giovedì 29 novembre 2018

Il Grillo Giallo a Fusine di Posina

Potrei intrattenervi per tutta la notte nel raccontarvi gli incontri, le discussioni, gli scambi di opinioni, le amicizie e i silenzi vissuti assieme alle persone che mi hanno fatto regalo della loro presenza nel mio Bed&Breakfast.
Umanità variegata e variopinta; umanità gioiosa e dolente; umanità riflessiva e in cammino.
Donne e uomini, giovani e vecchi, italiani e stranieri, ciascuno con la propria storia, con il proprio zaino pieno di vita: e qui, in Contra' Grilli ciascuno di loro ha lasciato la propria impronta. Dialoghi per lo più dettati dalla lentezza che la Val Posina insegna, altri veloci e sfuggenti nei quali riconoscevo l'amore per la vita schiva. Ricordo gli abbracci ricevuti che mi facevano arrossire, le strette di mani forti e gagliarde, la fatica di alcune partenze... la mia fatica nel vedere certe partenze.
Rammento le albe trascorse nel guardare assieme a persone sconosciute il Pasubio: incanto che si faceva subito conoscenza, stupore che apriva il cuore e l'animo alla reciproca e rispettosa conoscenza.
Quanta vita è passata per Contra' Grilli in questi anni: belle persone con belle storie!
Come non pensare a Renata che nello stadio terminale della sua malattia aveva deciso di trascorrere qui l'ultima vacanza con la sua famiglia. Che donna: consapevole dell'urgenza che la morte la voleva per sè; arrendevole senza cedimenti emotivi.
E quel ragazzino dodicenne, appassionato della Prima Guerra Mondiale, aveva ricevuto dai genitori per la promozione scolastica, un soggiorno da me: per scalare e conoscere il Pasubio. Veniva dall'Abruzzo, non conosceva Mario Rigoni Stern: nella piccola libreria vicino alla sua camera c'era Il sergente nella neve: l'ha letto in due notti.
C'era chi veniva per isolarsi dal mondo, per cercare silenzio.
Altri che venivano per cercare tracce dei propri avi. C' era chi veniva per amarsi: quanta tenerezza e passione ho visto correre sotto i miei occhi: lì c'era il seme della vita!
Ricordo Fabrizio, traduttore di libri: a lui chiedevo di leggermi le poesie di Anna Achamatova in lingua originale. Con Margherita condividevo i segreti per impastare e fare il pane. Con molti dei miei ospiti ho trascorso le rare serate tiepide agostane a guardare le stelle.
Davanti alla stufa accesa invece, ho trascorso qualche umida e fredda mattinata di maggio con due vecchi fratelli emiliani: un loro pro zio aveva fatto la guerra sul Pasubio ed aveva fatto ritorno a casa: raccontando a loro che erano bimbi quanto aveva visto, vissuto e sofferto. Erano ben attrezzati e allenati: le 52 gallerie erano il loro obiettivo... ma non sono riusciti a percorrerle: il più giovane dei due non ha retto all'emozione. Più saliva e più piangeva: la storia non l'aveva semplicemente letta, ma l'aveva ascoltata da chi l'aveva vissuta.
Quante storie, quanti intrecci... e la piccola Elena innamorata del mio orto: si toglieva i sandali per entrare ed accarezzare le verdure.
Il Grillo Giallo chiude e le impronte della bella umanità passata, rimarranno impresse nelle anime di coloro che, nella sfuggevolezza dell'arcobaleno, han saputo donare parole e abbracci.
E semi di pace.
Grazie a tutti voi!
Irma 

3 commenti:

  1. Ero presente all' inauguarazione di questa attività, c' erano anche i Valincantà. Questa notizia mi rende triste. Scrivo da lontano ma frequento le vostre valli. Quando qualcosa chiude in certe realtà, non è mai un bel segnale.

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  2. Ci dispiace veramente tanto!!! Siamo noi a ringraziarti di tutto Irma. Compresi i dolci...

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