondo piatto. Suvvia, bisogna fare un po' di '' baldoria '' ogni tanto, per affrontare le disgrazie del mondo.
Vedi caro Philo, in questo blog che ricerca un spiraglio di verita', chi vuole veramente capire il perche' certe operazioni sono state fatte o perche' non, fregandosi di tutto quello che c'e' sotto, veritiero o no, ma solo per un' aspetto di pura coerenza democratica, e cioe' che quelli che ci governano ci devono rendere conto del loro operato, questi passano per provocatori, sobillatori, di quelli che vogliono mettere zizzania, ma non e' cosi', e purtroppo essendo qualificati tali, sempre non ricevono nessuna risposta, anzi vengono attaccati come sopra descritto, e il vero soggetto, la verita', viene trascurata, nascosta, cambiata, falsificata. Vedi da quando questo blog e' cambiato, alla vista giustamente ma vitalmente no, sono stati persi dei interlocutori veri, sinceri e preparati, alzando l' asticella si vanno a perdere anche gli ultimi rimasti. Perche' prima con il fanfarone di turno mi potevo confrontare quasi in diretta, lo potevo smentire, confrontarmi nel bene o nel male, smontare eventuali insinuazioni fatte a doc. Tutto questo adesso e' quasi impossibile, perche,' fra il suo e il mio commento di risposta, in mezzo ce ne sono altri che non sono in tema o altro
È bene che intanto si sia alzato un po’ di dibattito attorno a questo tema, dove un po’ tutti, dal loro punto di vista hanno le loro legittime ragioni. Philo fa il sussiegoso suggerendo di rendere i commenti elitari (e iscrivendosi d’ufficio a questa elite, pur intervenendo a dosi omeopatiche ;-)). Altri rivendicano la libertà di poter intervenire in maniera diretta senza filtri che rendano l’interlocutorio differito o monco. A margine ci sono gli spargitori di zizzania (ci sono, eccome se ci sono), ai quali non par vero di seminare discordia e allusioni protetti dall’anonimato. Poi ci sono in attualità argomenti molto sensibili e che coinvolgono aspetti importanti del destino del territorio e della vita sociale e quindi scaldano gli animi. In mezzo ci sono i gestori del Blog che devono mediare esigenze opposte pur non avendo spesso mezzo di discernere il grano dal loglio; una discrezionalità che comunque non ci piace e che per molto tempo abbiamo cercato di evitare, assumendoci critiche, strali e conseguenze assai poco piacevoli, visto e considerato che da questa attività non ne ricaviamo alcun beneficio materiale. La moderazione poi, significa un impegno personale suppletivo che non è sempre possibile. Continuate a commentare in merito, ma date anche dei suggerimenti. Philo almeno ha il merito di avere rotto il ghiaccio con una proposta…
Provo a rifilare alcuni paletti caduti dall’ultima discussione del 25 agosto e causa ferie mi sono attardato nel rispondere.
La redistribuzione della ricchezza se ne può parlare e non è impedito da consuetudini secolari ne dalla legislazione ne da norme fiscali. Il fatto che i regolerei possano raccogliere funghi,il fatto di avere del legname è una redistribuzione della ricchezza. La ricchezza non è il profitto mentre il profitto è una faccia della ricchezza e non la sua totalità. Per cui,avere 2 appartamenti a Jesolo su 5 e renderli usufruibili ,canone ridotto, ai regolieri non viola nessuna norma e in più migliora le condizioni socio economiche della comunità. uno dei pilastri fondanti per cui le regole sono nate nei tempi bui.
L’attuale gestione regoliere deve si amministrare correttamente il patrimonio comunitario, se si dovesse basare sulle sue entrate dalle consuete proprietà extra rendita cava. Nel momento in cui ha ricevuto una rendita abnorme di 1.5 mil di fatto oltre ogni possibile capacità derivanti dalle proprietà,necessita/bisogni/desideri cambiano, come ho già scritto e si adottano misure atte a valutare soluzioni ottimali.
sebbene rispetti la scelte collegiali dell’assemblea non le condivido nel merito. il voler ricalcare l’amata rendita ricevuta veicolando in modo unidirezionale i soldi cava verso 5 o 4 appartamenti (non sò il numero esatto) espone la regola ad un alto rischio di consegnare alle nuove generazioni quanto era prima della rendita cava. non approfondisco per non rendere pesante e granulose le motivazioni,basta tenere conto che le case hanno perso in media 18% del valore di acquisto moltiplicato per 4 o 5 fà ricchezza persa.
