Il corpo scricchiola, la mente si confonde, molti amici sono già andati… Ma se devo salvare qualcosa nell’età che avanza è questa nuova capacità di percepire il tempo.
Il suo scorrere veloce è un cruccio, ma ti regala anche il sapore delle cose.
Da giovane tutto pare eterno e c’è poco spazio per assaporare l’oggi, stritolato dallo ieri che sembra non contare nulla, e dal domani che è tanto lontano da non sembrare nemmeno vero. La gioventù è l’età dei programmi. Il mese prossimo farò questo, l’anno venturo andrò laggiù, dopo la pensione avrò tante possibilità…
La mia età invece non è fatta per programmi lontani.
Ci si accontenta di ogni giorno ricevuto, di ogni esperienza, di ogni battito di cuore. Perché non sappiamo quanti ne avremo ancora. Magari potrebbe anche essere l’ultimo…
E allora si impara (se si impara) il piacere dell’effimero.
Ora vedo la mia vita come una partita di calcio che è ancora in corso. Ma siamo oltre l’80’. Che dirvi? Conto che l’arbitro segnali un bel recupero. Mi sa che in zona Cesarini mi aspettano ancora un sacco di belle cose! Alla faccia della vecchiaia…"
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