martedì 17 settembre 2013

La cascata di Valpegara


amiche in posa alla cascata di Valpegara, 
ma dall'abbigliamento non certo d'estate! 
Credo sia bello che, grazie a delle foto 
che inseriamo in questo blog, 
specialmente le persone della nostra generazione, 
vengano a conoscenza di realtà che finora ignoravano, 
tipo la cascata, o le cascate, 
visto che sopra ce n'è un'altra, di Valpegara. 
Sono scorci, a mio vedere, 
come del resto tanti altri nel territorio, 
che andrebbero rivalutati.

Dietro alla macchia, un viso è stato cancellato

e si vede solo un braccio.
Quella seduta al centro vestita di nero 

è la Maddalena mosca, (la Nena stefanòna) 
mamma di Gino Slaviero (péndola).


(by Clara)

qualche donna da Basso?
Ombrellino da sole, libro in mano, braccialetto...

23 commenti:

  1. Carla! Mi sa che hai preso un abbaglio...
    Sicura che non sia Valpegara?

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  2. Mi pare di avere una foto con la "Pendola" ritratta presso questa cascata.

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  3. Carla ci sono cascato anch'io...questo non è il gorgo, ma Valpegara.

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  4. Il muretto in opera incerta (molto incerta) sul quale sono appoggiate le posteriori burrose mollezze delle fanciulle del primo dagherrotipo, depongono a favore dell'alagolico dubbio. Non mi consta infatti che al Gorgo (Quello di Casotto, con la G maiuscola) esistessero opere di siffatta consistenza e raffazzonatura, né che vi sia soverchia somiglianza fra i due siti. Si tratterrà probabilmente di un episodio del Ratto della Pendola.

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  5. Chiedo venia a todos!!!
    E' vero, quel muretto... in effetti...
    Cambierò il titolo.
    Ma Odette e Alago come mai non fotografano, trasmettono e decantono questi posti di Valpegara?

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  6. Dimenticavo...
    Odette e Alago prego ditemi il titolo perchè io non so nemmeno dove sia e come si chiama sto posto... che così prima di sera correggo. Grazie

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    1. La cascata di Valpegara.
      Alcuni usano il plurale, perché sopra a questa ve ne sono altre, ma scarsamente accessibili e pericolose
      qualora ci si volesse avventurare.
      Io ne sono venuto a conoscenza attraverso le foto dell'artistico fotografo Emilio Sartori "Baruchei" .
      Soprannome preso a S.Piero, credo, attraverso il matrimonio della sorella con un certo Luca Antonio, matrimonio del 1893. Lino , e/o qualche altro, forse sa di una certa "Barucca"? dai "Fodati"?

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    2. Carissimi, vi ricordo che sono in viaggio nel centro del mondo di DALI.Non posso essere presente in stesso tempo nell'altro centro del mondo che sarebbe la cascata di Valpegara. La Wifi funziona, ma lentamente ; il tempo, poi, è UNO solo.
      Ai piedi di questa cascata, tanti anni fà, prima che la sorgente servisse ad altri scopi, (come l'acqua del pozzo fatto da mio nonno di fronte alla casa) c'era un bel laghetto, dove andavamo tuffarsi d'estate, nell'acqua fresca.
      Adesso più RIEN !

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  7. Non era dai fodati ma dai "Costa" la "Barucca".Mi ricordo che una mia anziana cognata parlava
    sovente di una certa "zia Barucca".Ora,Alago,mi devi spiegare esattamente dove si trovano
    queste famose cascate de Valpegara,perchè osservando bene i vestiti e sopratutto i loro
    "calzari" a queste damigelle,non sembrano adatti per un luogo cosi' impervio come descrivi.Se sai esattamente dove si trova,dimmelo che vado a vedere!!!!Ahh,,Sponcio, Sponcio, se vede che no te si mai andà a netare i buei del mascio in te la Tora a" quel tempo", se no te te ricordarisi che se esistea una cascata tanto piu' bella e piu' alta de quela de anco',el gorgo gera un buso.Dopo le dighe e le briglie le ga fato quel che se vede adesso!!!! A parte la Maddalena dai fodati,con il suo inconfondibile volto,probabilmente la sua vicina a sinistra è la moglie di Stefano Baise quello del toro dai Pertele.Le altre sono anziane anche per me...

