fontana del mulìn a Pedescala |
fontanella del cimitero |
fontanella della scuola - quanto ci siamo dissetati a ricreazione! |
fontanella del giardino della canonica |
fontana del Borgo |
Fontana antica, un tempo era davanti alla Chiesa, richiama il fonte battesimale. Si trova sotto la maronàra, in cima alla pontàra |
Fontana della piazza: circa un secolo fa, era stata messa in lungo in mezzo alla strada. (by Lucia) |
Quante fontane a Pedescala ! E bellissime, tutte !
RispondiEliminaProprio vero, tutte belle! Testimoni e datori di vita. I sassi che sa le storie,... quante storie, se potessero raccontare.
RispondiEliminaBelle le fontane ma della piazza io ricordo quelle case (che erano un poco rustiche e non così ben dipinte) perchè la corriera passando ne rasentava le porte e suonava il clacson a manetta!!!!!!Floriana
RispondiEliminaqualcuno sa dire perche la fontana del mulin era cosi larga in confronto alle altre ?
RispondiEliminaMio nonno Menara per il suo laboratorio di falegnameria di Valpegara aveva comprato, anni 20 (non riesco a leggere) delle tavole greggie alla "segheria con lavorazione del legno" PRETTO e C. Pedescala. Lucia, hai sentito parlare di questa segheria ?
Credo perché era solo per lavare i panni, e era accessibile solo da un lato, quindi più lunga in modo dar farci stare lo stesso numero di lavandare...
RispondiEliminaInvece è strano che abbiano fatto che le donne, lavando i panni, volgessero il lato B verso la strada, era uno scandalo! tutte le fontane allora le facevano in modo che il lato B fosse verso monte, non verso valle!
Non sembra adeguata a lavare i panni(non ho esperienza pero !). Forse che questa fontana che mi sembra bassa, doveva servire d'abbeveratoio per le bestie ?
RispondiEliminaIn realtà pare che il fontanone fosse fatto appositamente per consentire alle donne di Pedescala di esporre sconvenientemente il lato Bello verso valle. La non disinteressata perspicacia di Alago ha colto l'essenza.
RispondiEliminaAlleluia Sponcio !...
RispondiEliminaTout est affaire de goût, e, i gusti e colori non si discutono a Pedescala. Apparentemente, a San Pietro, se osserviamo la vecchia cartolina di Gianni, tutti le inclinazioni potevano essere rispettate : si poteva "sti anni" esporre il lato che si voleva, girando attorno alla fontana. (lato chiesa anche ??) A SP "les femmes libérées" avevano già in mente la lavatrice, e, come il tamburo, giravano.
La vasca in cemento del "Mulin" era adibita proprio a lavare i panni, visto che una piccola vena del torrente Assa, usciva quasi "tiepida" e così è stata dirottata nella vasca. Mi ricordo ancora le donne in fila a lavare e poi i panni stesi ad asciugare. Mia mamma mi ha sempre raccontato di aver rovinato tutta la biancheria intima(mutande) perché la suocera le aveva detto di stenderla sui reticolati... altri tempi...Grazie Lucia
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