sabato 17 novembre 2018

Rénto dale Sete Potense


[ Gianni Spagnolo © 25/10/2018 ]
Confesso che non ho diretta conoscenza delle vicende particolari di Lastebasse riguardo alle famiglie e al tessuto sociale del paese. Capita però d’imbattermi in documenti d’epoca che vi si riferiscono e mi suscitano un po’ di curiosità.
Questo atto è datato 1731, un periodo in cui Lastebasse, come lo conosciamo oggi, non esisteva ancora. Fino ad allora la popolazione viveva sparsa lungo l’alto corso dell’Astico e principalmente a San Fermo, un nucleo abitato di 44 case situato sotto il Kerle dirimpetto ai Tezzeli. Quell'insediamento disponeva anche di una chiesetta, dedicata appunto ai Santi Fermo e Rustico, ma poiché non era officiata, i fedeli appartenevano alla vicina parrocchia di San Sebastiano di Folgaria. Quelle case furono poi demolite in attuazione del Secondo Convegno Roveretano fra Venezia e l'Impero e gli abitanti costretti a trasferirsi più a valle nell'attuale sito, costruito dalla Serenissima trent’anni dopo i nostri fatti. La comunità lastarolla fu sempre in contrasto con Folgaria per l’uso dei boschi e dei pascoli delle Sette Montagne, ovvero il territorio compreso tra la Val Longa, la Val Orsara, la riva destra dell'Astico e il Monte Maggio. Sarà per questo che i nostri vecchi erano usi a chiamare quei posti: Rénto dale Sète Potense.
L’atto è il verbale d’una Vicina Generale dei Capifamiglia per sostituire i procuratori delegati a trattare con la città di Vicenza le questioni relative alle loro montagne.
Il documento è redatto con una calligrafia abbastanza leggibile e perciò ne ometto la trascrizione.
Riporto solamente i nominativi dei Capifamiglia delle Laste Alte, che sono la parte che si legge meno chiaramente: 
  • Antonio Slemer fu Antonio, Governatore
  • Crispin fu Crispin Felipo, Governatore (assente)
  • Crispin fu Giacomo Felipo
  • Giacomo fu Giacomo Felipo
  • Crispin Felipo di Crispin (In nome del padre)
  • Crispin fu Zuane Slemer
  • Lunardo fu Lunardo Dal Soglio
  • Antonio fu Giacomo Slemer
  • Antonio fu Antonio di Guidi
  • Crispin fu Crispin di Guidi
  • Crispin fu Zuane di Guidi
  • Zuane fu Lorenzo di Guidi
  • altro Crispin fu Zuane di Guidi
  • Lunardo fu Zuane Felipo
  • Valentin fu Crispin Felipo
  • Valentin fu Lunardo Dal Soglio
  • Zuane fu Zuane dal Soglio detto Panzalonga
  • Zuane fu Lunardo dal Soglio
  • Zuane fu Lunardo dal Soglio detto Ulber
  • Zuane fu Giacomo Felipo
  • Antonio fu Antonio Slemer Caporale
  • Tomaso fu Antonio Slemer suo fratello
  • Isepo fu Pietro Fiorentin
  • Mattio fu Crispin Jachon (assente)
  • Crispin fu Zuane Felipo (assente)
  • Zuane fu Marito Jachon (assente)
  • Lunardo fu Lunardo di Guidi (assente)
  • Pietro fu Pietro Pergher (assente)
Vediamo che Crispin, (Crispino) scritto: Xspn sia il nome di battesimo più ricorrente, seguito da Zuane (Giovanni) e Lunardo (Leonardo). L'appellativo Crispin sarebbe inconsueto dalle nostre parti e l'astruso sistema di abbreviazione potrebbe farlo confondere con  Crestan Xstn (Cristiano), allora molto diffuso in zona. Il redattore dell'atto però, mi pare usi qui intercalare chiaramente la lettera "P" nel monogramma invece della "T" di altre circostanze riferibili a Crestan. Perciò propenderei per leggere Crispin piuttosto che Crestan; l'interpretazione rimane tuttavia aperta.
M’incuriosiscono i cognomi: Slemer, Felipo e Di Guidi, che non mi sono familiari e che qui vedo ben rappresentati; probabilmente sono poi emigrati o estinti. Pergher, Jachon (Giacon), Fiorentin e dal Soglio si sono invece perpetuati fino ai giorni nostri. L'Antonio fu Antonio Slemer Caporale lo abbiamo trovato anche nel Post sulla Milizia dei 7C e qui vediamo che il grado ricoperto è usato anche come soprannome in paese. 
La comunità è qui chiamata delle "Laste Alte", probabilmente per comodità, dato che, a quanto ne so, le Laste Alte erano la parte di altopiano verso Costa d'Agra non stabilmente abitata. Mi chiedo dove mai si trovasse la contra’ degli Slemer che qui è citata come luogo dell’assemblea. 

Lasciamo questa traccia a qualche lettore lastarollo se vorrà cogliere lo spunto e commentare in merito.
       Laste Alte 1731 (pg. 1/4)
Ft: Archivio di Stato di Vicenza - Arch. Not. A. Toldo q.B.
 - 1725-67 bb. 2189 /V.1
       Laste Alte 1731 (pg. 2/4)
Ft: Archivio di Stato di Vicenza - Arch. Not. A. Toldo q.B.
 - 1725-67 bb. 2189 /V.1



       Laste Alte 1731 (pg. 3/4)
Ft: Archivio di Stato di Vicenza - Arch. Not. A. Toldo q.B.
 - 1725-67 bb. 2189 /V.1

         Laste Alte 1731 (pg. 4/4)
Ft: Archivio di Stato di Vicenza - Arch. Not. A. Toldo q.B.
 - 1725-67 bb. 2189 /V.1


1 commento:

  1. La deportazione,come l’hanno sempre considerata i Lastarolli,avvenne nel novembre del 1752,mentre gli uomini erano a Thiene per le provviste invernali.Le contrade espropriate furono le seguenti:Slema/Filippi - Slemar/Clam(dove risiedeva Antoni Slemar Caporale) - Guidi/Filippi - Guidi- Soglio- Jaconi - Dal Pra’- Clam- Fiorentini- Pergher -Dal Soglio( dove c’era la chiesa di San Fermo e Rustico).Le case demolite furono 44 dove vivevano 61 famiglie.Per 2/3 anni trovarono ricovero presso le contrade di fondovalle(Poste-Busatti-Snideri-Giaconi) in attesa che venissero costruite le case delle Laste Basse,meglio,conosciute allora come Case Nove.La zona abbandonata era conosciuta come -Le sette montagne-.Nel 1753, fu acquistata la montagna delle Laste Alte dalla citta’ di Vicenza,con parte dei soldi(Ducati) che Folgaria aveva versato a fronte dell’espropiazione dell’anno precedente.Nel 1980 io e .Lorenzo Munari,ex sindaco di Lastebasse,cominciammo a fare qualche ricerca storica,topografica e linguistica, che poi lui ebbe il merito di concretizzare in due eccellenti lavori:Lastebasse Toponomastica Cimbra e I Lastarolli - ed.La Serenissima 2002,- dove e’riportato tutto quello che riguarda la storia di Lastebasse , a cominciare dalle contrade delle Sette Montagne prima del 1752,fino ai giorni nostri,

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