venerdì 18 ottobre 2019

Il ragno passa il tempo a rammendare l'aria...














In queste mattine di nebbia e rugiada, sopra i cespugli, tra i rami degli alberi o sulla cima di lunghi fili d'erba, i ragni hanno steso le loro meravigliose tele, dopo aver ricamato tutta la notte.
Non posso passare oltre, mi soffermo a guardare questi capolavori e, come sempre, provo grande stupore e meraviglia di quanto sia perfetto il lavoro del ragno: grovigli di fili, annodati fra loro, sfidano l'arte del tessitore e la scienza del matematico.
Franca Rocchetti

6 commenti:

  1. Sembrano i centrini all'uncinetto che faceva mia mamma, posti sulla natura per ricordare quanto è bella.

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  2. Mah,... messà chel fa pì tacòn che sbrego.

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  3. Non dobbiamo mettere naso nel lavoro del ragno!

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    1. Caro Carry,... tuttavia non puoi negare che il ragno medesimo stesso fa le cose con lo sputo. Ciononostantemente diventiamo tutti delle mosche nella ragnatela delle rughe.

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    2. El ragno... el saria un po rospo, hein Sponcy ?

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    3. Avete ragione cari Ody e Don, ma per non essere mosca, e tutelare nel contempo il nostro bel naso e le orrende rughe ad esso limitrofe dalla furia rabbiosa del rospo, basta fissare sulla punta del berretto alla Trump un filo di nylon, lungo una trentina di cm scarsi, al termine del quale appendere un ciucciotto da biberon; cosicché, all’utile, si unisce il dilettevole e l’immancabile soddisfazione ludica.

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