Proprio vero; è difficile da credere: eppure c'era la cappella di S. Zita, l'ospedale, i baraccamenti, il cimitero... e chissà cos'altro. Il tutto edificato con decoro e spirito artistico che mal si combina con le circostanze belliche. Mi ricordo che con il legname di queste costruzioni era edificato il tetto di casa mia. le travature recavano ancora le tracce degli incastri e la sigla del provveditorato imperiale. Erano squadrate a mano, ma con una grande perizia.
Vi immaginate un po',quale valore avrebbe oggi Camporosà con una simile attrazione turistica se si fossero salvate tutte queste opere e tutte quelle che si trovavano attorno!!!!!! Invece l'assoluta anarchia del dopo guerra,la miseria fisica e morale e sopratutto la fame, spinsero i nostri compaesani a depredare Camporosà e tutto l'altopiano di tutto il materiale che poteva essere utile alla ricostruzione delle case, sinistrate dalla guerra, o venderlo per poter racimolare qualche lira ,svalutata,per poter tirare avanti.Ogni casa poteva vantarsi d'avere un ricordo:chi una porta,chi una trave,chi una finestra etcc....Fino a pochi anni fa la casa de Bepi Mosca e della Mari Toldona poteva sfoggiare al piano sottotetto due meravigliose finestre della chiesa di santa Zita.I Baiti de Boti e de Costante nelle Valpiane ed altri,erano coperti con il materiale che copriva il tetto della Chiesa e delle baracche(lamieroni d'acciaio).Se ne possono vedere ancor oggi,sani,ai Lucca su in Gallina Dalla Zaira ed altrove......
I ga dito a la radio, pena desso, che Sponcio xe entrà a l'ospedale de Camporosà : el se ga taia la lengua.No so mia quala. La latina, l'inglesa, la tedesca, la greca, la francesa, la veneta ? Ma ! Speremo chi posse curarlo. Saria na rovinia seno !
Parché ti" anoninibus" te sarisi tanto vecio d'aver visto come che gera camporosà dal sedese a disdoto??? Se te si cussi sicuro de quel che te disi mitti el to nome vero e porta le prove se no te te fe passare par un poro bauco
xe solo par criticare setu ! el xe malà sto omo : el ga el servelo in fusion. Forse chel fa massa programi par Pici o mate matiche. Dopo el brusa tutto che no se capisce pi niente et che te divi tornare a Adamo. Nol ga mia na s-cianta de Regola de vita. El va a leto chi sa a che ore de la note, el magna mussi e polenta e dopo che ven la Panza sencha chel se acorse. Tasi Tasi
Proprio vero; è difficile da credere: eppure c'era la cappella di S. Zita, l'ospedale, i baraccamenti, il cimitero... e chissà cos'altro.
RispondiEliminaIl tutto edificato con decoro e spirito artistico che mal si combina con le circostanze belliche.
Mi ricordo che con il legname di queste costruzioni era edificato il tetto di casa mia. le travature recavano ancora le tracce degli incastri e la sigla del provveditorato imperiale. Erano squadrate a mano, ma con una grande perizia.
Gran bella foto storica!
RispondiEliminaVi immaginate un po',quale valore avrebbe oggi Camporosà con una simile attrazione turistica se si fossero salvate tutte queste opere e tutte quelle che si trovavano attorno!!!!!!
RispondiEliminaInvece l'assoluta anarchia del dopo guerra,la miseria fisica e morale e sopratutto la fame,
spinsero i nostri compaesani a depredare Camporosà e tutto l'altopiano di tutto il materiale
che poteva essere utile alla ricostruzione delle case, sinistrate dalla guerra, o venderlo per poter racimolare qualche lira ,svalutata,per poter tirare avanti.Ogni casa poteva vantarsi d'avere un ricordo:chi una porta,chi una trave,chi una finestra etcc....Fino a pochi anni fa
la casa de Bepi Mosca e della Mari Toldona poteva sfoggiare al piano sottotetto due meravigliose finestre della chiesa di santa Zita.I Baiti de Boti e de Costante nelle Valpiane
ed altri,erano coperti con il materiale che copriva il tetto della Chiesa e delle
baracche(lamieroni d'acciaio).Se ne possono vedere ancor oggi,sani,ai Lucca su in Gallina
Dalla Zaira ed altrove......
I ga dito a la radio, pena desso, che Sponcio xe entrà a l'ospedale de Camporosà : el se ga taia la lengua.No so mia quala. La latina, l'inglesa, la tedesca, la greca, la francesa, la veneta ? Ma ! Speremo chi posse curarlo. Saria na rovinia seno !
RispondiEliminaMa el ga d'avere anca problemi ai oci me par deso.
EliminaLa radio ha detto se è in chirurgia per i punti o in oculistica?
Si in chirurgia per contare i punti, poi trattaménto làser in oculistica per vista acuta.
EliminaChissà che dopo el lese l'avvenire ne le pianete, Saturno ed altre...
Par mi, el dovaria anca passare alle Carotte, parche le xe bone par la vista !
Intanto la foto no xe mia camporosà
RispondiEliminaParché ti" anoninibus" te sarisi tanto vecio d'aver visto come che gera camporosà dal sedese a disdoto???
RispondiEliminaSe te si cussi sicuro de quel che te disi mitti el to nome vero e porta le prove se no te te fe passare par un
poro bauco
xe solo par criticare setu ! el xe malà sto omo : el ga el servelo in fusion. Forse chel fa massa programi par Pici o mate matiche. Dopo el brusa tutto che no se capisce pi niente et che te divi tornare a Adamo. Nol ga mia na s-cianta de Regola de vita. El va a leto chi sa a che ore de la note, el magna mussi e polenta e dopo che ven la Panza sencha chel se acorse. Tasi Tasi
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