Ecco, io non so se voi abbiate letto o no il libro del generale, non so cosa ne pensiate e non m’interessa se siete di destra, di sinistra o di centro.
Però c’è una cosa che non vi hanno detto né i giornali di destra né quelli di sinistra, né chi sostiene il generale né chi gli si oppone, e io questa cosa voglio dirvela, anche se a molti probabilmente non piacerà.
Vedete, in tanti si domandano perché questo libro sia diventato il caso editoriale dell’anno, il libro più letto, chiacchierato, criticato e venduto. Ma sapete una cosa? Non è stato un caso! Non sono stati né i lettori, né le idee espresse dal generale, né qualche altra strana forza oscura.
Chiunque lavori in ambito editoriale, chiunque conosca le dinamiche che stanno dietro il mondo del libri, sa benissimo che un libro auto pubblicato può vendere al massimo, se gli va bene, un centinaio di copie.
Ricordate invece cos’è successo quando uscì il libro del generale? Ogni giorno, ogni ora fioccavano articoli sui giornali, in televisione, alla radio. Coloro che in teoria si battevano per boicottare il libro hanno fatto in modo e maniera che in Italia non si parlasse d’altro. E davvero pensate che sia stato frutto d’ingenuità o di stupidità? La verità è un’altra, e questa è una cosa che sia la destra, sia la sinistra fanno di continuo:
vi distraggono.
Fanno in modo che siate sempre distratti. Assorbiti. Impegnati.
«George Orwell aveva capito tutto, ma al rovescio. Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello, si dà da fare per tenere viva la tua attenzione in ogni singolo istante di veglia». E sì, vi danno qualcuno da odiare o per cui fare il tifo, per dividerci, per calamitare la nostra attenzione, per impedirci di pensare o di chiedere loro: «ma che diavolo state facendo per noi e con i nostri soldi?»
G. Middei
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