Concedetemi anche un piccolo omaggio al Paese
che per qualche anno mi ha avuta fra i suoi cittadini
ed è con un po' di vergogna che vi confesso
che ho iniziato ad apprezzarlo molto di più
quando sono andata via di quando ero residente,
non solo, questo sentiero non l'ho mai percorso,
al tempo era più pigra di adesso, ma ce l'ho "in agenda".
(vi ricordate la figuraccia che ho fatto con Piero per il Cristo?)
Siamo comunque sempre "nella Val d'Astico"...
Sentiero dei Girolimini
da Piovene Rocchette al santuario Madonna dell'Angelo
e al santuario Madonna del Summano
Escursione tra le più belle del vicentino, da Piovene Rocchette si sale al monte Summano,
la poderosa cima piramidale che si osserva da tutta l'alta pianura vicentina,
ultimo baluardo della lunga dorsale Forni Alti-Rione-Priaforà-Novegno-Summano che si dirama dal massiccio del Pasubio,
tra la val d'Astico e la val Leogra (Schio-Thiene).
Dalla chiesa parrocchiale di Piovene, direzione Schio lungo la strada principale per qualche centinaio di metri,
prendere (dx)(cartelli) una stretta ripida stradina (o poco dopo la scalinata dalla piazza municipale)
che sale allo slargo panoramico nei pressi dell'ex convento/ospizio dei Girolimini.
Sulla sinistra (indicazioni e grande tabella informativa sul sentiero
Girolimini, o sentiero Gerolimini)
si dirama il sentiero che conduce al santuario della Madonna
dell'Angelo, raggiungibile anche per l'ardita stradina asfaltata della
Via Crucis.
Il sentiero è molto bello, magnificamente mantenuto e offre a metà salita un bellissimo posto panoramico
sullo sbocco della Valdastico e il versante meridionale dell'Altopiano di Asiago.
La salita è sempre ben sostenuta con qualche tratto piuttosto ripido e si sbuca sulla stradina asfaltata nei pressi
del bel santuario della Madonna dell'Angelo (parcheggio, bar/ristoro).
Poco oltre si dirama sulla sinistra (tabelle) la lunga mulattiera che,
zigzagando tra la dorsale orientale del Summano,
conduce alla sella dove si trova lo splendido edificio del santuario
della Madonna del Summano, meta principale della nostra escursione.
Il largo sentierone s'inoltra per buona parte nel fitto bosco misto e
tuttavia offre qualche splendido scorcio sia sul versante della
Valdastico
e sia sull'alta pianura vicentina, in giornate terse fino ai Colli
Euganei e al mare.
Il sentiero è tutto in salita abbastanza ripida e sostenuta, sempre piacevole e abbastanza vario, senza alcuna difficoltà.
Dopo un ampio slargo panoramico, un'ultima tirata ci conduce alla
selletta sotto la cima del Summano dove si trova il Santuario.
Per completare l'escursione, ulteriori 100 metri di dislivello servono
per raggiungere la cima del Summano (sentiero e scorciatoie erbose),
sovrastata da una grande croce in cemento e con un Cristo molto
impressionante.
Da antica tradizione, in cima al Summus Manium ("Mani" era una religione persiana diffusa tra i romani)
si trovava un tempietto pagano in onore di Plutone, il sommo deo degli inferi.
La forma conica bicuspide del monte ricorda infatti un vulcano,
sebbene si tratti di una struttura prealpina calcarea/dolomitica.
Non mancano tuttavia intrusioni basaltiche che ne formano il substrato
e, per alcuni aspetti,
lo accomunano alle vicine colline "Bregonze" a Zugliano, e alla
dorsale collinare dei porfidi vicentini (Malo).
Il Summano si erge isolato tra la valle dell'Astico e l'alta pianura vicentina ed è visibile da tutto il Veneto centrale,
inevitabile che fosse un vero faro mistico fin dalla preistoria,
dove in ogni altura prealpina significativa s'insediava un castelliere o un tempio sacro.
A conferma, nei pressi della cima sono stati ritrovati reperti
preistorici e ricca documentazione archeologica di epoca romana.
Sulle pendici del monte, nel covolon di Bocca Lorenza (Santorso), sono stati rinvenuti numerosi reperti paleoveneti.
Ai piedi del monte si estendeva una centuriazione di epoca romana e un
importante insediamento militare denominato 'Campo Romano',
nell'area dell'attuale zona industriale Schio-Santorso.
