venerdì 4 ottobre 2019

Venerdì 4 ottobre il nostro voto è importante e determinante! Partecipate numerosi e passate parola

Carissimi Cives di San Pietro, come saprete venerdì 4 ottobre alle 20:30 presso la sede della Pro Loco di S. Pietro si terranno le votazioni per l'approvazione dello statuto che porterebbe alla conciliazione con la frazione di Pedescala e la fine delle decennali e costosissime liti che non hanno alcun motivo per esistere ancora.
La vostra presenza sarà fondamentale in quanto c'è la necessità che i cittadini che desiderano vedere le energie delle Amministrazioni Separate incanalate ad ottenere qualcosa di positivo per i nostri territori anziché disperse in inutili liti, facciano sentire la loro voce e mettano a tacere quelle poche e fossilizzate menti che ancora promuovono la divisione tra le due frazioni di S. Pietro e Pedescala.
Viceversa, i soliti belligeranti avranno la strada spianata per dilapidare nuovamente una fortuna in spese legali.
Se dovreste essere impossibilitati a partecipare, vi preghiamo di fornire una delega scritta riportando le vostre generalità e fotocopia di un documento d'identità a persona di vostra fiducia che parteciperà all'Assemblea e potrà esprimere il voto per conto vostro.
Questa è probabilmente l'ultima occasione per dare una decisa e storica svolta al futuro della nostra amata valle.
Grazie in anticipo per la vostra collaborazione.

Il Comitato ASBUC di S. Pietro

43 commenti:

  1. L'unione fa la forza!👏👏👏👍Donatella!

    RispondiElimina
  2. Per deliberare la fusione serve il voto favorevole di almeno i tre quarti degli aventi diritto.
    È previsto dalla legge.

    RispondiElimina
  3. Di quale legge sarebbe previsto?
    Lo statuto prevede la maggioranza degli aventi Diritto e la Regione non ha più potere legislativo sulle separate essendo enti di diritto privato...

    RispondiElimina
  4. Se non conosci le leggi perchè scrivi a vanvera sul blog?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma visto che sei così saccente in leggi... Ma perché non ci illumini appunto di questa legge...

      Elimina
  5. Sento il dovere morale di esprimere la mia opinione in merito alle accese discussioni di questo periodo, approfittando dell'imminente donazione dell'albero di Natale a Papa Francesco.
    L'esemplare di abete rosso che a dicembre risplenderà in Vaticano sarà tutto d'un pezzo, uno ed inscindibile: non lo consegneremo in porzioni appartenenti all'una o all'altra frazione, nè tantomeno ci saranno quote "congelate" in attesa di definire qualche diatriba. L'albero del Papa sarà un unico dono proveniente dal patrimonio montano del Consorzio per gli Usi Civici di Rotzo, Pedescala e San Pietro a prescindere dall'ordine di elencazione delle tre comunità coinvolte; alla cerimonia di accensione ci presenteremo uniti in una singola delegazione e ciò deve essere di esempio per il futuro prossimo.
    Questo evento di rilevanza storica non può essere fine a se stesso, a maggior ragione perchè ricorre a 100 anni di distanza dal primo anno di pace dopo la Grande Guerra: quale occasione migliore, se non quella di essere ricevuti dal Papa, per applicare i principi di fratellanza e carità cristiana che ci vengono ricordati a messa? Sono convinto che saremmo veramente ipocriti a presentarci in Vaticano se non proviamo ad instaurare un clima di armonia e serenità tra le frazioni.
    In questi mesi di volontariato al servizio della comunità mi sono confrontato con persone che si sono prodigate per la buona riuscita di eventi ed iniziative, a testimonianza del fatto che la collaborazione porta sempre ottimi risultati: questo impegno non deve spegnersi dopo dicembre, invece lavoriamo congiuntamente affinchè sia uno slancio per ragionare con una visione d'insieme ed ampliare gli stretti orizzonti del fondovalle!
    Dobbiamo essere più lungimiranti, mettendo da parte le vicende passate: ciò non significa cancellare quello che è stato bensì voltare pagina ed iniziare a scriverne una nuova per garantire un futuro migliore alle famiglie ed ai giovani della comunità, perchè solo loro potranno contrastare il lento declino che da decenni contraddistingue gli abitati di Pedescala e San Pietro. Forte di queste parole, vi invito a riflettere un momento su chi si oppone all'unione delle Amministrazioni Separate e vi chiedo: dove sono i loro figli?