P2 L’affermazione di Claudio sulla comunità regoliera come migliore espressione di vita democratica diretta mi ha incuriosito tanto tanto... da voler leggere lo statuto e tutti i documenti ufficiali per lavarmi dall’ignoranza di non conoscere quasi nulla.
Ho notato delle profonde discrepanze tra la mia visione di democrazia e quella di Claudio per diversi motivi.
primo in assoluto: La democrazia oltre a non poter essere ne esportata ne insegnata ha un altra peculiarità tipica delle malattie.essa è contagiosa.Se ci fosse la democrazia descritta da Claudio dovrebbe esserci anche nei comuni limitrofi e la storia del calcificio sarebbe un piacevole ricordo.
rimanendo sul tema calcificio ricordo brevemente che a san pietro ha vinto una lista giovani cito da facebook :non fa promesse ma garantisce la massima presenza e disponibilità all’ascolto.senza entrare negli aspetti etimologici “di giovani” e con fugace sguardo agli hashtag trasparenza,cambiamento,unione,presenza lascio il filo della matassa e il rocchetto a chi ha votato una lista che non fà promesse ma ascolta ed è presente. Ritorno alla regola di Casotto e alla democrazia ateniese che la distingue.
secondo in cui concordo:
in una democrazia l’assemblea è il cuore pulsante e in assoluto decide e dovrebbe anche proporre. (regnat,imperat,vincit ogni decisione).
Terzo non concordo: ll direttivo secondo lo statuto propone gli ordini del giorno da discutere, composto da fratelli che svolgono i ruoli direttivi di presidente e segretario, (mi è ignoto il tesoriere). noto che negli anni passati i ruoli sono sempre stati di fratelli, tralasciando il legame padre e figli inviolabile in casa e non è democratico in un ente.L’assemblea dovrebbe porsi l’incongruenza e richiederne la modifica dello statuto indipendentemente dalle ottime qualità dei soggetti.
nello statuto della regola di casotto questa sottigliezza sui ruoli non c’è e non ho idea se in altre regole finanche in svizzera, precisi dalla nascita, esiste una gestione familiare.Nella regola di san vito si sono posti il problema e art 16 dello statuto dice "Non può essere nominato Presidente e Vicepresidente chi abbia parenti o affini entro il primo grado che ricoprano nell’amministrazione della Regola l’ufficio di Segretario o Tesoriere, o siano appaltatori di imprese e servizi o comunque fideiussori”.
A san vito sono zelanti e distinguono anche il ruolo di segretario e tesoriere, saranno dei costituzionalisti e guardando la tv hanno ricevuto conferma del fatto che il presidente della repubblica,il presidente del consiglio e il ministro del tesoro non sono strettamente imparentati in italia.
Potrei dedurre che san vito fà a se,guardando lo statuto di entrambe le regole in molte frasi hanno la stessa struttura grammaticale, sembra, un modello prestampato a cui le regole hanno attinto per costituirsi.Le domande potrebbero susseguirsi una dopo l'altra,e io non ho ruolo e interesse ma curiosità, vorrei una forma più equa di democrazia, più vicina allo spirito delle leggi di montesqieu e di san vito piuttosto che alla democrazia greca San vito L’ho trovato per caso cercando uno statuto diverso dalla regola di Casotto.
P3 Ci sono poi un consistente numero di articoli nel regolamento assemblea che mi fanno rivalutare il ruolo principe dell’assemblea. Cito:
Art. 3 " 1. L ’ Assemblea è il momento di riunione e discussione della Comunità Regoliera. Nell’Assemblea ordinaria i Regolieri partecipanti sono informati, mediante Relazione del Presidente della Regola, coadiuvato dal Segretario, sulla gestione dell’ultimo anno dei beni comuni e su quanto si intende proporre di eseguire nell’anno a venire.
( Nota: l’assemblea non può proporre ? ma ascolta per informarsi su quanto propone il presidente e il segretario?)
