domenica 23 agosto 2015

Cammino di luce: Francisco Sancho

Una serata programmata da mesi, quella che si è svolta al Teatro a Forni il 30 luglio 2015, organizzata dalla Biblioteca di Valdastico, da Gino Sartori e dall’Associazione Cammino passo dopo passo.
Cammino di Luce, di Francisco Sancho, ha richiamato molte persone che sono state attente, in ascolto del racconto che il “pellegrino” ha fatto dei suoi tanti percorsi. Una persona semplice che ha spiegato quando sia importante avere il tempo come amico e non come nemico; di come sia andato alla ricerca dell’essenziale, affidandosi alla preghiera, mantenendo un rapporto orizzontale (con ciò che ci circonda) e verticale (con Dio). E’ riuscito a catturare l’attenzione dei presenti con le immagini proiettate, fotografie che hanno emozionato... paesaggi, luoghi, distese, cielo, terra, mare, costruzioni, luce, notte, nuvole, sereno, valli, prati, sentieri, strade, rocce, montagne, ombre, cascate, laghi, fiori, campi di grano, torrenti... quante immagini sono passate davanti ai suoi occhi e mostrandole ci ha reso partecipi di un frammento del suo camminare. Ha studiato il percorso nei minimi dettagli, toccando tappe di antichi pellegrinaggi e di luoghi sacri che hanno visto il lento passare dei secoli. Ha detto che dopo una settimana di cammino, si diventa un’altra persona, si è sereni, si vive con i ritmi della natura, sorprendendosi ogni attimo di quanto il creato sia incredibile! Francisco ha avuto l’opportunità di fare questa esperienza che l'ha portato lontano da casa per otto mesi, grazie alla sua libertà da impegni famigliari, alle sue possibilità, ma più di tutto grazie alla sua grande volontà di raggiungere gli obiettivi che si era prefissato. In questa serata ha messo a disposizione di chi lo desiderava, un libro pieno di foto meravigliose che testimoniano il suo percorso non privo di difficoltà. Ha annunciato il suo prossimo pellegrinaggio con una mappa di tutti i luoghi che intende visitare e i percorsi che lo impegneranno nei prossimi mesi e che racconterà una volta terminato questo suo nuovo cammino.
Prima dell’inizio della serata, Claudio Guglielmi, ha portato a conoscenza di un progetto iniziato tanti anni fa assieme ad alcuni amici con cui condivide la passione di camminare. Insieme hanno tracciato un percorso per ricordare i luoghi cari ai nostri avi: da Monte Berico a Pinè, passando per chiese e Santuari. Un Cammino che diventerà “Pellegrinaggio”, con punti per il riposo, con i timbri di passaggio; un cammino tipo Santiago, ma in piccolo. Il percorso è stato spiegato con le foto e le mappe del territorio, provato dagli ideatori che si sono detti contenti del risultato.
Cammini, percorsi, pellegrinaggi, comunque siano vissuti, l’importante è mettersi in contatto con ciò che ci circonda, di fare spazio dentro, di arricchirsi, di ritornare con qualcosa di diverso. Le esperienze dell’essere in cammino, del viaggiare e del camminare hanno un ruolo fondamentale in tutte le religioni: il cammino a piedi diventa cammino dell'animo. Un grazie a coloro che hanno organizzato con impegno questa serata particolare che è stata molto interessante e gradita a chi vi ha partecipato.
Lucia 

 
Francisco Sancho, spagnolo di origine e vicentino d’adozione, ha fatto del pellegrinaggio a piedi la sua espressione di vita cristiana.
Il primo marzo 2014, accompagnato dal suo zaino, dal suo bordone e dalla fede, egli è partito dalla soglia della Basilica dei Santi Pietro e Paolo a Roma per un itinerario che lo ha condotto fino alla tomba di San Giacomo a Compostela. La via del ritorno lo ha portato a Le Puy en Velay, ha valicato le Alpi nei pressi della Val di Susa e, attraversando l’Italia centrosettentrionale, è giunto ad Assisi per ritornare verso Roma sulle orme di San Francesco. Francisco ha camminato per 6848 km in 217 tappe, ha percorso 14 cammini europei, ha realizzato 6500 scatti fotografici.
Timbro dopo timbro, la sua credenziale è di 5 metri e 40 centimetri, ha consumato 3 paia di scarpe, ha visitato più di 100 città e ha incontrato più di 1.000 persone.
Il vero cammino di Francisco inizia condividendo la sua straordinaria esperienza con il pubblico. Attraverso una mostra fotografica itinerante e l’organizzazione di un fitto calendario d'incontri, egli vuole testimoniare la sua fede profonda e invitare, chiunque abbia il desiderio e la possibilità di vivere un'esperienza così coinvolgente, a mettersi in cammino.
In occasione delle mostre e degli incontri, Francisco presenterà il suo nuovo incredibile pellegrinaggio. Partirà da Roma nel settembre 2015 alla volta di Santiago de Compostela e, passando per Bruxelles, si dirigerà verso la Norvegia dove visiterà la tomba di Sant’Olaf a Trondheim. Ritornerà verso Roma, facendo tappa a Cracovia in concomitanza con la Giornata Mondiale della Gioventù del 2016. Concluderà il suo pellegrinaggio nel dicembre 2016. 
(by Gino)