    Vorrei ora analizzare la questione sotto un punto di vista più tecnico e meno passionale. La collaborazione è necessaria per amministrare con intelligenza il patrimonio montano, non solo i suoi proventi: si parla sempre di "schei" da spendere/ripartire ma innanzitutto i soldi vanno guadagnati, quindi chi pensa solamente a sfruttare il territorio senza prendersene cura ha perso in partenza. I ricavati della montagna saranno sempre minori se non interveniamo sulle sue problematiche attuali, in particolare mi riferisco:
    - alle strade quasi impraticabili (vedi Campovecchio-Mandrielle) che scoraggiano l'accesso alle malghe ed ai boschi;
    - alle varie malghe che versano in uno stato di degrado, quando dovrebbero essere strutture in grado di attrarre turisti ed offrire servizi quali produzione e vendita di formaggio.
    Le lotte intestine consumano inutili energie e tempo che andrebbero invece destinati a risolvere insieme i temi sopra citati, allo scopo di garantire un costante afflusso di proventi dalla montagna e al contempo valorizzare adeguatamente il patrimonio montano. In sostanza, l'unione fa la forza mentre chi si isola resta fuori dai giochi...

    Concludo ringraziando i promotori dell'unione delle due Separate, a loro va il mio sostegno e l'augurio di un esito positivo!

    Nicolò Lorenzi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bravo Nicolò sono pienamente d'accordo con te. A proposito di strade, anche quella che porta a Camporosà necessita di una bella sistemazione e poi c'è da vedere se è possibile a mettere in funzione l'albergo

      Elimina
    2. Quando finiremo di litigare e guarderemo al nostro territorio come impegno per il futuro? 🤔

      Elimina
    3. Avete visto a cosa serve far studiare i figli?
      Serve a farli ragionare con la loro testa, e non con quella dei discorsi da bar

      Elimina
    4. andare nel luogo dove l'unita' dovrebbe essere un simbolo e un obiettivo comune,dove il cuore dovrebbe essere uno solo...E poi,a dibattere su questioni decennali,sterili e fautrici di divisioni.E parliamo di futuro della valle??Qualcuno,mi sa dire quanto costa portare l'albero in Vaticano?Sarebbe giusto metterlo a pubblico dominio,affinche' ognuno, possa farsi un'idea in merito....e magari meditare un po'....

      Elimina
    5. Persona giudiziosa e costruttiva questo Nicolò.

      Elimina
  6. Giulio
    Innanzi tutto vorrei inviare un sincero saluto a tutti i lettori di Bronsescoverte e particolarmente qeulli che sono lontani dal paese,grazie anche alla Carla per tutto il lavoro che fa.Ero indeciso per scrivere sul soggetto della riconciliazione con Pedescala!!! Quello che ha levato la mia esitazione é stato il scritto di Nicolo,interressante ma forse non essendo nella corsa non riesco a capire tutto. Parla molto dell'albero di Natale,e delle ristrutturazioni delle malghe. Benissimo,pero queste sono delle azioni puntuali e basta.Se rimaniamo sulla riconciliazione con Pedescala quale é il problema oggi?La ridistribuzione tra le due separate del capitale che le montagne in nostra possessione ci danno.Da quello che sento in paese,due sono le soluzioni: Una si divide a 50/50 e un'altra si divide in proporzione al numero di abitanti,é cosi si o no? Sarebbe interressante che qualcuno scriva gli statuti in vigore.Dopo la riunione del 13 settembre non é stato fatto nessun reso conto di quello che si é detto,forse non é nelle abitudini,pero sarebbe normale che la popolazione sia informata,soprattutto che i mezzi di communicasione esistono (Bronsescoverte).Noi emigranti del commune di Valdastico siamo circa 450 inscritti a l'AIRE (Italiani residenti a l'estero) a sentire certe persone non siamo dei cittadini interressanti!! peccato, mi dispiace sentire queste parole,l'emigrazione fa parte della storia del commune,forse molti hanno potuto rimanere grazie a questa emigrazione.Ho letto su una risposta di (aventi diritto) chi sono?e diritto di che cosa?noi emigranti dove siamo li dentro? qualcuno puo farmi una risposta? Per esempio sulla raccolta di funghi,possiamo andare come tutti?l'accesso alle piste di sci si ha uno sconto?quali sono i nostri diritti? senon di pagare le nostre tasse giustamente,consumare e ricevere la pergamena per servizi renduti per certi.Delle parole che trovo eccessive sono state scritte: come belligerenza,mettere a tacere,fossilizati,stiamo scherzando ragazzi. Starebbe bene che guardassero cosa vuol dire. Tutte le differenze di opinione di cultura e di genere sono una richezza per noi tutti,quando si parla di fossilizati trovo che é un'insulto. Non sono bravo in Italiano mi dispiace,pero é una parola che riguarda "un resto di animale oppure un vegetale minerallizzato" percio non riguarda un essere umano.Senza fare polemiche che non mancheranno,ma non dimentichiamo che una sorgente importantissima del paese é stata l'emigrazione. Io auguro buon vento a tutte le buone decisioni che saranno prese per il bene del paese.
    Giulio Lucca