2. Durante le Assemblee, ogni Regoliere con diritto di voto può partecipare alla discussione ed esprimere liberamente il proprio pensiero, purchè inerente all’o.d.g. (Nota: se odg del giorno è redatto dal presidente coadiuvato dal segretario, il regoliere può solo dire si/no e motivarlo ma non può affrontare temi extra odg.
pone un forte rischio che taluni temi non vengano mai messi nel successivo odg dal presidente coadiuvato dal segretario. )
4. Quando, nel corso delle adunanze, si presentano situazioni particolari, non disciplinate dalla Legge, dallo Statuto e dal presente Regolamento, le misure per risolverle sono adottate dal Presidente, ispirandosi ai principî generali del diritto regoliero, sentito il parere del Segretario e dopo votazione dell’Assemblea.
( Nota: questo punto è mistico, se non c’e’ scritto da nessuna parte il da farsi. perché il presidente deve sentire il parere del segretario e perché il parere del segretario viene prima dell’assemblea?.
dubbia è la definizione di situazioni particolari, secondo quali criteri è particolare?. se è particolare con quale ispirazione taumaturga il presidente decide ?
Lasciare la decisione alla pura votazione dell’assemblea è il modo corretto di gestire le situazioni particolari.)
ART 9
1. Al termine dell’esposizione della Relazione, o dell’argomento, il Presidente apre la discussione concedendo la parola – distintamente - ad ognuno di quelli che l’hanno chiesta, iniziando dai Regolieri presenti più anziani 1. L ’ intervento deve essere:
1. a) pertinente al tema già relazionato ed in discussione; 2. b) di durata non superiore a 3 (tre) minuti, mentre colui che sta parlando non può assolutamente essere interrotto, se non dal Presidente. L’intervento può essere prolungato, a discrezione del Presidente…..
( nota: la democrazia greca ha il cronometro tenuto dal presidente.non è simpatico avere tre minuti per esprimere le proprie motivazioni, se fossi portato a farlo nelle più scialbe riunioni condominiali a cui debbo partecipare avrei una sola risposta risparmiando 2:55 da dare a credito al prossimo e tanti saluti alla bella agorà greca.)
Caro Claudio capisco e comprendo che questa sia per te la miglior espressione di vita democratica similmente all’agorà di Atene,La democrazia a cui mi ispiro è il frutto di altri pensatori meno attuali se vuoi, adottati da tutte le repubbliche democratiche di fatto (a parte il Congo) e incongruenti con i punti sopra menzionati.
Caro Max concordo con la tua analisi, ma dovresti tener conto che la regola di San Vito e' formata da vari paesi e quindi composta da vari cives, nella regola di Casotto i numeri sono ben altri e quindi lo statuto ha dovuto tener conto di questo, che non e' una cosa facile.
Anonymous26 agosto 2015 13:48
RispondiEliminafacciamo un passo indietro,scusate la mia ignoranza ma mi dite xche la valle anzi la mia valle deve
avere tutti questi problemi x un privato(FASSA).Sse domani decido di fare un centro commerciale e il
progetto viene bocciato,il centro non si fa stop.Non è la provincia o la regione che deve dare pareri favorevoli per costruire in casa nostra.
Polverone26 agosto 2015 18:23
RispondiEliminaEd invece ora è così. Legge nazionale, e legge regionale, per dare una mano ad arricchire il ricco ed impoverire il povero... Del resto cosa ha sempre detto quel partito che ci governa con tanta maggioranza, che NOI (anzi voi, io mai) gli abbiamo dato?
PADRONI IN CASA NOSTRA.
Sono gli stessi di ROMA LADRONA. Abbiamo capito di chi è la CASA NOSTRA,
e di chi è ROMA...
Giusto come dite voi due sopra, però presumo , che sia sempre il Comune che deve dare il benestare per modificare il piano regolatore, per cui la responsabilità è dell'amministrazione. Se il Sindaco e i suoi consiglieri, sin dall'inizio , si fossero opposti e dimostrati solidali con la popolazione, il problema non sarebbe attuale, come hanno fatto alcune nostre vicine amministrazioni , che subito hanno detto no al fassa. Ne vedremo delle belle.
Eliminaosserva la delibera messa dalla Carla... così ti rendi conto.
EliminaScusa, puoi essere un pò più preciso, non riesco a trovare sta delibera
EliminaIl punto esclamativo!
EliminaMai vista da sopra così e non è bello da vedere rovinato tutto.