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    1. Già, le opere d'imbrigliamento e consolidamento fatte nel dopoguerra hanno parecchio alterato l'alveo di Torra e Torretta creando invasi dove non c'erano ed eliminando cascate che erano più belle anche perché c'era più brentana, alimentata anche dalle (allora) prorompenti deiezioni dei Baise sopra. Per un po' ci lavorai anch'io da quelle parti, ma mai a pulire pantassi suini. Per quello ci vuole un'arte che a me purtroppo difettava. Dato che l'Unitalsi mi pare non effettui pellegrinaggi in quei luoghi, mi spiace non poter visitare la cascata valpegaroise della foto, che non mi ricordo d'aver mai bazzicato in gioventù e m'incuriosisce. Ma a giudicare dall'enfasi con la quale Alago si spertica a mettere in guardia che non val la pena in carenza di pioggia, arguisco che ora dev'essere proprio un cesso.

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  8. Grazie Lino!!!
    Allora devi andare in piazza a Valpegara, e prendere il sentiero per Tonezza.
    svoltato l'angolo dell'ultima casa, abbandoni il sentiero per Tonezza e prendi quello a sinistra, che pare quasi piano... prosegui per circa trecento metri, un tratto è in forte discesa, ed arrivi alla cascata. L'acqua ora c'è solo dopo le piogge.
    In alternativa potresti anche, senza arrivare in piazza, salire lungo i prati dietro la casa di Odette seguendo la Valpegara, e forse ci arrivi prima.

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  9. Consiglio comunque di visitare questi luoghi solo dopo abbondanti piogge, decisamente più suggestivo.
    Stessa cosa per l'acqua del Salto, di fronte a Casotto, sotto ai Siroccoli.

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  10. Sono la figlia di Gino Slaviero e la nipote di Maddalena Lucca, la cui foto d'epoca, presso la cascata di Valpegara, è apparsa su questo Blog il 17 settembre.
    Mi dispiace che persone anonime (Signor ALAGO e Signor SPONCIO)usino continuamente soprannomi e facciano sciocchi riferimenti con fraseggi ridicoli e "spiritosi" riguardo persone a loro sconosciute, ma ad altri (in questo caso a me!) care e la cui memoria è degna di rispetto.

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    1. Eccoti qua alla resa dei conti mio caro Sponcio.
      Fra le innumerevoli qualità che hai recentemente enunciato nel tuo bouquet identificativo, hai trascurato la misura e la sensibilità, perché non ci sono. Ora ti riduci a fare il bambino di fronte a chi ti richiama giustamente al rispetto degli altri e alla pertinenza nel commentare in modo debordante i post.
      L’ironia e lo scherzo ci possono stare eccome, ma come vedi non sono graditi in tutti i contesti.
      Una cosa è fare il cascamorto con l’Odette, sciabolare con Lino o pizzicare Alago, che ormai ti hanno inquadrato e hanno anticorpi pachidermici, altra l’allargarsi con persone e in ambiti che probabilmente ti sono ignoti.
      Fa certo specie che un sedicente vetusto gentiluomo come te debba essere richiamato all’ordine come uno scolaretto impenitente.
      Dobbiamo forse dare retta a Philo che suggerisce di compatirti come un’originale un po’ schizzato e di toglierti lo spago?
      A can che morsega caéna curta?
      Però a volte sai essere anche simpatico e arguto, quindi ti lascio con un pensiero di Cicerone, che pare tu abbia frequentato: Domina omnium et regina ratio.

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    2. Oh ben senti qua gianiti! Darme del'originale schissato xe na impertinensa almeno pari ala me mancansa de tato per la quale chiedo venia a chi si sia sentito ferito. Non ne avevo assolutamente l'intenzione, forse per stanare inutilmente Alago mi son lasciato prendere un po' la mano. Tornando a bomba. Mi sembri un Philo in sedicesima: tuto ci ci, gnè gne, ecumenico, bempensante, tendo a ondere i cantùni a petenare i cunigi. Ghe vole anca un fià de bagolo ogni tanto sonò chive la xe na messa cantà, perdindirindina! Desso intanto a vao dal Maule, chissà che el ghesse finio coi funghiti e postà qualcosa de pi interesante. Ciao

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    3. Cio, Sponcio, parto quattro di, e, qua, xe la fine del mondo, altro che centro del mondo col quale te me ghe preso la testa na setimana fà. Desso, dime sa go da cercare dove che xe la to fine del mondo. Al Nord de Valpegara, ancora ? Saria al Casotten allora ? E saria convinta questa volta !