13 commenti:

  1. Di seguaci, di sette religiose, nel mondo, ce ne sono a sufficienza , con varie finalità, per cui non critico coloro che vi partecipano a fin di bene, come sopra descritto. Camminare è un ottimo esercizio per il corpo e per l'anima , non inquini, ti mette di stare a contatto con la natura, ringrazi il Signore per aver creato tanta bellezza, scopri nuove amicizie e tante altre cose. Quello invece che non capisco è l' ipocrisia di alcuni , ai quali suggerirei ,. prima di sponsorizzare e sostenere il cammino di luce di Francisco Sancho , di analizzare e percorrere le loro coscienze ( e anche le loro anime, se ce l'hanno ) , e di guadare in faccia la realtà locale. Altro che un cammino , in piccolo , tipo Santiago, sarà il transito della Valdastico, il percorso della morte, con varie tappe , non per i timbri , ma per onorare le effigie dei morti, che le scelte ( di proposito sbagliate ) di alcuni hanno prodotto.

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    1. .........mi fai tristezza.....

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    2. egr.an 16.14. Se disgraziatamente un tuo familiare verrà colpito da un brutto male ( non sia mai ) , correlato ai fumi prodotti dal calcificio, allora si che sarà un tristezza, e maledirai coloro che non si sono adeguatamente profusi contro l'ecomostro. Ti rimane, comunque, sempre la possibilità di accodarti come pellegrino .

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  2. Mi sembra di capire che questo Pellegrino spagnolo cerca la pace interiore con ciò che gli viene offerto dalla natura , dalla spiritualità, dall'essenziale che gli viene offerto e non certo dal potere , né tantomeno dai soldi. Che qualcuno ne prenda esempio , agendo con coerenza tra il dire e il fare.

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  3. Poveri '' pellegrini '' , che capo pellegrin i se gha tolto !!

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  4. Speriamo che Francisco Sancho, illumini anche le coscienze di alcuni che sono chiamati ad una grande responsabilità. Qui non vale il proverbio '' predicare bene e razzolare male ''.

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  5. Povera Carla, te faremo venire un esaurimento , costreta come ti si a legere tute le nostre pantomine . Porta pasiensa, manco male che te ghe si ti . Grassie a nome de tanti .

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  6. Anonimo 16,14
    Sei tu che fai tristezza... cristiani di facciata, anzi di interesse, ve ne sono ancora come allora.
    Ipocrisia sovrana che alberga con naturalezza in altri gregari mezza calzetta, per gloria vana di
    becere cavernicole sante protettrici della valle. Ce ne sono, sì, ce ne sono...

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    1. concordo bastonecarota.

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    2. E' anche il mio pensiero, purtroppo. Pensavo che certe persone... ed invece... voto mal riposto, capita.
      Ma non doveva capitare in un momento così importante!!! perciò tradimento alla ennesima potenza!

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  7. Anonimo delle 9:27. Hai ragione. Questi falsi pellegrini illuminati non certo dalla luce di Dio, ma più probabilmente dal fuoco eterno, se cercano la pace interiore, lo dimostrino non solo con la preghiera e con le marce, ma con il volontariato. Che vadano ad assistere gli anziani nelle case di riposo o nelle loro case, oppure nei reparti oncologia degli ospedali., oppure i barboni e gli estracomunitari . Troppo comodo starsene li seduti ad ascoltare le storie del lupo e cappuccetto rosso .

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  8. Se prendiamo l'esempio del cammino di San Giacomo di Compostela,Il passaggio in massa di camminatori (hanno doppiato in 20 anni) permette di mantenere un'attività economica, non inquinante, e servizi pubblici come la Posta, negli spazi rurali.
    Se questo lungo cammino ti permette, personalmente, con l'introspezione, di liberarti dell'energia negativa, tutta la communità può essere beneficiaria, anche.

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    1. concordo con te odette alcuni vedono sempre negativo

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