RispondiEliminaNo go mia capìo! Ma ste tenti tusi, ..el vostro capovillaggio ve galo parcaso ito che l'è lui medesimo stesso contrario ala calceviva? No, me par de no. Elora, che far seitéu a tempelarlo porabestia. El garà pur dirito de perseguire con oculata lungimiranza il benessere dei paesani anteponendo ai temporanei loro capricci una più feconda e proficua visione dell'avvenire. Fior fior di condottieri, lungo i secoli, han dovuto fronteggiare l'incomprensione e l'ingratitudine ai loro disegni del popolin minuto dall'ottenebrata psiche. Lancia in resta, culetto stretto e spalle a coppo, come il figlio di Matilde di Fiandra.
RispondiEliminaValà Don, ti sei descritto con sincerità.
EliminaOhibò, lapsus et collapsus: volevo dire come il marito di Matilde...
EliminaLa Regola di Casotto ha ricavato dalla cava un milione e mezzo di euro, tutti spesi per gli interessi dei cives, come ci ha illustrato il bravo Claudio (cinque appartamenti, ristrutturazioni di malghe, casa della regola, contributi ai cives ecc.), non mettiamo in conto quelli percepiti dal Comune di Pedemonte, ma in tutto questo mi sorge una domanda e spero che qualcuno riesca a darmi una risposta per tutti noi di Valdastico. Tutti i soldi percepiti da cava Marogne in che modo sono stati spesi? Quali lavori sono stati eseguiti per i cives?
RispondiEliminaCaro Lux, come descritto, i soldi sono stati spesi correttamente a beneficio della Comunità Regoliera (i cives non esistono, essi ricadono nella narrativa sugli usi civici), in opere facilmente riscontrabili e quantificabili, come stabilito dallo Statuto della Regola di Casotto ed in ossequio alle leggi vigenti.
EliminaL’uso scorretto degli introiti non avrebbe consentito di vedere realizzate le sopracitate opere, ma avrebbe fornito materiale alle copiose cronache sul malaffare italiano.
I bilanci di previsione, nonché i bilanci a consuntivo con le opere realizzate rendicontate, sono stati presentati ed approvati durante le Assemblee Generali annuali dei Regolieri, previste tutte nei primi mesi dell’anno, a cui ha sempre partecipato democraticamente la stragrande maggioranza dei capifamiglia.
Auguro alle nuove generazioni casottiane di mantenere altrettanto viva la Regola e alla popolazione di Pedescala, di Rotzo e di San Pietro di abbandonare gli assurdi campanilismi e di accordarsi per la gestione del proprio sostanzioso patrimonio collettivo.
Infine, mi sento incompetente a specificare come siano stati spesi gli introiti percepiti dalla cava Molino (tariffe regionali) da parte del Comune di Pedemonte.
Caro Claudio lo so bene come e quando e perche' sono stati spesi i soldi del ricavato dalla cava Molino, ma la mia domanda era un' altra, perche' essendo (purtroppo) un cittadino di valdastico volevo sapere dove sono stati impegnati i soldi di cava Marogne, e' tanto difficile da capire
EliminaTe lo dico io Lux: nulla!
RispondiEliminaC'è del marcio in Danimarca.....
RispondiEliminaLeggere i commenti di certuni, sempre anonimi, pur con nickname di fantasia, che non contribuiscono in nulla a positive discussioni, genera solo delusione e voglia di lasciar perdere.
RispondiEliminaNon una voce di sostegno volta a costruire e ad arricchire l'argomento, ma spesso solo frasi sgrammaticate, denigratorie, offensive.
Tutto ciò, purtroppo, genera nella valle impoverimento di valori e di propositi, mentre, in chi è propositivo, il desiderio di rinchiudersi nella propria vita privata.
Ciao a tutti.