    RispondiElimina
  7. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  8. Ritornando da un mio lungo viaggio nelle silenziose e selvatiche forre del Tagikistan, ho appreso la lieta notizia. Una bomba!
    Finalmente!
    La Legge Regionale 28 giugno 2019, n. 24, all’art. 1, comma 2, ha attribuito alle ASUC la personalità giuridica di diritto privato, dribblando intelligentemente gli ostacoli frapposti sia dalle liti perenni caratterizzanti le comunità sleghe, che dalle dotte argomentazioni di "storici" locali, che disconoscevano ferocemente le origini regoliere inerenti il patrimonio, ovvero, il demanio agro-silvo-pastorale, delle proprietà collettive dell’Altopiano di Asiago.
    L’unione delle due ASUC, o meglio, degli Enti che gestiscono le proprietà collettive dell’intero Altopiano, l’accomunerebbe, per le grandissime somiglianze, alla Magnifica Comunità di Cadore (BL) e anche a quella della Magnifica Comunità di Fiemme (TN), nel generale contesto delle vicinie.
    Auguri, ragazzi!

    RispondiElimina
  9. Non è proprio come la racconti anche se ci sei vicino, vediamo la votazione di stasera.
    Prevedo sorprese

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Raccontala tu allora in modo perfetto...

      Elimina
  10. Non ci saranno sorprese
    Non saremo mai una magnifica comunità.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pultroppo hai ragione..

      Elimina
    2. Durante la mia fanciullezza, ebbi la fortuna di trascorrere alcuni anni gioiosi ad Asiago, insieme ad altri bambini, tutti bravi e intelligenti, provenienti da paesi del basso vicentino, accomunati dalle stesse condizioni economiche e sociali piuttosto sfavorevoli. Durante le nostre frequenti passeggiate domenicali, rimanevamo tutti colpiti dalla particolare animosità della popolazione di quella cittadina e dei suoi borghi circostanti, ben superiore a quella presente nei nostri paesi natii.

      Come hanno scritto qui sopra alcuni follovers di questo blog, è l’unione che fa la forza!

      La buona armonia porta a risultati d’eccellenza; viceversa, una litigiosità eccessiva risulta sterile, addirittura controproducente, nonostante le buone intenzioni di alcuni politici regionali che, con leggi ad hoc, vorrebbero vedere il ricostituirsi di una "Magnifica Comunità" sulle ceneri dell’antica Lega delle Sette Terre Sorelle, nata nel 1259 con lo sfacimento degli Ezzelini.

      Elimina
  11. Le selvagge e silenziose forre del Tagikistan erano il rifugio di Alì Babà e i suoi 40 LADRONI.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. quelle erano in Iran

      Elimina
    2. Il Tagikistan ...ma non era il paese della Bady ?

