Il primo luogo di sostentamento delle famiglie non propriamente ricche:
eh già! Perchè averla significava contemporaneamente più cose: mangiare,
sopravvivere e paradossalmente... condivisione. Sì, perchè lì si svolgeva
la vita quotidiana della famiglia e di sera si trasformava in luogo di
ritrovo.
Durante il giorno ci stavano le donne e gli anziani e i bambini, dopo le ore di scuola, vi svolgevano i loro compiti (se andavano a scuola) . Le donne più giovani accudivano il bestiame: nutrimento, abbeveraggio (nella fontana più vicina) due mungiture al dì, pulitura della lettiera e sostituzione della paglia con nuovo strame, pulitura del fosso o canale di scolo per il letame.
Diventava invece salotto accogliente per più persone solo all'imbrunire.
Durante il giorno ci stavano le donne e gli anziani e i bambini, dopo le ore di scuola, vi svolgevano i loro compiti (se andavano a scuola) . Le donne più giovani accudivano il bestiame: nutrimento, abbeveraggio (nella fontana più vicina) due mungiture al dì, pulitura della lettiera e sostituzione della paglia con nuovo strame, pulitura del fosso o canale di scolo per il letame.
Diventava invece salotto accogliente per più persone solo all'imbrunire.
I ritrovi serali
variavano: da stalle rigorosamente riservate alla famiglia perché troppo
piccole o perché la famiglia non teneva relazioni amichevoli con altre ,
ad altre per gruppi di famiglie amiche parenti o vicini: una linea guida
dettata dal capofamiglia o dalla moglie.
Nella stalla spesso si pregava: se le persone più anziane a causa delle strade ghiacciate e dei loro malanni, non avevano potuto partecipare alle funzioni religiose della sera, imponevano a tutti la recita del rosario o dei cento requiem.
La vita sociale del paese si svolgeva quasi completamente nelle stalle, che erano i centri di aggregazione più importanti. Pur esistendo bar ed osterie, l'incontro tra le famiglie si svolgeva nel caldo tepore del ricovero delle mucche.
Nella stalla spesso si pregava: se le persone più anziane a causa delle strade ghiacciate e dei loro malanni, non avevano potuto partecipare alle funzioni religiose della sera, imponevano a tutti la recita del rosario o dei cento requiem.
La vita sociale del paese si svolgeva quasi completamente nelle stalle, che erano i centri di aggregazione più importanti. Pur esistendo bar ed osterie, l'incontro tra le famiglie si svolgeva nel caldo tepore del ricovero delle mucche.
la campagna appena ieri
Questa foto, con la relativa descrizione, mi ricorda il film di Ermanno Olmi °L'albero degli zoccoli. Un capolavoro assoluto, vincitore del festival di Cannes, Lo si puoi vedere, forse a spezzoni, anche con im Tube, ma merita di essere visto intero e più di una volta.
RispondiEliminaAnonimo
Un bellissimo film, visto diverse volte.
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