Le fonti tradizionali riferiscono che San Prosdocimo, discepolo di San Pietro,
primo vescovo di Padova ed evangelizzatore della pedemontana vicentina e degli altipiani (fine del I sec d.C.),
si adoperò per demolire l'idolo pagano adorato nel tempio del Summano, 'riciclando' la venerazione popolare
nel culto alla Vergine Maria denominata "Regina Montis Summani"
trasformando il tempietto nel santuario tra i più antichi e venerati dello Stato Veneto.
Alcune buone mulattiere raggiungevano già in antichità l'importante cima.
La principale partiva dal borgo di Piovene, insediamento eneolitico conosciuto anche come Castel Manduca,
ed era strada di pellegrinaggio già in epoca preistorica.
Il nome del vicino paese di Santorso deriva dal culto a Sant'Orso, che
tradizione vuole morto -e sepolto- in questo luogo,
nobile cavaliere di Carlo Magno assieme al quale stava recandosi
pellegrino sul monte, lungo l'itinerario che
dalla parrocchiale, passando per il santuario di Sant'Orso e i resti
dell'antichissimo castello, conduce anch'esso sulla cima del Summano.
Ampliato a stradina (sterrata) è divenuto una 'Via Crucis' molto frequentata dai fedeli.
Del 1300 i documenti attestano donazioni, nei borghi di Piovene e Santorso,
a favore dei frati Eremiti insediati nel piccolo monastero sul Summano.
Nel 1452 Vicenza impone che il Santuario e l'Eremo siano tenuti dalla congregazione del Beato Pietro Gambacurta da Pisa,
affidando l'insediamento ai frati di San Girolamo (detti Girolimini o Gerolimini).
Il santuario venne ingrandito ed impreziosito, la monumentale vera da pozzo è del 1505.
Nel frattempo s'insediano a Piovene dove, in Riva dei Frati, costruiscono un convento e un ospizio per pellegrini,
d'appoggio al santuario e all'eremo sotto la cima del Summano.
Nel 1592 l'ospizio di Piovene venne ampliato con la costruzione di una chiesetta lungo la monumentale scalinata
ai cui estremi si trovano due grandi fontane.
Nel XVII secolo il convento di Piovene, l'eremo e il santuario del
Summano godono di notevolissima fama in tutto lo Stato Veneto,
e sono continua meta di pellegrinaggio per le grazie e i miracoli
dispensati dalla Madonna.
Incessanti processioni parrocchiali, con centinaia di fedeli, si
alternavano a chiedere protezione dalle pestilenze
che si susseguivano nel XVI e XVII secolo.
Lungo la stradina che sale al Summano, già da allora, vennero ricavate cappelle votive della Via Crucis e un sacello,
detto "Dell'Angelo", nella conca affacciata sul borgo di Piovene ad un terzo della salita al Summano.
Nel 1777 il Senato della Veneta Repubblica decreta la soppressione di
numerosi conventi e ordini religiosi, tra i quali il convento di
Piovene.
Il santuario mariano al Summano venne abbandonato e cadde in
decadenza.
Preziosi reperti sacri vennero donati alla parrocchiale di Piovene,
alla chiesa del Santo a Santorso venne portata l'immagine marmorea
della Madonna scolpita nel 1730 in sostituzione dell'antica icona
lignea.
L'antica immagine lignea della "Regina Montis Summani" venne portata
nel sacello Dell'Angelo, che venne ingrandito
diventando l'importante santuario dove ancora è conservata.
Nel 1892 la decrepita chiesa del Summano venne parzialmente ricostruita sulle forme settecentesche,
per iniziativa del parroco di Santorso e con i generosi finanziamenti del senatore Rossi.
Vennero richiamati a Piovene i frati Girolimini ai quali il Senatore assegnò una villa a Santorso,
trasformata in convento e tenuta fino alla soppressione dell'ordine (1933).
Il monte ha una flora particolare perché fin dalla preistoria era
consuetudine che i pellegrini, dapprima pagani, poi cristiani,
piantassero fiori della propria terra d'origine.
Splendido percorso.Uno dei piu'belli della nostra valle con vedute magnifiche sulla pianura veneta ,sull'altipiano,e alla cima, tutte le nostre montagne ,e lontano fino alle alpi.
RispondiEliminaMa forse dal punto di vista panoramico è piu' indicato quello che parte da Santorso per il crinale.E' piu' lungo,ma a mano a mano che si sale il panorama cambia fino alla cima, dove i due sentieri si congiungono poco prima della chiesa.Per percorrerli,i due,non ci vuole solo buona volontà,ma anche un poco di allenamento...........A bon intendeur......