      Elimina
  12. Ben valà ciò! Mi a no digo gnente, ma gnanca a no taso!

    RispondiElimina
  13. Si conoscono già i risultati della votazione di ieri?

    RispondiElimina
  14. S. Piero 142si 128no
    Pedescala 54si 78no

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quindi adesso cosa succede?

      Elimina
    2. A Pedescala vince il no??? Ecco la sorpresa! Quindi il nuovo statuto non passa?

      Elimina
  15. No, non passa e tutto resta come prima.

    RispondiElimina
  16. Non è ancora detto l'ultima parola e comunque io sono contentissima che per UNA volta S.Piero si è dimostrato intelligente

    RispondiElimina
  17. Com è possibile!cosi continua la discordia tra frazioni!ancora soldi spesi inutilmente.buona notte 💤

    RispondiElimina
  18. Vedo i risultati, ma non è cosi che si vota uno statuto mi sembra che una volta veniva approvato articolo per articolo consultare la norma.....
    Comunque ed ora DIMISSIONI come promesso sembra

    RispondiElimina
  19. An.10.27, lo statuto è stato letto e riletto. Se la gente viene solo all'ultima assemblea cosa possiamo farci

    RispondiElimina
  20. Doveva finire proprio così !!! Quando si accettano gli (auguri ragazzi) dal sommo massimo comun divisore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E si... Doveva finire così!!
      Spendere e rispendere ancora in avvocati che si fregano di ancora le mani...
      Dove le malghe nel 2020 non ha ancora nessuna la corrente elettrica... O stalle x la mungitura non adeguata... ecc ecc! Tra non molto saremmo noi a dover dare soldi ai malgari x venire con il bestiame.. Per non parlare del legname fra 2/3 anni....ma si dai... doveva finire così!

      Elimina
    2. Per quanto ne so, la gestione delle malghe, strade, pascoli, ecc. è di spettanza del Comitato del Consorzio degli usi civici di Rotzo San Pietro e Pedescala, che funziona regolarmente, indipendentemente dall unione o mancata unione delle frazioni di San Pietro e Pedescala

      Elimina
    3. Ti te ghe capìo tuto. Grazie ai flussi malefici del S.M.C.D. doveva per forza finire così. Brao anonimo delle 11.35!

      Elimina
  21. Cosa centrano le malghe senza corrente o le stalle mungitura con le diatribe delle separate in corso? le migliorie la conservazione , lo stato del partimonio boschivo spetta unicamente ora al Consorzio Rotzo Pedescala San Pietro..... che si chiamava fino a poco tempo fa consorzio usi civici di ROTZO, SAN PIETRO E PEDESCALA chissaa perche

    RispondiElimina
  22. "Una gamba qua
    una gamba là
    gonfi di vino
    quattro pensionati
    mezzo avvelenati
    al tavolino.
    Li troverai là
    col tempo che fa
    estate e inverno
    a stratracannare
    a stramaledire
    le donne, il tempo
    ed il governo.

    Loro cercan là
    la felicità
    dentro a un bicchiere
    per dimenticare
    d'esser stati presi
    per il sedere.
    Ci sarà allegria
    anche in agonia
    col vino forte
    porteran sul viso
    l'ombra di un sorriso
    tra le braccia
    della morte."

    Fabrizio de Andrè

    RispondiElimina
  23. Dove si potrebbe sapere o chiedere... il totale di spese x gli avvocati

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pochi per Pedescala, ma tanti e tanti per San Pietro, con inutili ricorsi. Questo dovrebbero spiegarlo i capi fila dei no. Ah dimenticavo anche le spese di rappresentanza, pure i caffè del bar.

      Elimina
    2. ..che forse saranno anche pagate dalle altre contrà del Comune "Valdastico" ?

      Elimina
  24. Perchè spendere ancora soldi per gli avvocati, basta fare 50% a Sanpietro e 50% a Pedescala è tutti i problemi sono risolti.
    Semplice.

    RispondiElimina

Avvisi della settimana

Sabato 1 e domenica 2 febbraio alle porte delle chiese di tutta la valle ci sarà la vendita delle primule a favore del Centro di aiuto alla ...