Rispetto ad altri luoghi possiamo dire di essere stati fortunati, nessun di noi si è fatto male e le nostre abitazioni hanno subito danni limitati.
Sono appena tornato dal seguente giro: Singela, Casteleti, Fratte, Trugole, Porta, Singela. Devo ammettere che la Singela è distrutta, dal Capitello in su in particolare, solchi dell’acqua di 30 cm, buche, sassi smossi, ma solo una pianta caduta e già liberata dai volontari in moto che ringrazio, Baito dei Bonati salvo, ma ha rischiato, Malga Fratte ok così come il Trugole. Sicuramente ha colpito verso Camporosà. Le foto della Singela non rendono l’idea della realtà, ma vi assicuro che è messa male. Nulla è perduto però, volontà e tenacia e si ripristina.
Alessandro Toldo African
Sono appena tornato dal seguente giro: Singela, Casteleti, Fratte, Trugole, Porta, Singela. Devo ammettere che la Singela è distrutta, dal Capitello in su in particolare, solchi dell’acqua di 30 cm, buche, sassi smossi, ma solo una pianta caduta e già liberata dai volontari in moto che ringrazio, Baito dei Bonati salvo, ma ha rischiato, Malga Fratte ok così come il Trugole. Sicuramente ha colpito verso Camporosà. Le foto della Singela non rendono l’idea della realtà, ma vi assicuro che è messa male. Nulla è perduto però, volontà e tenacia e si ripristina.
Alessandro Toldo African
Bravo, Alessandro! Nulla è perduto. Condivido il tuo pensiero. Di certo la natura e la montagna in particolare stanno già reagendo nel sottobosco distrutto. Dobbiamo prendere esempio da loro.
RispondiEliminaBravo African. Cosi' me piase. Commento telegrafico come di un inviato speciale sul campo di battaglia. Senza fronzoli. Belle foto chiare ed eloquenti. "Nulla e' perduto. Volontà' e tenacia e si ripristina". Condivido il tuo parere.
RispondiEliminaUn paesano