lunedì 12 novembre 2018

Una riflessione di Maurizio Boschiero


“In questi ultimi decenni, il problema della protezione e del rispetto per ogni forma di vita, sia animale che vegetale, si è posto in maniera prepotente ad ogni latitudine, dai ghiacci del Polo ai deserti equatoriali, dalla steppa russa alle distese americane, retaggio di più o meno recenti scelte politiche ed economiche scellerate che ora stiamo pagando drammaticamente. 
Ormai l'aria, l'acqua, la terra sono inquinate, come è inquinato ed inquinante il nostro modo di pensare, teso ad un consumismo esasperato, ad uno scempio orribile di terreni, boschi, mari e montagne. I corsi dei fiumi sono ormai latrine in cui evacuare ogni rifiuto solido e liquido".
"Boschi e prati sono ormai ricettacolo di barattoli e lattine vuoti, buste di plastica e nylon, quasi fossero le nuove messi di questa terra così violentata e tradita. E l'aria, specialmente nei grandi dintorni urbani, è una specie di cortina fumogena pregna di gas tossici e di polveri sottili che avvolgono e rendono asmatiche città e persone costrette in una morsa infernale che sa di girone dantesco. Ormai i conti non tornano più, come non tornano più le stagioni coi loro ritmi e i loro spazi, come non tornano più uccelli o insetti che hanno abbandonato i loro antichi habitat per nuove e a volte patetiche sistemazioni".
"E' ora di fermarci, dobbiamo fermarci!  Dobbiamo tornare sui nostri antichi passi, sulle orme sagge dei nostri avi che ci hanno consegnato un pianeta integro e sano. Non possiamo permetterci di distruggere in poco tempo un patrimonio che per secoli è stato e che dovrà ancora essere, né possiamo mettere ipoteche sul futuro delle nuove generazioni. Cominciamo a pensare che l'uomo non è il padrone assoluto dell'universo e tutto il resto in subordine, cerchiamo di ricordarci che tutto fa parte del sistema, di un respiro che non va spezzato di cui facciamo parte con uguali diritti di ogni altra specie che sulla terra si affaccia per godere del breve spazio di un'esistenza".
"La strada da percorrere è lunga, faticosa, ma dobbiamo incamminarci cominciando a dare ciascuno il suo contributo. Padroni di noi stessi e delle nostre azioni, prima che padroni della terra.
Io non vorrei lasciare ai miei figli cose o beni materiali, vorrei solo lasciare un mondo ospitale e in pace, una terra che dia ancora buoni frutti per tutti e vorrei passare su questa terra senza lasciare traccia così come fa la neve che copre i campi".
"Non costruiamo nuove strade, ma nuovi sentieri. La Valdastico Nord se fatta, sarà un'arteria sclerotica che inietterà come una siringa una dose di veleno nella nostra valle. Un'overdose mortale per le comunità che da sempre si affacciano sulle rive dell'Astico. 'Darei la Montedison per una lucciola' diceva Pasolini agli inizi degli anni '60. La vedeva lunga. Sono un veneto che piange per la distruzione del proprio territorio e per come sta andando la mia Italia. Tra poco sarò in pensione, ho sempre lavorato in fabbrica, e mi chiedo cosa potrei fare per la mia terra. Sono anche disposto a spostarmi e andare dove c'è bisogno. La cosa pubblica è anche mia. Grazie di tutto davvero”.
Maurizio Boschiero Chiuppano 


2 commenti:

  1. Ciao Maurizio, con piacere leggo la tua lettera indicando con parole precise e molto chiare un problema che sta distruggendo e distruggendoci.
    Quando si incappa in certi comportamenti di talune persone che sversano, buttano, lasciano rifiuti in posti non permessi devi stare attendo se glielo fai notare perchè rischi di prenderti minimo degli insulti o altro. A me è successo rischiando di prendermi le botte.
    Continuiamo a cementificare, come la pedemontana che corre parallela alla già esistente gasparona, ciclabili asfaltate da cima a fondo, strade boschive che sembrano autostrade asfaltate per I turisti che altrimenti danneggiano la loro macchina e previsioni di costruire autostrade inutili. Tutto questo per far piacere a cocessionari di autostrade e altri. Bravo grande maurizio, solo tu come pachi, ti offri per andare anche altrove per fare qualche cosa di sano.

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  2. grazie del commento. Ti dirò che la parte sulla natura e la situazione della terra l'ho scritto esattamente 33 anni fa e da allora tutto è cambiato in peggio. Basta vedere i disastri ultimi. Io sono angosciato. Che terra lasciamo ai nostri figli? Che mondo? Una discarica di immondizie.Un grumo di egoismo e di indifferenza. Per me sulla terra, hanno tutti diritto di esistere, alberi, animali, uomini. In pace.

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