Il campanile del duomo di Caorle è la torre campanaria associata alla
cattedrale di Santo Stefano. È uno dei simboli principali della città
lagunare.
Costruito nel 1038 e con la sua caratteristica forma
cilindrica, sormontato da cuspide conica, il campanile di Caorle è unico
nel suo genere tra le torri medievali che sono giunte intatte fino ai
nostri giorni.
La struttura cilindrica è certamente di influsso
bizantino-ravennate: si può infatti ritrovare nei quasi coevi campanili
di Ravenna (cattedrale, Basilica di Sant'Apollinare in Classe, Basilica
di Sant'Apollinare Nuovo). Nessuna di queste torri, tuttavia, è
sormontata da una cuspide. L'alternanza di archi e colonne che
caratterizzano la struttura, così come la forma conica della cuspide
(che si ritrova ad esempio nel campanile dell'abbazia di Pomposa e in
quello della basilica di Aquileia) sono un tipico esempio di arte
romanica.
Secondo una tradizione che ha avuto inizio da circa la
metà del Novecento, nella seconda domenica di luglio e nel sabato
precedente, giorni dedicati alla festa della Madonna dell'Angelo, si
tiene il cosiddetto "Incendio del campanile": quando il simulacro della
Vergine entra processionalmente nella piazza del Duomo, alcuni petardi
di color rosso vengono fatti esplodere all'interno della torre, facendo
risaltare le finestre. Questa usanza verrebbe fatta risalire
all'incendio del simulacro della Madonna dell'Angelo nel 1923, poi
ricostruito su immagine del precedente e benedetto dal patriarca Pietro
La Fontaine.
(Veneto segreto)
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