“In questi ultimi decenni, il problema della protezione e del
rispetto per ogni forma di vita, sia animale che vegetale, si è posto in
maniera prepotente ad ogni latitudine, dai ghiacci del Polo ai deserti
equatoriali, dalla steppa russa alle distese americane, retaggio di più o
meno recenti scelte politiche ed economiche scellerate che ora stiamo
pagando drammaticamente.
Ormai l'aria, l'acqua, la terra sono inquinate,
come è inquinato ed inquinante il nostro modo di pensare, teso ad un
consumismo esasperato, ad uno scempio orribile di terreni, boschi, mari e
montagne. I corsi dei fiumi sono ormai latrine in cui evacuare ogni
rifiuto solido e liquido".
"Boschi e prati sono ormai ricettacolo di barattoli e lattine vuoti,
buste di plastica e nylon, quasi fossero le nuove messi di questa terra
così violentata e tradita. E l'aria, specialmente nei grandi dintorni
urbani, è una specie di cortina fumogena pregna di gas tossici e di
polveri sottili che avvolgono e rendono asmatiche città e persone
costrette in una morsa infernale che sa di girone dantesco. Ormai i
conti non tornano più, come non tornano più le stagioni coi loro ritmi e
i loro spazi, come non tornano più uccelli o insetti che hanno
abbandonato i loro antichi habitat per nuove e a volte patetiche
sistemazioni".
"E' ora di fermarci, dobbiamo fermarci! Dobbiamo tornare sui nostri
antichi passi, sulle orme sagge dei nostri avi che ci hanno consegnato
un pianeta integro e sano. Non possiamo permetterci di distruggere in
poco tempo un patrimonio che per secoli è stato e che dovrà ancora
essere, né possiamo mettere ipoteche sul futuro delle nuove generazioni.
Cominciamo a pensare che l'uomo non è il padrone assoluto dell'universo
e tutto il resto in subordine, cerchiamo di ricordarci che tutto fa
parte del sistema, di un respiro che non va spezzato di cui facciamo
parte con uguali diritti di ogni altra specie che sulla terra si
affaccia per godere del breve spazio di un'esistenza".
"La strada da percorrere è lunga, faticosa, ma dobbiamo incamminarci
cominciando a dare ciascuno il suo contributo. Padroni di noi stessi e
delle nostre azioni, prima che padroni della terra.
Io non vorrei lasciare ai miei figli cose o beni materiali, vorrei solo lasciare un mondo ospitale e in pace, una terra che dia ancora buoni frutti per tutti e vorrei passare su questa terra senza lasciare traccia così come fa la neve che copre i campi".
Io non vorrei lasciare ai miei figli cose o beni materiali, vorrei solo lasciare un mondo ospitale e in pace, una terra che dia ancora buoni frutti per tutti e vorrei passare su questa terra senza lasciare traccia così come fa la neve che copre i campi".
"Non costruiamo nuove strade, ma nuovi sentieri. La Valdastico Nord se
fatta, sarà un'arteria sclerotica che inietterà come una siringa una
dose di veleno nella nostra valle. Un'overdose mortale per le comunità
che da sempre si affacciano sulle rive dell'Astico. 'Darei la Montedison
per una lucciola' diceva Pasolini agli inizi degli anni '60. La vedeva
lunga. Sono un veneto che piange per la distruzione del proprio
territorio e per come sta andando la mia Italia. Tra poco sarò in
pensione, ho sempre lavorato in fabbrica, e mi chiedo cosa potrei fare
per la mia terra. Sono anche disposto a spostarmi e andare dove c'è
bisogno. La cosa pubblica è anche mia. Grazie di tutto davvero”.
Ciao Maurizio, con piacere leggo la tua lettera indicando con parole precise e molto chiare un problema che sta distruggendo e distruggendoci.
RispondiEliminaQuando si incappa in certi comportamenti di talune persone che sversano, buttano, lasciano rifiuti in posti non permessi devi stare attendo se glielo fai notare perchè rischi di prenderti minimo degli insulti o altro. A me è successo rischiando di prendermi le botte.
Continuiamo a cementificare, come la pedemontana che corre parallela alla già esistente gasparona, ciclabili asfaltate da cima a fondo, strade boschive che sembrano autostrade asfaltate per I turisti che altrimenti danneggiano la loro macchina e previsioni di costruire autostrade inutili. Tutto questo per far piacere a cocessionari di autostrade e altri. Bravo grande maurizio, solo tu come pachi, ti offri per andare anche altrove per fare qualche cosa di sano.
grazie del commento. Ti dirò che la parte sulla natura e la situazione della terra l'ho scritto esattamente 33 anni fa e da allora tutto è cambiato in peggio. Basta vedere i disastri ultimi. Io sono angosciato. Che terra lasciamo ai nostri figli? Che mondo? Una discarica di immondizie.Un grumo di egoismo e di indifferenza. Per me sulla terra, hanno tutti diritto di esistere, alberi, animali, uomini. In pace.
RispondiElimina