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    4. E stavolta Odette ci posterà alcune belle foto della "fine del mondo"!
      Sponcio ci dirà se è così!

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  11. Cara Manuela, non devi pensare che si stia facendo chissà che spirito su persone che non conosciamo. Tutt'altro.
    A meno che tu non creda che si stiano usando i soprannomi per "berlina"... Saprai che i soprannomi fanno parte integrante del nome e della famiglia, che nessuno ha mai avuto intenzione di sberlinare, mai.
    Se trovi punzecchiamenti sono fra noi, ed è perché servono ad attirare la attenzione, ed arrivare (forse più brevemente) ad individuare le persone delle foto che abbiamo, al fine di saperne dire qualcosa in previsione di realizzare una mostra "permanente", se ci arriviamo; e riportare alla memoria collettiva i nostri cari. Nulla più.
    Siamo convinti che questo sia un mezzo, inoltre, per unificare le varie dx e sn Astico e Torra, dal momento che siamo un unica famiglia piena di intrecci di matrimoni che mai hanno avuto i torrenti come confini.
    Se hai qualcosa di bello ed interessante da dire su tua (zia?, nonna?) farà parte della storia che nascerà grazie alla frequentazione di questo Blog. Se non desideri partecipare, ce ne dispiace, sarà una foto che non pubblicheremo o pubblicheremo "muta".
    Dal momento che sei in contatto, ne approfitto per chiederti un chiarimento: troviamo il soprannome "Pendola" sui registri parrocchiali, nel cognome Lorenzini a Forni... ne sai qualcosa? grazie.

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    1. Cara Manuela, approfitto ancora, mi son dimenticato nel post sopra.
      Per caso questa foto, tu la hai "integra", senza lo sgorbio che ha cancellato un volto?
      E per caso, consoci qualcuna delle altre persone rappresentate?
      Grazie.

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  12. Lino, tu dici di riconoscere solo la Maddalena Luca inconfondibile, e la sua vicina "a sinistra" forse la moglie di Stefano Baise...
    ma a sinistra della Maddalena, o a sinistra di chi guarda?
    Il fatto che due abbiano appoggiati sul grembo due plaid uguali, potrebbe voler dire qualcosa? Plaid o scialli?
    Al giorno d'oggi mai due amiche uscirebbero insieme con capi uguali! ed al tempo poteva capitare solo se famigliari?

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  13. Alago,scusami il ritardo alla tua domanda.Dunque quella al centro della prima fotografia conquellosguardo
    e quel viso inconfondibile e che io ho conosciuto fin da bambino è certamente Lucca Maddalena,nata ai
    CHECCA,nella casa ora abitata da Betele e prima dallo Spagnolo Australiano nostro reporter.Sposo'
    Giovanni Slaviero, un mosca,dai Fodati,mio cugino perchè figlio di Caterina sorella di mia madre Regina,e di altre due sorelle e tre fratelli:i Dalla Via, i Santoni ,provenienti da Tonezza, e paroni tra
    l'altro dell' Osteria al SOIO.Come vedi ho anch'io un po di sangue cimbro nelle vene,sufficiente per poter far arrabbiare Sponcio...La Maddalena,o meglio conosciuta par la "nena stefanona" ebbe una figlia Caterina,ed un figlio Gino mio coetaneo.Il soprannome" pendola" gli fu affibiato a lui perchè aveva la
    "sbesola"molto pronuciata ed i forma di..... Quella di sinistra,guardando la foto potrebbe essere benissimo sua sorella, erano molto dissimili......Quella a destra sempre guardando la foto è la Natalina
    Lucca,"danela" moglie di Stefano Baise,mio cugino ,madre di Livio e della Cleglia, mia coetanea , di
    cui si direbbe oggi giorno "copia conforme".

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  14. Benissimo Lino, grazie. Allora il soprannome, che trovo a Forni, esisteva già e per "analogia" lo hanno dato anche suo figlio. Ho mandato alla Carla una foto molto rovinata, dove si vede la Maddalena con una bimba a fianco, mezza coperta dalle macchie della foto e quindi non ben identificabile.
    E le amiche dietro, di quelle sai dire nulla? Grazie, ciao.

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