Sacrosante parole mon cher, … non per nulla l’esimio Sponcio ha scelto la gettata in mucca come formula di non-dibattito, essendo essa purtroppissimamente l’unica a consentire un certo distacco dalle miserie contingenti e la salvaguardia dell’autostima . D’autre part, mon précieux interlocuteur, se la situazione valliva è nella presente asfittica prostrazione, la colpa non sarà solo del destino cinico e baro ma soprattuttamente delle persone che ci vivono. O forse sarebbe meglio dire sopravvivono. L’attività d’elezione in questo popolo di crudi boscaioli pare essere la cimatura degli apici. Chi emerge anche di poco dal livello del medio bosco (che purtroppamente è ormai ridotto ad un anemico arbustivo ceduo), viene repentinamente individuato e segato per non pregiudicare il quieto equilibrio del boschetto morente, nonché fastidiosissimi e imbarazzanti confronti con se medesimo stesso. Ciònondimeno, mon bon copain, occorre perseverare diabolicamente nello stimolo, datosi che nulla è immutabile e anche un evangelico granellino di senape può attecchire in ogni dove e divenire un grande albero, come insegna anche il Buon Sera nel suo reportage sugli impavidi e indomiti casottani ortaggi.
Eliminaanalisi perfetta caro Claudio, purtroppo la valle è anche questo
EliminaCarissimi Claudio e Don, come dice l'Anonimo qui sotto delle 12.48 siete due dei pochi che si può leggere e interpretare senza essere travolti dalla delusione e da quella sensazione che ormai ci sia gran poco da fare in valle...
EliminaE quindi: "vi prego di andare avanti", non solo con le parole, ma anche con i fatti!
Per non essere quelli che, fra tanti, dicono "Armiamoci e partite!", riusciamo a trovare questo benedetto modo per allontanare una volta per tutte il Fassa dalla Valle??
Per fare in modo che l'Amministrazione si assuma le proprie responsabilità e ascolti il volere della gente??
Perchè qui mi pare che i giorni passano, il teatrino a cui ho assistito in Consiglio Comunale mi ha fatto mettere le mani nei capelli. Dopo aver sospeso la seduta con un nulla di fatto (fermo restando che parlare di referendum ORA è prenderci in giro mille volte, come tutti ormai hanno capito), mi pare che il Sindaco si sia preso un periodo di ferie (qualcuno conferma queste voci?), MA INTANTO IL TEMPO PASSA!!!
Io, con tutta la buona volontà che posso avere, mi sto leggendo i documenti pubblicati dal SUAP il 12/08. Non sono purtroppo un tecnico che può contestare la finalmente più dettagliata relazione del Fassa e, sinceramente, inizio ad aver paura.
Paura che per inesperienza (ma l'arroganza e la sufficienza di chi governa Valdastico mi fa pensare a ben altro), o per giochi delle parti (che non conosciamo, ma possiamo immaginare), tra "imprenditori" questi mesi segnino la morte della nostra valle....
Faccio appello a chi, in questo blog, sembra avere un minimo di buonsenso, di lungimiranza, di amore per quello che oggi abbiamo e potremmo perdere. Uniamoci e cerchiamo il modo concreto per fermare questa Amministrazione in quello che sarà ricordato come uno scandalo epocale per la Val d'Astico!!!
Big-Ban ha detto stop.
EliminaHai ragione Claudio. Condivido il tuo commento . ciao
RispondiEliminaCondivido il commento di Claudio e di Don Sponcio. Bravi! Io non so scrivere come voi, ma siete quelli che leggo in assoluto più volentieri e vi prego di andare avanti grazie.
RispondiEliminaPovera Carla, nonostante la moderazione sei presa tra due fuochi : i coscienziosi e i provocatori .
RispondiEliminaI primi si risentono giustamente per i comenti dei secondi e questi ultimi per quel po’ di briglia che immagino dia la moderazione.
Nel mio piccolo mi permetto di suggerirti una soluzione: alza l’asticella della moderazione così da eliminare i commenti che nulla di buono e costruttivo aggiungono al dibattito (Polemiche inutili, provocazioni, personalismi, sparate a vanvera, inappropriate, depistaggi, politicanti, ecc.). Nel contempo chiedi ai commentatori più fedeli, costruttivi e impegnati di intensificare la loro presenza così da animare il confronto su basi più tranquille e civili.
Così si potrà vedere cosa succede, ovvero se prevarrà l’impegno o il disinteresse.
Ovviamente dovrai lasciare un po’ di spazio al Fanfarone per antonomasia, e lo dico mio malgrado per non pregiudicare una quasi secolare amicizia. Vedo però che ultimamente è un po’ più giudizioso e dovrebbe essersi avviato sulla strada della redenzione (anche perché sarebbe ora).
IO CI STO!
