martedì 6 novembre 2018

A Lastebasse, il freddo in chiesa non fa più tremare





Sacrifici sì, ma senza battere i denti. L’impianto termico nella chiesa di Lastebasse ha sempre avuto problemi, tantoché necessitava di essere sostituito. La caldaia è quella della canonica. Don Carlo, ultimo parroco residente, si trovava più volte imbarazzato perché se l’impianto funzionava in canonica, dava problemi in chiesa e viceversa. Spesso con una mazza di legno lui batteva con forza sulla paratoia arrugginita per dare aria in rete. Il rumore che faceva prima della messa era più forte della campana. La gente non ci faceva più caso. Il risultato era che spesso si celebrava al freddo, in una chiesa come quella del paese dove il sole non è un devoto. Con l’arrivo dell’autunno arrivavano anche le lamentele malgrado il metano. A sistemare le cose, ha pensato bene e con congruo anticipo il vivace don Sergio, che ne ha ravvisato l’urgente necessità fin dal suo ingresso, attribuendo priorità all’intervento in occasione dei lavori per la nuova saletta intitolata a don Carlo, che ebbe per primo l’idea di ricavarla nella vecchia sacrestia. Si sa che la chiesa di San Marco ha ancora necessità di qualcosa, come quattro buoni fari nel presbiterio ecc., ma per quanto concerne il clima d’inverno, essa è già in grado di assicurare ai fedeli che, una volta entrati, potranno togliersi la sciarpa e gli altri infagottamenti invernali. (D.G.)





Nessun commento:

Posta un commento

Girovagando

  Il passo internazionale “Los Libertadores”, conosciuto anche come Cristo Redentore, è una delle rotte più spettacolari che collegano l...