LA RIFLESSIONE
Mi stupisco sempre quando vedo alcuni chiedere tempo e quelli, a cui
viene richiesto, tanto accondiscendenti; l'uno e l'altro guardano al
motivo per il quale il tempo viene richiesto, nessuno dei due alla sua
essenza: lo si chiede come se fosse niente, come se fosse niente lo si
concede. Si gioca con la cosa più preziosa di tutte; il tempo invece li
inganna, poiché è qualcosa di incorporeo, perché non cade sotto gli
occhi, e pertanto è considerato cosa di poco conto, anzi non ha quasi
nessun prezzo. Gli uomini accettano assegni annui e donativi come cose
di caro prezzo e in essi ripongono le loro fatiche, il loro lavoro e la
loro scrupolosa attenzione: nessuno considera il tempo: ne fanno un uso
troppo sconsiderato, come se esso fosse (un bene) gratuito.
Ma guarda costoro (quando sono) ammalati, se il pericolo della morte
incombe molto da vicino, avvinghiati alle ginocchia dei medici, se
temono la pena capitale, pronti a sborsare tutti i loro averi pur di
vivere: quanta contraddizione si trova in essi. Che se si potesse in
qualche modo mettere davanti (a ciascuno) il numero di anni passati di
ognuno, così come quelli futuri, come trepiderebbero coloro che ne
vedessero restare pochi, come ne risparmierebbero! Eppure è facile
gestire ciò che è sicuro, per quanto esiguo; si deve invece curare con
maggior solerzia ciò che non sai quando finirà. E non v'è motivo che tu
creda che essi non sappiano che cosa preziosa sia: sono soliti dire, a
coloro che amano più intensamente, di essere pronti a dare parte dei
loro anni.
Li danno e non capiscono: cioè li danno in modo da sottrarli a se
stessi senza peraltro incrementare quelli. Ma non si accorgono proprio
di toglierli; perciò per essi è sopportabile la perdita di un danno
nascosto. Nessuno (ti) restituirà gli anni, nessuno ti renderà
nuovamente a te stesso; la vita andrà per dove ha avuto principio e non
muterà né arresterà il suo corso; non farà alcun rumore, non lascerà
nessuna traccia della propria velocità: scorrerà silenziosamente; non si
estenderà oltre né per ordine di re né per favor di popolo: correrà
così come ha avuto inizio dal primo giorno, non cambierà mai
traiettoria, mai si attarderà. Cosa accadrà? Tu sei tutto preso, la vita
si affretta: nel frattempo si avvicinerà la morte, per la quale,
volente o nolente, bisognerà avere tempo.
(dal web)
LA POESIA
LA POESIA
I rumori dalla strada
scuotono il giorno
senza dargli luce.
La pioggia incalza
con lo stesso discorso
già da ieri sera
e non si stanca
di cadere a scrosci,
di sbattere sulla finestra,
di coprire il piccolo
orizzonte sul cortile.
Povere foglie
bagnate nelle ossa,
poveri rami spauriti
con lo sguardo in alto.
Una nuvola si sposta,
lascia spazio al silenzio,
ma il cielo non da tregua
a questo isolamento.
Francesca Stassi
scuotono il giorno
senza dargli luce.
La pioggia incalza
con lo stesso discorso
già da ieri sera
e non si stanca
di cadere a scrosci,
di sbattere sulla finestra,
di coprire il piccolo
orizzonte sul cortile.
Povere foglie
bagnate nelle ossa,
poveri rami spauriti
con lo sguardo in alto.
Una nuvola si sposta,
lascia spazio al silenzio,
ma il cielo non da tregua
a questo isolamento.
Francesca Stassi
LA FRASE
Il rumore non può imporsi sul rumore, il silenzio sì.
IL PROVERBIO
Chi semina rabbia e rancore, raccoglie violenza e dolore.
Chi semina amore e pazienza, raccoglie gioia e sapienza.
Non è facile essere "diversi"...
RELAX
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