Toh che arriva il professorino emerito che fa anche errori di doppie (eh, eh,.. l’età). IO CI STO MA NON CI STO! Soprattuttamente rigetto l’ingeneroso aggettivo che sono andato perfino a controllare sulla Threedogs: Fanfaróne s. m. (f. -a) [dallo spagn. fanfarrón (der., attraverso incrocio con altre voci, dell’arabo farfār «loquace, leggero, incostante»), prob. per il tramite del fr. fanfaron]. – Chi si vanta di aver compiuto o di poter compiere grandi imprese di cui non è realmente capace; spaccone, millantatore, smargiasso. Ecco, io non sono un nonnulla di tutto ciò, bensì sono di tutto un po’ e di niente il tutto.
EliminaMamma mia come siamo caduti in basso in tutti questi commenti, nessuno escluso!!!!
RispondiEliminaPietà 1834
RispondiEliminaNessuno escluso? Non mi sembra, ma rispetto la tua opinione. Offri un piccolo contributo anche tu però, Scrivi un qualcosa che ne alzi la qualità.
Philo, se tutti intervenissero come te, il blog sarebbe morto da quella volta! Non avresti postato nemmeno ora!..
RispondiEliminaen vengano quelli che muovono le acque di questa valle, dove non si presentano più nemmeno le brentane.
Infatti, anche in tv, se non ci fossero gli Sgarbi e altri vivaci commentatori, chi guarderebbe più certi programmi ? Caro Philo,, se preferisci toni tranquilli, devi cambiare canale, ma sarebbe un mondo piatto. Suvvia, bisogna fare un po' di '' baldoria '' ogni tanto, per affrontare le disgrazie del mondo.
EliminaVedi caro Philo, in questo blog che ricerca un spiraglio di verita', chi vuole veramente capire il perche' certe operazioni sono state fatte o perche' non, fregandosi di tutto quello che c'e' sotto, veritiero o no, ma solo per un' aspetto di pura coerenza democratica, e cioe' che quelli che ci governano ci devono rendere conto del loro operato, questi passano per provocatori, sobillatori, di quelli che vogliono mettere zizzania, ma non e' cosi', e purtroppo essendo qualificati tali, sempre non ricevono nessuna risposta, anzi vengono attaccati come sopra descritto, e il vero soggetto, la verita', viene trascurata, nascosta, cambiata, falsificata. Vedi da quando questo blog e' cambiato, alla vista giustamente ma vitalmente no, sono stati persi dei interlocutori veri, sinceri e preparati, alzando l' asticella si vanno a perdere anche gli ultimi rimasti. Perche' prima con il fanfarone di turno mi potevo confrontare quasi in diretta, lo potevo smentire, confrontarmi nel bene o nel male, smontare eventuali insinuazioni fatte a doc. Tutto questo adesso e' quasi impossibile, perche,' fra il suo e il mio commento di risposta, in mezzo ce ne sono altri che non sono in tema o altro
RispondiEliminaE' proprio così BB!
RispondiEliminaAnalisi perfetta B&B,
RispondiEliminaÈ bene che intanto si sia alzato un po’ di dibattito attorno a questo tema, dove un po’ tutti, dal loro punto di vista hanno le loro legittime ragioni.
RispondiEliminaPhilo fa il sussiegoso suggerendo di rendere i commenti elitari (e iscrivendosi d’ufficio a questa elite, pur intervenendo a dosi omeopatiche ;-)). Altri rivendicano la libertà di poter intervenire in maniera diretta senza filtri che rendano l’interlocutorio differito o monco. A margine ci sono gli spargitori di zizzania (ci sono, eccome se ci sono), ai quali non par vero di seminare discordia e allusioni protetti dall’anonimato. Poi ci sono in attualità argomenti molto sensibili e che coinvolgono aspetti importanti del destino del territorio e della vita sociale e quindi scaldano gli animi.
In mezzo ci sono i gestori del Blog che devono mediare esigenze opposte pur non avendo spesso mezzo di discernere il grano dal loglio; una discrezionalità che comunque non ci piace e che per molto tempo abbiamo cercato di evitare, assumendoci critiche, strali e conseguenze assai poco piacevoli, visto e considerato che da questa attività non ne ricaviamo alcun beneficio materiale. La moderazione poi, significa un impegno personale suppletivo che non è sempre possibile.
