sabato 12 ottobre 2019

L'incendio del campanile del duomo di Caorle







Il campanile del duomo di Caorle è la torre campanaria associata alla cattedrale di Santo Stefano. È uno dei simboli principali della città lagunare.
Costruito nel 1038 e con la sua caratteristica forma cilindrica, sormontato da cuspide conica, il campanile di Caorle è unico nel suo genere tra le torri medievali che sono giunte intatte fino ai nostri giorni. 
La struttura cilindrica è certamente di influsso bizantino-ravennate: si può infatti ritrovare nei quasi coevi campanili di Ravenna (cattedrale, Basilica di Sant'Apollinare in Classe, Basilica di Sant'Apollinare Nuovo). Nessuna di queste torri, tuttavia, è sormontata da una cuspide. L'alternanza di archi e colonne che caratterizzano la struttura, così come la forma conica della cuspide (che si ritrova ad esempio nel campanile dell'abbazia di Pomposa e in quello della basilica di Aquileia) sono un tipico esempio di arte romanica.
Secondo una tradizione che ha avuto inizio da circa la metà del Novecento, nella seconda domenica di luglio e nel sabato precedente, giorni dedicati alla festa della Madonna dell'Angelo, si tiene il cosiddetto "Incendio del campanile": quando il simulacro della Vergine entra processionalmente nella piazza del Duomo, alcuni petardi di color rosso vengono fatti esplodere all'interno della torre, facendo risaltare le finestre. Questa usanza verrebbe fatta risalire all'incendio del simulacro della Madonna dell'Angelo nel 1923, poi ricostruito su immagine del precedente e benedetto dal patriarca Pietro La Fontaine.
(Veneto segreto)

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