Questo scritto risale a molti mesi fa, quando alcuni animatori di Arsiero mi hanno chiesto di scrivere le impressioni avute durante un incontro, dovevo scrivere ciò che avevo percepito da nonna, ma non potevo diffonderlo se prima non fosse uscito nella nuova Stella Alpina, la pubblicazione Parrocchiale dell’Unità Pastorale Astico Cimone Posina, così ho atteso e me ne sono dimenticata…
Ora, anche a distanza di parecchio tempo, ho pensato di proporlo perché fra le tante notizie negative di cui siamo attorniati, quando c’è qualcosa di buono abbiamo il dovere di renderlo noto, così da vedere la positività che c’è anche nelle piccole comunità e trarne buoni esempi.
Veglia penitenziale dei giovani ad Arsiero
Ogni individuo, nella vita, è in continua ricerca: qualsiasi sia la ragione che ci fa muovere e ci dà la motivazione per crescere, è una cosa che aiuta ad ampliare il nostro bagaglio.
Da anni, io sono in continua ricerca: cerco quello che mi fa bene al cuore, rasserena l’anima, dandomi la sensazione di pace e gioia che contribuiscono al cammino di crescita interiore, non sempre facile, che cerco di fare.
Per “cibarsi” di quello che serve per questo tipo di crescita, bisogna essere disposti a muoversi, a mettersi in discussione, a partecipare a incontri a tema che spesso sono proposti nei centri più grandi, lontano dai nostri piccoli paesi. Sono convinta che, se una persona sente questo desiderio, la distanza sia facilmente superabile.
È grazie a un permesso speciale avuto dagli Animatori dei Gruppi Giovani di Velo D’Astico e Arsiero, che venerdì 17 marzo 2023, ho potuto partecipare a una Veglia Penitenziale in preparazione alla S. Pasqua.
Un folto gruppo di giovani si è trovato nell’Oratorio di fianco alla Chiesa di Arsiero e, guidati dai sacerdoti e dagli animatori, ha potuto riflettere, pregare, ascoltare quanto proposto.
La stanza, svuotata dei banchi era stata preparata in modo da aiutare a vivere bene questo momento: tappeti sul pavimento, candele accese e luci soffuse, davano la sensazione di calore e d’intimità. Il tema della veglia, “Felici e Contenti”, con le riflessioni, i canti, il brano del Vangelo di Giovanni, i gesti, i silenzi, sono stati gli ingredienti per una serata speciale, dove ho visto ragazzi e ragazze di vari paesi, stare insieme e condividere un momento importante.
Al centro dell’Oratorio, una carriola piena di terra buona con cui, a un certo momento, ognuno ha potuto riempirne dei vasetti dove di seguito ha messo dei semi, con l’impegno di prendersene cura per vederli nascere e crescere. Nel pieghevole che era stato consegnato, un ampio spazio era dedicato alle riflessioni su cosa ci fa “felici e contenti” ed è stato bello vedere i ragazzi chini sui fogli, mentre scrivevano i loro motivi di gioia.
Li guardavo e pensavo a quanti motivi abbiamo per essere felici, bastava guardarsi attorno e scoprire il bello di ritrovarsi e condividere questi momenti. Poi, grazie ai sacerdoti, lentamente e a piccoli gruppi, tutti si sono accostati al Sacramento della Riconciliazione per poi ritornare in oratorio e fare quel gesto chiesto in precedenza dagli animatori: abbracciare un ragazzo/a che non si conosceva.
Dapprima un po’ titubanti, ma con l’aiuto dei più grandi, tutti si sono sciolti e gli abbracci a cui ho assistito, sono stati veramente pregni dei più profondi sentimenti.
Sono certa che in tutti sia rimasto qualcosa di importante di questa veglia, che la gioia della condivisione sia sempre motivo di crescita e di arricchimento, che ogni sguardo, ogni abbraccio, siano stati doni preziosi.
Sono grata per aver potuto partecipare alla serata perché, vedendo quei ragazzi ho capito che nonostante tutto, c’è ancora tanto di buono nelle nostre piccole comunità e bisogna valorizzarlo e farlo conoscere.
Sono rimasta stupita di come abbiano rispettato i momenti di silenzio e di preghiera, di come siano stati partecipi e attenti; credo sia merito di chi anima i gruppi e cerca sempre di trasmettere i veri valori della vita e il rispetto dell’altro.
Grazie quindi a tutti gli animatori che scelgono di passare del tempo con i ragazzi, preparandosi assieme per affrontare tematiche che sono sicuramente di aiuto per la buona crescita, anche nella fede, di tanti individui che saranno uomini e donne del domani.
Ho guardato e ho visto con gli occhi di una nonna: quello che ho percepito mi ha fatto bene al cuore e mi ha dato uno stimolo per proseguire con i gruppi dei ragazzi delle medie che porto avanti nella mia Parrocchia.
Certo è, che guardando gli animatori, per un attimo ho sognato di avere la loro età, perché sicuramente, si può trasmettere molto di più, specialmente nella fede, se si è più vicini a loro, al loro modo di vivere e di comunicare.
Mi sono sentita tanto lontana per età, ma vicina come idee ed entusiasmo e questo grazie alla semplice genuinità con cui mi hanno fatto sentire parte di tutto il gruppo.
Grazie ancora di cuore e buon cammino a tutti!
Lucia Marangoni
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