martedì 15 ottobre 2019

Prima, durante, dopo...


Ogni giorno, transitando vicino al parco giochi di Pedescala, non posso fare a meno di rivedere quello che si è svolto in quel luogo in occasione della festa ormai passata, de “Il gusto di coltivare”. 
Rivedo le luci e i fuochi del sabato sera, il vociare allegro della gente, la musica, il cibo, la gioia di tanti bambini durante lo spettacolo: ingredienti semplici per una serata d’autunno. 
Poi la domenica, dove alla luce del nuovo giorno, abbiamo potuto ammirare le varie ambientazioni preparate con cura, il mercatino con prodotti tipici del luogo e dintorni, il pranzo in compagnia preparato con passione, le varie attività proposte per i bambini, la bella giornata che ha richiamato tanta gente, per godere di questa occasione particolare per tante famiglie che si sono ritrovate insieme e allegramente hanno trascorso ore serene. 
Il pensiero più grande va alle tante persone che hanno lavorato prima, durante e dopo, perché tutto si svolgesse nel migliore dei modi. Spesso si dà tutto per scontato, ma l’impegno che c’è dietro a una qualsiasi manifestazione, ma specialmente per quella di cui parlo, è tanto…
Portare le feste nella zona del parco giochi è stata una scelta dovuta alla sicurezza che, sotto al “Portègo” con la strada vicina, è impossibile avere: finita una festa, il primo pensiero è quello che non sia successo nulla di importante a questo riguardo. Questo spostarsi, ha impegnato ancora di più le tante persone che hanno dedicato molto tempo ed energie, con la certezza di andare verso una soluzione migliore. “Prima” c’è tanto lavoro di programmazione, molta preparazione… poi arriva il “durante” in cui tutto deve essere pronto e funzionante e tutte le energie confluiscono insieme… poi giunge il “dopo” che vede un continuo impegno per rimettere tutto a posto, per riportare, riconsegnare, smontare: un altro grande lavoro che se pur con uno stimolo diverso, deve essere fatto. In quest'occasione è stato sperimentato un sistema per i numeri e la chiamata del cibo: a ogni persona che prenotava il piatto veniva consegnato un dischetto con il numero corrispondente, che al momento della chiamata, si illuminava, suonava e vibrava. È stato quindi possibile spostarsi e stare in compagnia, senza avere l’ansia dell’attesa del piatto e quindi questo nuovo metodo ha avuto un effetto positivo sia per l'organizzazione della cucina, sia per le tante persone che hanno scoperto qualcosa di nuovo.
Anche per accogliere la “Cuccagna” e i “Fratelli Sambugaro” c’è stato bisogno di un gran lavoro: pulire il piazzale delle ex scuole e creare un’ambientazione “montana” per lo spettacolo con le motoseghe, ha portato via tanto tempo e molte energie. Dalla cucina, alla cassa, dal gazebo al bar, dai capannoni a tutti gli abbellimenti, dal sabato alla domenica, ogni cosa anche la più piccola e semplice porta con sé impegno, lavoro, forze, fantasia, creatività, ma più di tutto la convinzione che in molti si è potuto realizzare qualcosa di piacevole sotto tanti aspetti. Senza parlare del lavori nascosti, ma allo stesso modo preziosi… e sono tanti! Chi ha aiutato PRIMA, chi DURANTE, chi DOPO… a tutti va un grande GRAZIE, ma a chi si impegna costantemente e per ogni festa c’è PRIMA, DURANTE e DOPO, va un immenso, enorme GRAZIE perché con il loro lavoro sono di esempio alle giovani generazioni.
Quando una festa finisce, nel riporre tante cose c’è un po’ di malinconia… ma si va avanti verso un’altra stagione, verso altri momenti da condividere, con la speranza che mai vengano a mancare le persone che con il loro impegno, gli sforzi e la costanza, contribuiscono a tenere vivi i nostri paesi.
Lucia Marangoni

5 commenti:

  1. Bravissimi tutti!💪💪👏👏👏👏

    RispondiElimina
  2. Che gratificante sentire grazie dopo non è da tutti!!!!!

    RispondiElimina
  3. Un grazie a tutti voi, che ci avete regalato una sagra di altri tempi. Siete spettacolari continuate cosi

    RispondiElimina
  4. Martarei o Stoner sempre al top

    RispondiElimina
  5. Grazie!È stato bello partecipare attivamente ad una festa così ben riuscita!
    Giulia

    RispondiElimina

Girovagando

  Il passo internazionale “Los Libertadores”, conosciuto anche come Cristo Redentore, è una delle rotte più spettacolari che collegano l...