lunedì 20 novembre 2023

Esserci sempre e comunque: questo fa la differenza!


Nella nostra piccola comunità di Pedescala, dove tutti si conoscono, ogni avvenimento lieto o triste, accomuna ogni persona e ci si sente coinvolti in ogni storia che in qualche modo, anche se non direttamente, tocca le nostre vite. Ancora di più quando accadono fatti gravi, dove speranza, sofferenza e dolore ci accompagnano, il sentirsi uniti può dare forza. 

Domenica 12 novembre 2023, dopo la notizia che il paesano Renzo Giacomelli non aveva fatto ritorno a casa, in molti si sono sentiti accomunati da sentimenti di amicizia, condivisione, aiuto, sostegno. 

Oltre alla Protezione Civile, al Soccorso Alpino, ai Vigili del Fuoco, all’Arma dei Carabinieri, ai tanti Cacciatori, molte persone si sono aggiunte per aiutare nella ricerca durante la serata e la notte. 

Al Portego de Campesàn, nei locali della Pro Loco di Pedescala, è stata allestita la Base Operativa dove i vari Gruppi venivano coordinati per le ricerche e dove avveniva il controllo di ogni squadra; al piano terra un andirivieni di persone che davano la loro disponibilità, chiedevano notizie o facevano compagnia ai famigliari in ansia per la sorte del loro caro. Il paese è stato sconvolto dalla notizia, dalle luci dei lampeggianti e dal rumore dell’elicottero che a notte fonda scandagliava la Val D’Assa e volava sopra l’abitato facendo tremare i vetri delle case. Quel rumore, nel silenzio della notte, raccontava di persone che continuavano a cercare, mentre tante preghiere si sono levate al cielo. Una lunga notte, interminabile… Molti volontari hanno dormito al Portego in attesa di riprendere le ricerche alle prime luci dell’alba. Un’alba triste e dolorosa perché, grazie al drone dei Vigili del Fuoco, era stata individuata la posizione del  telefono, ma le speranze si erano affievolite, eppure si voleva con tutte le forze sperare… fino al momento del ritrovamento del corpo senza vita. 

Eravamo tutti affranti, increduli e sgomenti; i tanti “se” o i “ma” non potevano cambiare le cose, così ci siamo sostenuti a vicenda con parole fatte di sguardi e di silenzio… 

Le faticose e lente operazioni di recupero e di trasporto, hanno tenuto impegnati i vari Gruppi per ore, mentre in Pro Loco si aspettava, cercando di rifocillare con bevande e cibo, quanti ritornavano infreddoliti dalla Val D’Assa. 

Un triste epilogo, una disavventura che è costata la vita di una persona e che ha gettato nella disperazione i famigliari e tutte le persone che conoscevano Renzo.

Per due volte io sono passata in situazioni simili e posso dire che in tutte le fibre del mio corpo, ho risentito forte e vivo il mio dolore e ho condiviso pienamente quello che altri stanno vivendo e che sarà molto faticoso da superare. 

Non si guarisce mai, si vive in un altro modo, ma le ferite rimangono e bruciano sempre, i vuoti non saranno mai colmati, mai… Ma in tutto questo, vedere la disponibilità di tanta gente, l’accoglienza che è stata riservata a ogni Gruppo di Volontari da parte della Pro Loco nel mettere a disposizione quello che si poteva, è senza dubbio un segno di grande amicizia e di condivisione. 

Tutto questo è una grande risorsa che è stata un “dono” e credo abbia avvolto come in un caloroso abbraccio i famigliari di Renzo.  

Questo mettersi a disposizione è stato fatto a prescindere dal fatto che lui era lo Chef della Pro Loco: per qualsiasi persona che si fosse trovata in situazioni simili, la risposta sarebbe stata la stessa.

Anche questo è essere comunità, non solo nei momenti di festa e di allegria, ma soprattutto in quelli di difficoltà, di angoscia, di dolore; questo è far sentire la propria presenza in qualsiasi modo possibile, così da sentirsi uniti per un unico scopo, per il bene degli altri. Anch’io, nonostante la difficoltà e l’agitazione, sono stata felice di sentirmi parte di tutto questo e perciò voglio ringraziare tutti per ogni più piccolo gesto che è stato fatto in questa occasione.

Queste non sono sicuramente notizie da prima pagina: la cronaca racconta fatti e informazioni, ma anche se non sono cose eclatanti, a mio avviso sono le più grandi e vanno evidenziate proprio perché questi sono i gesti importanti per un paese e i suoi abitanti.  

Grazie alle tante Associazioni di Volontari con la V maiuscola, che con vera professionalità sono presenza sicura sul nostro territorio e che spesso si trovano in situazioni di particolare difficoltà, ma che fanno di tutto per portare il loro aiuto: sono Angeli Speciali  cui va la mia riconoscenza per quanto hanno fatto in passato, fanno al presente e faranno in futuro.

Lucia Marangoni (Dàmari)

Pedescala 16/11/2023


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