martedì 30 luglio 2013

Festa itinerante Vicentini nel mondo


FESTA ITINERANTE 
DEI VICENTINI NEL MONDO 
A VALDASTICO

Per capire i numeri  dell’emigrazione avvenuta  in Valdastico nel secolo scorso, basta andare a fare un giro per le contrà del Comune, durante l’estate. La maggior parte delle case abbandonate durante il resto dell’anno, tornano a vivere quando arrivano le persone che se ne sono andate: i figli, i nipoti, le famiglie che riscoprono e rivivono le loro radici. Ritornano alla loro valle, rispolverano ricordi, si riempiono il cuore di affetti; è come ritrovare un po’ di se stessi che in altri luoghi non può farsi presente, non riesce a venir fuori. A San Pietro Valdastico, il 15 agosto di ogni anno, presso la Cappellina dell’Emigrante, tante persone lontane tornano per rivivere una giornata a loro dedicata: 
il Comitato  degli emigranti, con il presidente Luciano Toldo (Baga), si prodiga perché non venga mai dimenticata questa ferita che il paese ha dovuto subire portando via generazioni intere. 
Per questo, l’Amministrazione Comunale, ha voluto che la Festa itinerante dei Vicentini nel mondo, si svolgesse anche nel Comune di Valdastico; lo aveva richiesto ancora nel 2005 e dopo quindici anni dal suo inizio, questo avvenimento, che richiama tante persone, si è svolto a San Pietro il 7 luglio 2013. Nella nostra zona il rappresentante dell’Ente è Giorgio Slaviero mentre il presidente è Giuseppe Sbalchiero.
La festa è iniziata sabato 6 luglio a Pedemonte, dove si è tenuto un ricordo pubblico di Danilo Longhi che è stato tra i fondatori dei Vicentini nel mondo; momento  che ha visto molta partecipazione. 


La domenica mattina il corteo, partito dalla Cappellina dell’Emigrante, è arrivato alla chiesa preceduto dalla Banda Cittadina di Cogollo del Cengio, che ha accompagnato l’arrivo di numerose bandiere, labari, autorità e tantissime persone. La santa messa, è stata animata da un coro particolare: persone di vari paesi che si sono messi insieme per rendere più significativa la cerimonia. 

Una chiesa gremita che ha ascoltato attenta l’omelia; è stato ricordato che l’uomo è sempre in cammino, è sempre un migrante perché ancor oggi, si emigra in continuazione. Non era un giorno di festa quando i nostri paesani sono partiti, - ha continuato il celebrante - hanno portato nel cuore il paese, si tengono stretti i ricordi, alcuni hanno tenuto saldi i legami con chi è rimasto; tutti hanno cercato lavoro con dignità. Sono stati ricordati i tempi duri dell’emigrazione, le valige di cartone, i lunghi e interminabili viaggi, il fatto che, in  ventiquattro ore, quelle persone sono diventate completamente analfabeti. Avevano la loro lingua, la loro cultura, le loro radici che il paese che li ha ospitati ha cancellato: per questo chi emigra vive sempre una  situazione particolare. 
La S. Messa è terminata con la lettura, da parte di persone emigrate, di alcune poesie molto toccanti. La festa è continuata nel capannone allestito appositamente dove hanno trovato posto circa quattrocento persone a cui è stato servito il pranzo con la collaborazione di molte associazioni del territorio che hanno lavorato insieme perché tutto andasse bene. 


Prima del pranzo, ci sono stati vari interventi: dal presidente Sbalchiero, a Berlato Sella, Ciambetti, Calgaro e alla fine il sindaco Toldo che ha ricordato quanto sia ancora vivo il problema dell’emigrazione legato al lavoro. Come un tempo si parte per paesi lontani in cerca di prospettive di vita migliori; certo è un altro tipo di emigrazione, ma il problema torna e porta lontano tanti giovani che qui da noi non possono avere spazio, né possibilità. Tutto questo è veramente triste e fa pensare. 
E’ stata poi consegnata una targa ricordo alla moglie di Danilo Longhi, per l’operato  che ha svolto e per quanto si è prodigato per l’Ente dei Vicentini nel mondo. A seguito, l’architetto Luisa Fontana, ha descritto il progetto per la risistemazione del parco vicino alla cappellina dell’Emigrante; questo progetto vedrà il parco esistente, adibito a parco-giochi, a una specie di ricordo per gli emigranti. Durante il pranzo, l’intrattenimento di Claudio Cappozzo ”Cantastorie di medicina popolare” ha portato una nota di ricordi e di allegria. 

Come chiusura della manifestazione, un collegamento via Skype con il sindaco, consiglio comunale e Gino Ferri, cittadino onorario di Valdastico e promotore del gemellaggio con San Pedro Encantado, nel Rio Grande do Sud, Brasile, ha portato il saluto dei presenti dall’altra parte del mondo. Anche con il sindaco di Florennes in Belgio, c’è stato un caloroso saluto visto che nel paese, circa duecento persone provengono da  alcune contra' di San Pietro.

Una giornata piena, veramente traboccante di sensazioni, emozioni, ricordi, gioia, allegria e amicizia: preparata con cura con l’aiuto di tante persone disponibili, un grande grazie a tutti quelli che si sono prodigati; 
è stata una giornata importante che di certo sarà ricordata. 
Ricordare le tante persone partite con tanti sogni nella valigia, partite lasciando al paese la famiglia per poter mandare un sostentamento, partite verso paesi sconosciuti dove erano forestieri e quindi hanno faticato ancor di più a essere accettati … 
Ricordare con riconoscenza, ma con lo sguardo verso il futuro: 
lo spopolamento delle valli non si potrà più risanare, ma tutto questo deve essere un incitamento perché questo fenomeno non le spopoli dal tutto lasciandoci privi delle nostre radici.

                                                                       Lucia Marangoni

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