Son già passati tre anni da quando te ne sei andato ed oggi vogliamo
ricordarti tra le nostre montagne. Sono andato ai Mori, logicamente con
Fox, salendo ho pulito il sentiero che piano piano si sta chiudendo. Ho
pulito la tana dai sassi che son caduti e dagli alberi che son cresciuti
davanti; il fuoco ha fatto la sua parte, bruciando tutto. Nel terzo
anniversario ti ho lasciato un fiore che guarda verso Campolongo. Ciao
vecio.
BRAVO ALE !! Mai desmentegare i nostri VECI le nostre origini le nostre raise.
RispondiElimina😔👏👏👏👏
RispondiEliminaBravo Ale,
RispondiEliminaBravo Ale, hai avuto il coraggio di gridare al mondo, quanto bene volevi/vuoi al tuo genitore. Non è facile dirlo apertamente anche se palesemente lo dimostriamo. Complimenti !!
RispondiEliminaQuanti ricordi...Anni '40...'50. Nel mese di luglio Bepi "preto,figlio di una sorella di tua bisnonna,assieme alle sue nipoti Flavia e Natalia, vivevano (dormivano e mangiavano) per piu' di quindici giorni in quella "Tana dei Mori". "I fava l'erba".Davanti alla Tana c'era un gran prato e nei dintorni dei grandi "spiasi" de erba. Bepi era un famoso "segantino". Affilava la "false" come un rasoio. L'erba raccolta la prendevano "a fassi" sulle spalle e la portavano su sopra "al pra' de Zorzi" all'inizio della strada dei "Castelliti". Noi Baise la portavamo pure li' ma quasi dal forte de Campolongo. Bepi caricava "el careto" che sembrava una "litorina" ..il nostro ..."un carro armato"..e fora par la strada dei Castelliti avanti prima con uno e dopo con l'altro...e avanti e indrio fin in sima la Singela...
RispondiEliminaRacconti da brividi e non è trascorso neanche un secolo. I prati ormai non ci sono più, la natura si sta riprendendo ciò di cui era stata privata, ci sono ancora una decina di ciliegi in mezzo a faggi e noccioli. Grazie Lino per queste tue memorie. Ale African
RispondiEliminaBravo Ale che come sempre esprimi i tuoi sentimenti più profondi :-)
RispondiEliminaBravo Ale! Ciao vecio...
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