Continuate a commentare in merito, ma date anche dei suggerimenti. Philo almeno ha il merito di avere rotto il ghiaccio con una proposta…
P1
RispondiEliminaProvo a rifilare alcuni paletti caduti dall’ultima discussione del 25 agosto e causa ferie mi sono attardato nel rispondere.
La redistribuzione della ricchezza se ne può parlare e non è impedito da consuetudini secolari ne dalla legislazione ne da norme fiscali.
Il fatto che i regolerei possano raccogliere funghi,il fatto di avere del legname è una redistribuzione della ricchezza.
La ricchezza non è il profitto mentre il profitto è una faccia della ricchezza e non la sua totalità.
Per cui,avere 2 appartamenti a Jesolo su 5 e renderli usufruibili ,canone ridotto, ai regolieri non viola nessuna norma e in più migliora le condizioni socio economiche della comunità. uno dei pilastri fondanti per cui le regole sono nate nei tempi bui.
L’attuale gestione regoliere deve si amministrare correttamente il patrimonio comunitario, se si dovesse basare sulle sue entrate dalle consuete proprietà extra rendita cava. Nel momento in cui ha ricevuto una rendita abnorme di 1.5 mil di fatto oltre ogni possibile capacità derivanti dalle proprietà,necessita/bisogni/desideri cambiano, come ho già scritto e si adottano misure atte a valutare soluzioni ottimali.
sebbene rispetti la scelte collegiali dell’assemblea non le condivido nel merito.
il voler ricalcare l’amata rendita ricevuta veicolando in modo unidirezionale i soldi cava verso 5 o 4 appartamenti (non sò il numero esatto) espone la regola ad un alto rischio di consegnare alle nuove generazioni quanto era prima della rendita cava.
non approfondisco per non rendere pesante e granulose le motivazioni,basta tenere conto che le case hanno perso in media 18% del valore di acquisto moltiplicato per 4 o 5 fà ricchezza persa.
P2
RispondiEliminaL’affermazione di Claudio sulla comunità regoliera come migliore espressione di vita democratica diretta mi ha incuriosito tanto tanto... da voler leggere lo statuto e tutti i documenti ufficiali per lavarmi dall’ignoranza di non conoscere quasi nulla.
Ho notato delle profonde discrepanze tra la mia visione di democrazia e quella di Claudio per diversi motivi.
primo in assoluto:
La democrazia oltre a non poter essere ne esportata ne insegnata ha un altra peculiarità tipica delle malattie.essa è contagiosa.Se ci fosse la democrazia descritta da Claudio dovrebbe esserci anche nei comuni limitrofi e la storia del calcificio sarebbe un piacevole ricordo.
rimanendo sul tema calcificio ricordo brevemente che a san pietro ha vinto una lista giovani cito da facebook :non fa promesse ma garantisce la massima presenza e disponibilità all’ascolto.senza entrare negli aspetti etimologici “di giovani” e con fugace sguardo agli hashtag trasparenza,cambiamento,unione,presenza lascio il filo della matassa e il rocchetto a chi ha votato una lista che non fà promesse ma ascolta ed è presente.
Ritorno alla regola di Casotto e alla democrazia ateniese che la distingue.
secondo in cui concordo:
in una democrazia l’assemblea è il cuore pulsante e in assoluto decide e dovrebbe anche proporre. (regnat,imperat,vincit ogni decisione).
Terzo non concordo:
ll direttivo secondo lo statuto propone gli ordini del giorno da discutere, composto da fratelli che svolgono i ruoli direttivi di presidente e segretario, (mi è ignoto il tesoriere). noto che negli anni passati i ruoli sono sempre stati di fratelli, tralasciando il legame padre e figli inviolabile in casa e non è democratico in un ente.L’assemblea dovrebbe porsi l’incongruenza e richiederne la modifica dello statuto indipendentemente dalle ottime qualità dei soggetti.
nello statuto della regola di casotto questa sottigliezza sui ruoli non c’è e non ho idea se in altre regole finanche in svizzera, precisi dalla nascita, esiste una gestione familiare.Nella regola di san vito si sono posti il problema e art 16 dello statuto dice "Non può essere nominato Presidente e Vicepresidente chi abbia parenti o affini entro il primo grado che ricoprano nell’amministrazione della Regola l’ufficio di Segretario o Tesoriere, o siano appaltatori di imprese e servizi o comunque fideiussori”.
