mercoledì 15 novembre 2023

Filosofia, cultura e...


Ora ognuno tende a separare la propria persona dagli altri, ognuno vuol sentire in se stesso, da solo, la pienezza della vita, ma intanto, invece di questa pienezza, il risultato di tutti i suoi sforzi è un completo suicidio, perché si cade nell’isolamento assoluto. 
Nel nostro secolo, infatti, gli uomini si sono tutti divisi in tante singole unità, ognuno si ficca nel proprio buco da solo, si allontana dagli altri, si nasconde e nasconde quello che ha, e così va a finire che respinge lontano da sé gli altri uomini e viene a sua volta respinto. 

Accumula ricchezze in solitudine e pensa: ‘Come sono forte ora, come sono al sicuro!’. E non sa, questo sciocco, che quanto più accumula, tanto più affonda in un'impotenza che è autodistruttiva. 

Perché si è abituato a sperare solo in se stesso, ha abituato la sua anima a non credere nella solidarietà umana, negli uomini e nell’umanità, e trema soltanto all’idea di perdere il suo denaro e i diritti acquistati con esso. Però verrà certamente la fine anche di questo spaventoso isolamento, e tutti capiranno di colpo quanto fosse innaturale questo loro allontanarsi l’uno dall’altro. (…) 

Per rifare un mondo nuovo bisogna che gli uomini, psichicamente, si indirizzino su un’altra strada. Finché io non diventerò un fratello per tutti, la fratellanza non ci sarà. 


Fedor Dostoevskij

I fratelli Karamazov



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