GRECCIO 1223 - VALDASTICO 2023
800 ANNI DI PRESEPIO
Che cos’hanno in comune il piccolo borgo medievale di Greccio, in provincia di Rieti e il nostro altrettanto antico paesello?
Più di quanto si pensi.
Innanzitutto, entrambi sorsero sul costone di una montagna, e le prime notizie che li riguardano risalgono al X-XI secolo. Per questa loro posizione geografica, inoltre, furono nel Medioevo luoghi mistici, di preghiera, con monasteri attorno ai quali si raccolse gente umile e laboriosa.
Qualità, queste, molto care a San Francesco d’Assisi, il quale, visitando Greccio, vi si affezionò al punto tale da sceglierlo come luogo ideale per allestirvi il primo presepe della storia, di cui quest’anno si celebrano gli 800 anni.
Risale al 1223, infatti, la prima rappresentazione “tridimensionale” della Natività, fino a quel momento raffigurata solo nei dipinti. Ma c’era un altro motivo che rendeva l’idea del presepe tanto originale e innovativa: nonostante le rievocazioni a carattere religioso fossero da tempo una consuetudine, mai avevano avuto come protagonista la Sacra Famiglia. Per comprendere la portata di tale novità nella Chiesa, basti pensare che San Francesco ne chiese il consenso nientemeno che al Papa, Ottone III.
Ma come maturò in San Francesco l’idea di un presepio?
Il Santo d’Assisi era tornato dal suo viaggio in Terra Santa con l’ardente desiderio di poter rivivere e trasmettere a tutto il mondo l’intensa spiritualità e la fede vissute in quei luoghi sacri ma lontani. Questo desiderio si poteva realizzare soltanto in un modo: riproducendo “in loco” una piccola Betlemme. Cosa che fece in una grotta di Greccio la notte di Natale del 1223, mettendo per la prima volta in scena la Natività con un presepe vivente.
La rappresentazione ebbe molto successo, toccò il cuore della gente, a cui era stato indicato un modo per poter avere il “Bambinello di Betlemme” sempre vicino, a casa propria. A tal fine il presepe cominciò a diffondersi sotto forma di statue e statuine divenute familiari: dapprima nelle chiese e poi, nel corso dei secoli, nelle case dei nobili e della povera gente.
Si era inaugurata una bellissima tradizione, ancora viva dopo ben otto secoli.
Ora, facendo un salto nel nostro passato, proviamo a chiederci: “Se, nel 1223, San Francesco avesse fatto visita al nostro paesello, avrebbe immaginato anche qui una piccola Betlemme?”
Noi crediamo di sì.
L’atmosfera che respiriamo oggi quando ci aggiriamo in silenzio tra le vecchie case, i suggestivi portici, le antiche e strette vie dei nostri borghi, ricorda da vicino quella del presepe.
È per questo che, in occasione di un anniversario tanto straordinario, vi invitiamo tutti ad esserne protagonisti, guardando la nostra Valle con lo stesso sguardo che vi avrebbe posato San Francesco.
Ciascuno di noi potrà contribuire a celebrarlo con un proprio presepe da allestire o posare nel luogo che più lo ispira: all’esterno della propria casa, lungo una via, sotto un portico, sul davanzale di una finestra... La Valle offre luoghi meravigliosi!
Da parte nostra, vi forniremo un attestato di partecipazione con il logo creato apposta dalla Universalis Federatio Praesepistica per gli 800 anni della prima rappresentazione, da appendere accanto al presepe.
Sarà un simbolo che virtualmente unirà le nostre famiglie e i visitatori in un’ideale via della Pace.
Per info e adesioni all’iniziativa:
presepinvalle@gmail.com
oppure whatsapp 345 2418155 / 328 3013246
A presto!
Amici del Presepio Valdastico
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