A san vito sono zelanti e distinguono anche il ruolo di segretario e tesoriere, saranno dei costituzionalisti e guardando la tv hanno ricevuto conferma del fatto che il presidente della repubblica,il presidente del consiglio e il ministro del tesoro non sono strettamente imparentati in italia.
Potrei dedurre che san vito fà a se,guardando lo statuto di entrambe le regole in molte frasi hanno la stessa struttura grammaticale, sembra, un modello prestampato a cui le regole hanno attinto per costituirsi.Le domande potrebbero susseguirsi una dopo l'altra,e io non ho ruolo e interesse ma curiosità, vorrei una forma più equa di democrazia, più vicina allo spirito delle leggi di montesqieu e di san vito piuttosto che alla democrazia greca
San vito L’ho trovato per caso cercando uno statuto diverso dalla regola di Casotto.
P3
RispondiEliminaCi sono poi un consistente numero di articoli nel regolamento assemblea che mi fanno rivalutare il ruolo principe dell’assemblea.
Cito:
Art. 3
"
1. L ’ Assemblea è il momento di riunione e discussione della Comunità Regoliera. Nell’Assemblea ordinaria i Regolieri partecipanti sono informati, mediante Relazione del Presidente della Regola, coadiuvato dal Segretario, sulla gestione dell’ultimo anno dei beni comuni e su quanto si intende proporre di eseguire nell’anno a venire.
( Nota: l’assemblea non può proporre ? ma ascolta per informarsi su quanto propone il presidente e il segretario?)
2. Durante le Assemblee, ogni Regoliere con diritto di voto può partecipare alla discussione ed esprimere liberamente il proprio pensiero, purchè inerente all’o.d.g.
(Nota: se odg del giorno è redatto dal presidente coadiuvato dal segretario, il regoliere può solo dire si/no e motivarlo ma non può affrontare temi extra odg.
pone un forte rischio che taluni temi non vengano mai messi nel successivo odg dal presidente coadiuvato dal segretario. )
4. Quando, nel corso delle adunanze, si presentano situazioni particolari, non disciplinate dalla Legge, dallo Statuto e dal presente Regolamento, le misure per risolverle sono adottate dal Presidente, ispirandosi ai principî generali del diritto regoliero, sentito il parere del Segretario e dopo votazione dell’Assemblea.
( Nota: questo punto è mistico, se non c’e’ scritto da nessuna parte il da farsi. perché il presidente deve sentire il parere del segretario e perché il parere del segretario viene prima dell’assemblea?.
dubbia è la definizione di situazioni particolari, secondo quali criteri è particolare?. se è particolare con quale ispirazione taumaturga il presidente decide ?
Lasciare la decisione alla pura votazione dell’assemblea è il modo corretto di gestire le situazioni particolari.)
ART 9
1. Al termine dell’esposizione della Relazione, o dell’argomento, il Presidente apre la discussione concedendo la parola – distintamente - ad ognuno di quelli che l’hanno chiesta, iniziando dai Regolieri presenti più anziani
1. L ’ intervento deve essere:
1. a) pertinente al tema già relazionato ed in discussione;
2. b) di durata non superiore a 3 (tre) minuti, mentre colui che sta parlando non può assolutamente essere interrotto, se non dal Presidente. L’intervento può essere prolungato, a discrezione del Presidente…..
( nota: la democrazia greca ha il cronometro tenuto dal presidente.non è simpatico avere tre minuti per esprimere le proprie motivazioni, se fossi portato a farlo nelle più scialbe riunioni condominiali a cui debbo partecipare avrei una sola risposta risparmiando 2:55 da dare a credito al prossimo e tanti saluti alla bella agorà greca.)
Caro Claudio capisco e comprendo che questa sia per te la miglior espressione di vita democratica similmente all’agorà di Atene,La democrazia a cui mi ispiro è il frutto di altri pensatori meno attuali se vuoi, adottati da tutte le repubbliche democratiche di fatto (a parte il Congo) e incongruenti con i punti sopra menzionati.
Caro Max concordo con la tua analisi, ma dovresti tener conto che la regola di San Vito e' formata da vari paesi e quindi composta da vari cives, nella regola di Casotto i numeri sono ben altri e quindi lo statuto ha dovuto tener conto di questo, che non e' una cosa facile.
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